Le scuole hanno ricevuto le nuove modalità per l'assegnazione delle misure di sostegno e il modello di piano educativo individualizzato, da adottare da parte delle istituzioni scolastiche. Marcello Pacifico (Anief): “Negli anni la mancata adozione del Pei è stata una spiacevole costante. Auspichiamo che queste modifiche possano migliorare la modalità di assegnazione delle ore di supporto agli alunni, perché è in gioco la loro crescita formativa. Noi continuiamo ad andare avanti e a riproporre la nostra iniziativa ‘Sostegno, non un'ora di meno!’ che negli ultimi anni ha prodotto un numero crescente di cattedre assegnate, garantendo così il rispetto delle ore assegnate”. Al seguente link è possibile scaricare tutti i documenti utili
Nelle graduatorie ad esaurimento sono rimasti meno di 8 mila docenti, per lo più del primo ciclo e in particolare della scuola dell’Infanzia. Il paradosso è che in quelle liste vi sono ancora dei precari che attendono l’immissione in ruolo da decenni. Oggi Orizzonte Scuola racconta la storia di una maestra pugliese che a 55 anni, vincitrice del concorso ordinario 1999/2000, continua a essere precaria. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “per ovviare il problema basterebbe snellire le procedure e assumere anche sui tanti posti liberi ma considerati in organico di fatto, quindi da considerare invece vacanti a tutti gli effetti. Anche perché questo stesso personale da anni lavora come supplente e poi non si può dimenticare che esista. Soprattutto se ci sono i posti per accoglierlo. Ma non si fa e il precariato lievita, fino a superare le 250 mila supplenze annuali, come è accaduto quest’anno, precarizzando di fatto così anche la didattica. Nel frattempo, i diplomati magistrale continuano anche loro a essere respinti. Come continua a essere elusa la strada alternativa che avrebbe portato in ruolo da tempo anche la maestra che ha vinto il concorso e rischia di andare in pensione da precaria: l’adozione della direttiva 1999/70/CE del Consiglio dell’UE sull’assorbimento nei ruoli di chi svolge 36 mesi su posto libero, con la conseguenza che crescono in modo esponenziale i ricorsi al giudice del lavoro per recuperare pure un indennizzo equo per il danno subito”.
Nuovo capitolo nella vicenda delle supplenze svolte durante il lockdown dello scorso anno scolastico e mantenute anche dopo il rientro del titolare. La misura, prevista dall’art. 121 del D.L. 18 marzo 2020 n. 18, ha causato da subito non pochi problemi di applicazione su cui il Ministero dell’istruzione è dovuto intervenire con numerose note che hanno via via ridotto, fino di fatto ad azzerarla, l’applicazione effettiva di tale possibilità per le scuole.
Secondo Marcello Pacifico, leader dell’Anief, “sono condizioni che poniamo da tempo e che non possono più attendere: nuove regole contrattuali, aumenti degni di questo nome e sviluppo di carriera, anche per il personale Ata, rappresentano dei traguardi importanti da raggiungere al più presto. Confidiamo che possano essere centrati nell’anno, anche attraverso l’utilizzo, seppure non diretto, dei circa 28 miliardi che arriveranno dal Recovery Plan e che giusto stasera il Consiglio dei Ministri si appresta ad approvare”.
La Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha oggi firmato l’Atto di indirizzo politico-istituzionale anno 2021 con cui ha stabilito le priorità politiche e gli obiettivi strategici, comprendente la destinazione delle risorse finanziarie disponibili nello stato di previsione della spesa per l’anno in corso e per il triennio 2021-2023. Nel documento si legge che “in un contesto tanto drammatico, l’emergenza sanitaria internazionale ha creato tuttavia le basi per un cambio di passo in grado di trasformare in opportunità strategiche le sfide da essa derivanti”. Premesso questo, “le risorse pubbliche nazionali destinate all’istruzione sono state notevolmente incrementate, come testimonia l’ammontare degli stanziamenti dedicati al mondo della Scuola che eccedono la soglia dei sette miliardi di euro per il solo 2020“. Detto questo, tra i vari punti prioritari per la scuola, l’Atto di indirizzo ministeriale contiene delle indicazioni specifiche per la valorizzazione del personale, a partire dal rinnovo del contratto collettivo, comprendendo un aumento di stipendio ma non solo: bisogna prevedere una vera e propria carriera professionale.
Dopo la legge di Bilancio arriva anche il messaggio Inps che dà il via all’Ape sociale, rivolta ai 63enni e a coloro che li compiranno entro il 2021. La misura, che scadeva il 31 dicembre scorso, è stata prorogata di un anno dalla manovra di Bilancio e l’Inps - con il messaggio numero 62 - apre alle domande. Per ricevere informazioni utili, contatta la sede Cedan S.r.l.s.più vicina