Il MI pubblica la graduatoria del personale ATA area tedesca da destinare all’estero nella quale è presente una sola persona. Anief: “Le modalità di selezione del personale scolastico da destinare all’estero non funzionano, compromettono la qualità del lavoro delle scuole, dei corsi e dei lettorati italiani all’estero. La legge n. 64 del 13 aprile 2017 va cambiata”
“I posti sono stati raddoppiati rispetto a quelli previsti dal ministro Bussetti, ma non sono per Anief ancora sufficienti. Sono stati banditi ancora una volta in base all’offerta formativa degli Atenei e non alle reali esigenze. Servono 60 mila docenti specializzati. Bisogna assumere quelli in possesso di una specializzazione attraverso il doppio canale di reclutamento per evitare di lasciare deserte le assunzioni già autorizzate”, commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief.
Dopo una serie di rinvii causati dall’emergenza sanitaria Covid19 che ha investito il Paese, stamane hanno preso il via le prove di accesso ai nuovi corsi per specializzare 24 mila nuovi insegnanti di sostegno: si tratta del V ciclo di TFA specializzante, relativo all’anno accademico 2019/20. Il calendario, fissato dagli organi competenti, prevede le prove di accesso odierne solo per la scuola dell’infanzia; dopodomani, 24 settembre, toccherà agli aspiranti docenti di sostegno nella scuola primaria; martedì 29 settembre ai docenti della scuola secondaria di primo grado; giovedì 1° ottobre, infine, sarà la volta della scuola secondaria di secondo grado. Tutte le info utili.
Il sindacato contesta i numeri chiusi autorizzati dal Ministero dell’Università e della Ricerca a dispetto delle reali esigenze previste dal legislatore nonostante si apprezzi di aver raddoppiato i posti rispetto alle precedenti edizioni dopo i ricorsi presentati dai legali Anief al Tar: non è possibile, né poggia su basi normative, che al termine della prova preselettiva il candidato che otterrà la sufficienza non possa accedere ai corsi rispetto al numero dei posti banditi. Anief ritiene che l’aspirante corsista idoneo con almeno tre anni di servizio svolto debba partecipare ai corsi al di là dell’esito delle prove scritte o orali. “Ci sono almeno 40-50 mila posti di sostegno – spiega Pacifico - che ogni anno vengono affidati a docenti non specializzati. Il Ministero lo sa bene, ma invece di allargare il numero di corsisti ai Tfa sostegno continua a limitarne gli accessi, anche con metodi che sfiorano la discriminazione. Basta ricordare, a titolo di esempio, che il quarto ciclo di Tfa sostegno è stato organizzato per specializzare solo 14.224 docenti, un numero irrisorio se si pensa che per le scuole secondarie all’Università Bicocca di Milano si sono presentati 1.892 candidati per 60 posti disponibili mentre al Suor Orsola Benincasa di Napoli, i candidati sono stati 7.600 per appena 270 posti banditi”.
Tutti coloro che risulteranno idonei alla prima prova pre-selettiva, poi, per Anief, hanno il diritto di frequentare i corsi e comunque partecipare alle altre selezioni celle prove scritte e orali indipendentemente dal risultano ottenuto, specialmente se hanno superato la sufficienza. Sono ancora aperti tutti i ricorsi cui si potrà aderire dopo la pubblicazione delle prime graduatorie gratuitamente fino al 5 ottobre sul Portale ANIEF.
Al via le prove di accesso al nuovo corso di specializzazione per insegnanti di sostegno. Al fine del contenimento di contagio Coronavirus, i candidati devono indossare per l’intera permanenza la mascherina chirurgica di propria dotazione. Si ricorda che Eurosofia ha ideato un corso specifico di preparazione; per saperne di più, clicca qui
Al fine di tutelare i docenti, Anief avvia una serie di ricorsi volti a far ottenere il giusto punteggio d’inserimento nelle Gps. C’è ancora tempo per aderire. Per saperne di più, clicca qui
Non ci sono buone nuove per centinaia di assistenti amministrativi della scuola pubblica che da diversi anni si prestano a svolgere il ruolo di Dsga in cambio di compensi ridicoli a fronte di responsabilità ed impegni enormi. La novità delle ultime ore è rappresentata da un accordo che non prevede alcuna stabilizzazione o concorso riservato agli stessi ‘facenti funzione’, ma solo una replica di quello che ormai si realizza da quattro lustri: sopperire alla mancanza di Direttori dei servizi generali e amministrativi titolari con personale della scuola. Ministero dell’Istruzione e alcune organizzazioni sindacali hanno quindi rinnovato solo l'Intesa in merito agli incarichi di sostituzione sui posti vacanti: l’accordo consente di ovviare, per l’ennesimo anno, alla carenza di Dsga e assicurare il funzionamento delle istituzioni scolastiche. Copertura dei posti da parte degli amministrativi e reggenze risultano ancora una volta largamente utilizzati: posti ancora vacanti di Dsga sono infatti ben 2.301.
“Purtroppo non siamo stati cattivi profeti - commenta il sindacalista Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – quando abbiamo dichiarato alcune settimane fa che l’anno scolastico sarebbe iniziato con un facente funzione o reggente ogni quattro scuole autonome. Per superare il problema confidiamo nel fatto che il Parlamento possa intervenire nel decreto di agostano n. 104, accogliendo un nostro preciso emendamento che abbiamo fatto presentare, così da sanare questa posizione. Allo stesso tempo è fondamentale che si arrivi alla pubblicazione di una procedura straordinaria urgente specifica per i facenti funzione. Il concorso pubblico per Dsga, tra l’altro, dopo lo svolgimento delle ultime prove orali, non ha prodotto l’attesa formazione delle graduatorie di merito finali in diverse regioni, tra cui Campania, Emilia Romagna, Lazio e Toscana. Di conseguenza, la maggior parte delle assunzioni in ruolo sono destinate ad essere rimandate di almeno 12 mesi: un arco di tempo sufficiente per organizzare una prova concorsuale straordinaria rivolta a chi ha acquisito le competenze sul campo”.