Un altro successo targato Anief in merito ai ricorsi per il riconoscimento degli scatti di anzianità durante il precariato, anche a beneficio dei lavoratori successivamente immessi in ruolo e per la corresponsione dei relativi incrementi retributivi. Questa volta è il Tribunale del Lavoro di Roma che accoglie le richieste di un docente - che si è affidato con fiducia ai legali Anief Fabio Ganci, Walter Miceli e Salvatore Russo - dichiarando il suo diritto al riconoscimento degli scatti di anzianità mai riconosciuti durante gli anni di servizio svolti a tempo determinato. Ancora possibile aderire agli specifici ricorsi promossi dall'Anief per ottenere gli scatti di anzianità del servizio preruolo o il riconoscimento integrale degli anni di precariato nella ricostruzione di carriera.
La scuola è iniziata nella maggior parte delle regioni da ormai un mese e mezzo. Eppure, tanti posti da docente non sono ancora stati assegnati: rimangono vuoti oppure sono stati coscienziosamente assegnati, in via del tutto temporana, a dei precari consapevoli che avrebbero lasciato la mano. Considerando le province di tutta Italia, si stima che sono migliaia i supplenti annuali ancora da nominare. Con molti istituti scolastici costretti, per questo motivo, a praticare l’orario settimanale provvisorio ridotto. La situazione peggiore, come da tradizione italica, è quella del sostegno agli alunni disabili.
In pratica, anche cambiando regione il risultato rimane immutato: per assegnare una supplenza annuale, con scadenza 30 giugno 2021 o 31 agosto 2021, occorre convocare dieci precari regolarmente collocati in quelle graduatorie. Ma perché è avvenuto questo? Prova a rispondere il leader dell’Anief, Marcello Pacifico: “I motivi dell’alto numero di defezioni – dice il sindacalista autonomo – dipendono quest’anno anche dal fatto che, evidentemente, tanti docenti precari non se la sono sentita di lasciare i loro affetti, la loro terra e le loro sicurezze proprio nei giorni di piena ascesa dei casi di contagio Covid19. Di suo, va aggiunto, l’amministrazione ha determinato un’organizzazione delle graduatorie davvero pessima, che trova l’apice nella Legge 128/2013, la quale giustifica l’assegnazione di una cattedra di sostegno su tre ai docenti supplenti. Ma poi nel computo va messa anche la carenza di docenti specializzati nell’insegnamento ai disabili, per combattere la quale il Governo ha indicato la necessità di investire oltre un miliardo della prossima Legge di Bilancio per assumere 25 mila nuovi docenti di sostegno”.
I contagi di Covid sono in forte salita: nelle ultime 24 ore sono 15.199 i casi positivi con 177.848 tamponi e 127 deceduti. Le scuole, è inutile negarlo, sono molto condizionate da questo andamento: diverse Regioni – Lombardia, Piemonte, Campania, Liguria e Lazio - hanno deciso di prendere provvedimenti, con ordinanze che contengono misure ancora più restrittive di quelle contenute nell’ultimo Dpcm di domenica scorsa. Dopo mesi di polemiche, oggi sono iniziate le prove scritte, che termineranno il 16 novembre, del concorso straordinario della secondaria per 32 mila posti, con 64.563 candidati. “Nella prima giornata – fa sapere il ministero dell’Istruzione confermando l’avvio della procedura – sono attesi 1.645 partecipanti su tutto il territorio nazionale”. Previsto un rigido protocollo di sicurezza con misurazione della temperatura all’ingresso, obbligo di indossare sempre e correttamente la mascherina, nessun assembramento, rispetto della distanza di sicurezza.
Anief sostiene che i protocolli adottati nelle scuole stanno funzionando: “l’aumento dei contagi – spiega il suo presidente nazionale Marcello Pacifico - potrebbe invece arrivare dagli assembramenti che si vengono a creare al di fuori e dalla mancata implementazione delle corse di corriere, bus e metropolitane. Considerando aree urbane ed extraurbane, come territori ad alto rischio ed altri dove i pericoli del contagio sono minori. Il problema è che in queste condizioni, spesso difficili, la scuola continua a pagare il prezzo del troppo alto numero di alunni per classe, dovuto a scellerate logiche di dimensionamento e di spending review che hanno prevalso su diritto allo studio, organici adeguati, mantenimento delle sedi scolastiche, numero adeguato degli alunni per classe e stabilizzazioni dei precari. Sul concorso iniziato oggi – dice ancora il presidente Anief – continuiamo ad essere convinti che doveva essere sostituito da una procedura per soli titoli e comunque, visto che è partito, non può discriminare migliaia di esclusi per cause di forza maggiore, come l’essere sottoposti alla quarantena per via del Covid. In questo modo, si sarebbe data una risposta anche al giudizio del Consiglio d’Europa sul reclamo collettivo da noi presentato, con cui chiediamo di stabilizzare i precari con 36 mesi di lavoro”.
I contagiati in classe tra professori, studenti e personale ausiliario sarebbero circa 13 mila: il dato è stato reso pubblico dal commissario Domenico Arcuri che ha aggiornato nell’intervista al Corriere della Sera i dati settimanali dei contagi in classe. “Nelle scuole – ha detto il commissario straordinario - oggi i contagi degli studenti sono lo 0,15%, cinque volte sotto la media italiana; dei docenti lo 0,32%, dei non docenti lo 0,28%. Forse il lavoro svolto non è stato sbagliato. La scuola oggi è uno dei luoghi più protetti”. Come risposta all’innalzamento di contagi, alcune Regioni si sono già mobilitate con ordinanze – più restrittive del Dpcm di domenica scorsa - che impongono la didattica a distanza per almeno il 50 per cento degli studenti delle scuole superiori: in questo modo, si cerca di ridurre il numero di persone che frequentano i mezzi pubblici locali.
Marcello Pacifico (Anief): “Fermo restando che ogni governatore ha la facoltà di prendere iniziative al fine di salvaguardare la salute dei cittadini che risiedono nel loro territorio, continuiamo a pensare che occorre una cabina di regia nazionale, così da evitare anche in questa fase che si creino spiacevoli differenziazioni non sempre necessariamente legate all’entità del pericolo Covid. Lo dico e lo ripeto: se le scuole dovessero chiudere in tutta Europa, come è successo nella scorsa primavera, dovrà essere il Governo a deciderlo. E se dovessero rimanere aperte bisognerà farlo in sicurezza”.
Domani 23 ottobre 2020, dalle ore 16 alle 18, avrà luogo il webinar promosso dal sindacato rivolto a tutto il personale scolastico, in servizio in Italia e all’estero. Interverranno: Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief; Salvatore Fina, delegato Anief per il personale scolastico all'estero; Francesca Marcone, legale rete Anief. Per partecipare, registrati all’incontro on line