L’articolo 59 della bozza del Decreto Sostegni bis approvata dal Consiglio dei Ministri il 20 maggio contiene una norma che non ha motivo di esistere: chi non supera un concorso della scuola non potrà partecipare al successivo nella medesima classe di concorso. “Si pone un freno alla possibilità di poter reiterare la procedura per la stessa classe di concorso o posto di insegnamento”, scrive la stampa specializzata. Anief ritiene questa norma non accettabile. E incostituzionale, poiché la nostra Repubblica è fondata sul lavoro. Per quale motivo un candidato a ricoprire un ruolo come dipendente pubblico deve vedersi escluso pur essendo in possesso dei titoli di accesso e degli eventuali servizi previsti dal bando?
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “In fase di conversione in legge del decreto, faremo cancellare questa disposizione, forse introdotta per evitare eccessi di presenze ai futuri concorsi, che si dovrebbero svolgere con cadenza annuale. Solo che il diritto al lavoro non si realizza ad anni pari o dispari. Quando ci è stato detto di prepararci alla semplificazione delle procedure concorsuali non avremmo mai pensato di trovarci di fronte ad una norma così illogica ed ingiusta. Chi l’ha pensata, probabilmente, non si è reso conto delle conseguenze negative che avrebbe comportato”.