Il sindacato autonomo respinge la tesi della Ministra, secondo la quale non ci sarebbero “persone preparate sul sostegno”. All’infanzia e primaria, inoltre, ci sono tantissimi idonei non considerati. In aggiunta, esistono 40mila cattedre che comunque ad oggi rimarrebbero bloccate: la Legge 449/1997 (art. 40), nata come un’introduzione provvisoria dei posti in deroga su sostegno, da assegnare con contratto a tempo determinato per garantire il diritto allo studio degli studenti con disabilità, si è trasformata nell’ultimo ventennio in una cattivissima prassi: la norma transitoria è stata infatti riproposta nel 2007, sancita nel 2010 e confermata dall’ex Ministro Maria Chiara Carrozza con la Legge 128/2013, attraverso cui si impone la copertura del 30% dei posti di sostegno liberi con supplenze al 30 giugno, dunque non disponibili né per i trasferimenti né tantomeno per le assunzioni a tempo indeterminato.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Il Governo ha allestito una riforma sul sostegno fallimentare, da cui hanno preso le distanze anche le associazioni che tutelano i disabili e le loro famiglie. Per non parlare della pessima organizzazione delle graduatorie di merito dei concorsi attinenti alla scuola dell’infanzia e della primaria: siccome la correzione è arrivata solo per la scuola secondaria, ci ritroviamo con delle province, come quella di Roma, dove si sarebbero potuti stabilizzare centinaia e centinaia di docenti, ma che per un assurdo vincolo numerico, quale è appunto il 10% massimo oltre le immissioni in ruolo previsto, sono rimaste al palo. E se mancano docenti, allora perché l’ultimo corso di formazione è stato organizzato per meno di 10mila posti, mentre quelli liberi sono quattro volte tanto? Al massimo, comunque, potrebbero concorrere per coprire quelle cattedre fino al 30 giugno del 2018. Così lo Stato risparmia pure sui mesi estivi. E chi se ne importa se ancora oggi, a fine novembre, assistiamo all’ennesimo ‘balletto’ dei supplenti? Con alunni che per Natale, forse, avranno finalmente il loro supplente annuale definitivo, dopo averne cambiati anche tre o quattro da settembre.
Le famiglie degli alunni disabili, ma anche i docenti, i dirigenti e il personale scolastico, possono ricevere informazioni sulle specifiche azioni legali patrocinate gratuitamente dall'Anief per tutelare il diritto all'istruzione e alla continuità didattica dei propri figli, scrivendo all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..