Oggi pomeriggio, a partire dalle 14.30, Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato rappresentativo Anief, interverrà su Orizzonte Scuola Tv per parlare di assunzione dei precari e vincolo quinquennale. Infatti, la scuola è a “un bivio tra Decreto Sostegni bis e Patto per la scuola”. Di questo e di molto altro si parlerà “nell’approfondimento giornalistico di Orizzonte Scuola”. Interverranno il “presidente di Anief, Marcello Pacifico, la responsabile del dipartimento ‘Precari’ della Flc Cgil, Manuela Pascarella, e il senatore del Partito Democratico Francesco Verducci”.
Sul reclutamento dei docenti precari è scontro, non solo fra i partiti di maggioranza, ma anche sulle soluzioni assunte, perché quanto previsto dal Decreto Sostegni-bis non rispecchia quanto fatto con il ‘Patto per la Scuola’ sottoscritto la settimana scorsa a Palazzo Chigi tra il ministro Patrizio Bianchi e le Confederazioni sindacali: con questo accordo, il Governo e tutte le parti coinvolte si sono impegnate a trovare delle soluzioni condivise in un tavolo sul reclutamento da attivare presso il Ministero dell’Istruzione. A soffermarsi sulla discrasia, in un’intervista all’agenzia Teleborsa, è Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief. "Noi aspettiamo ancora questo tavolo", afferma il sindacalista, aggiungendo: "siamo pronti a dare delle soluzioni concrete per avere tutti gli insegnanti” in cattedra il prossimo “1° settembre".
Sulla fase transitoria del reclutamento dei docenti precari della scuola, prevista dal Decreto Sostegni-bis approvato dal Governo, il Parlamento deve intervenire per cambiare il testo: a chiederlo è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel corso di un’intervista a Italia Oggi. “Va bene l’assunzione da Gps, però va attuata da tutte le graduatorie, non solo dalla prima, quindi anche dalla seconda fascia. Noi vorremmo, in pratica, che anche la terza fascia GI, che ora a livello provinciale è la seconda fascia Gps, fosse utile a questo scopo. E poi non si possono mettere dei ‘paletti’: perché per essere individuati come candidati per l’immissione in ruolo bisogna avere 36 mesi di servizio? E perché solo nella scuola statale?”, ha chiesto il sindacalista. Pacifico ha anche contestato la mancata considerazione, ai fini dell’individuazione per l’assunzione in ruolo, per diversi profili di precariato.
Il concorso straordinario della secondaria si conferma con un’alta percentuale di posti vacanti, pari a quasi il 30% dei partecipanti: finora sono state corrette poco più della metà delle prove scritte svolte e in termini assoluti i posti vacanti superano le 3mila unità, dice Tuttoscuola. La rivista specializzata si è anche soffermata sulle possibili “cause di insuccesso” avanzando “due ipotesi, complementari tra loro: l’eccessiva difficoltà dei quesiti e l’impreparazione di molti candidati. C’è anche un’altra possibile causa dietro quegli esiti negativi del concorso straordinario: il poco tempo a disposizione”. In effetti, come pure evidenziato dall’Anief in tempi non sospetti, “150 minuti, due ore e mezzo a disposizione secondo il bando, possono sembrare tanti, ma se servono a svolgere cinque mini-tematiche diverse e a scegliere le risposte esatte da un testo in lingua inglese possono diventare drammaticamente insufficienti”. I risultati degli scritti corretti fino ad oggi.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “questi risultati stravolgono la logica del concorso riservato. I 150 minuti massimi per rispondere a quesiti disciplinari complessi e ad ampio raggio, per molti sono diventati motivo di esclusione, tanto che a fine concorso straordinario potremmo arrivare a 8-10mila esclusi dopo avere partecipato alle prove. Una circostanza aggravata dal fatto che la soglia minima per ottenere l’idoneità è stata portata a un livello troppo alto. La verità è che andrebbe allestita una semplice graduatoria di merito finale, dove includere pure coloro che hanno presentato domanda per ulteriori suppletive, considerando che è stata accolta la richiesta di un decreto monocratico da noi prodotto per delle esclusioni non legittime”.