Qualche giorno fa la delegazione Anief guidata dal vicecapo dipartimento Luigi Rotundo autorizza la firma per la chiusura delle sequenze contrattuali e le dichiarazioni a verbale per il personale delle Università (contrattisti di ricerca, CEL, tecnologi, AOU).
Il commento del Dipartimento Università ANIEF Associazione Nazionale Insegnanti E Formatori sull’incontro decisivo in ARAN per l’esito conclusivo delle sequenze contrattuali CCNL 2019-2021.
Il 9 ottobre 2024, presso la sede dell’ARAN, dopo un lungo negoziato, sono state sottoscritte tutte le sequenze contrattuali relative al settore Università e Aziende Ospedaliere Universitarie di cui all’art.178 del CCNL Istruzione e Ricerca stipulato il 18 gennaio 2024.
Facciamo riferimento in particolare alle cosiddette "code contrattuali" relative al personale delle AOU, ai CEL, al Tecnologo Universitario a tempo indeterminato e alla figura del contrattista di ricerca.
Riteniamo che questi mesi di intenso lavoro svolto tra sindacati rappresentativi e ARAN abbiano prodotto un notevole risultato, i cui frutti saranno la base per tutta la discussione che seguirà nei prossimi mesi per la definizione del CCNL 2022-24 del comparto “Istruzione e ricerca”.
Come ANIEF possiamo ritenerci parzialmente soddisfatti, perché finalmente vengono attuate alcune migliorie alle condizioni contrattuali di questi lavoratori e lavoratrici, in un settore a lungo caratterizzato da precarietà e insicurezze è ora possibile osservare qualche spiraglio di possibile cambiamento.
Nel corso della seduta conclusiva della contrattazione come ANIEF siamo tornati nuovamente sulla necessità di migliorare ulteriormente il contratto di ricerca, introducendo maggiori tutele con il profilo giuridico, e di evitare l'aggiunta di nuove figure precarie che complicherebbero la situazione attuale, in particolare abbiamo sottolineato ancora una volta che il contratto di ricerca è la “novità” all’interno delle figure c.d. pre-ruolo, introdotta dalla L.79/2022, che deve configurarsi come un rapporto di lavoro di tipo subordinato, a tutti gli effetti; infatti, il profilo economico è stato parametrato attraverso il riferimento retributivo del ricercatore confermato a tempo definito e a tempo pieno (come stabilito da articolo 24 della L.240/2010).
Dalla discussione è emerso nuovamente il bisogno dei professionisti della ricerca di abbreviare il periodo che separa la fine della formazione superiore dall'ingresso nel mondo del lavoro stabilizzato, coniugando una flessibilità funzionale alle esigenze degli atenei, senza che ciò implichi una precarietà eccessivamente protratta nel tempo.
L'incontro ha portato anche alla firma di accordi per le Aziende Ospedaliere Universitarie (AOU), che faciliteranno le progressioni economiche del personale e restituiranno ai Policlinici Universitari la gestione delle relazioni sindacali. Tuttavia, è stata ribadita la necessità di istituire un tavolo interministeriale (MUR-Ministero della Salute) per risolvere i problemi strutturali delle AOU.
Per il personale CEL, che da sempre subisce discriminazioni in termini di riconoscimento professionale, l'accordo firmato prevede un aumento salariale e si auspica che ulteriori progressi vengano fatti nella prossima stagione contrattuale.
Infine, per la figura del tecnologo universitario a tempo indeterminato (art.24 ter della L.240/10) è stato definito sia il profilo economico che quello giuridico, con una disciplina che riconosce le competenze professionali di questi lavoratori e lavoratrici, prevedendo maggiori possibilità di avanzamento economico, anche attraverso la partecipazione di questi professionisti della ricerca alla ripartizione del conto terzi di ateneo.
Abbiamo infine sottolineato l’esigenza di modificare quanto previsto dalla L.79/2022 in merito alla riserva di posti banditi dagli atenei, da destinare a coloro che hanno già ricoperto, stanno ricoprendo o ricopriranno la figura di tecnologo universitario a tempo determinato (ex art.24 bis L.240/2010), oltre al reinquadramento del personale di ateneo di categoria D ed EP.
Continueremo a lavorare per una nuova stagione contrattuale inclusiva, vi invitiamo come sempre a seguire i nostri aggiornamenti futuri.
PER APPROFONDIMENTI:
SCUOLA – Non c’è differenza tra docente di ruolo e precario: a Vicenza il giudice ricorda la “comparabilità” dei supplenti coi colleghi di ruolo e condanna il Ministero a risarcire con 2.000 euro un insegnante a tempo determinato
SCUOLA - L’aggiornamento degli insegnanti (precari compresi) è un investimento per ben formare “una figura chiave per la collettività”: sì dal Tribunale di Rovigo ai 2.500 euro della Carta del docente ...
SCUOLA - Carta del docente, mezzo milione di precari potrebbero fare ricorso e vincerlo: a Treviso 2.500 euro recuperati grazie ai legali Anief. Il Presidente Pacifico ai supplenti indecisi: non tentennate, l’attesa è controproducente
SCUOLA - Carta del docente anche ai precari, a Marsala il giudice risarcisce un’insegnante con 1.500 euro e ricorda che aprendo ai supplenti si assicura “la qualità dell’insegnamento complessivo fornito agli studenti”
SCUOLA – L’Italia non può creare norme incompatibili con le Direttive UE, la Carta del docente per la formazione continua va pure ai precari: a Firenze 1.500 euro ad un prof dopo tre anni di supplenze svolte
SCUOLA - Il diritto-dovere formativo vale pure per i precari di sostegno con sole 3 ore settimanali, non si può loro negare la Carta del docente: dal Tribunale di Catanzaro 1.500 euro al supplente che ha fatto ricorso con Anief
SCUOLA - La Carta del docente? È un ausilio formativo che il datore di lavoro deve dare anche i precari. Anche a Cosenza il giudice non ha dubbi: 1.500 al prof supplente che ha fatto ricorso con Anief
SCUOLA - Docenti, la formazione continua è obbligatoria anche per chi non è di ruolo, a Padova il giudice risarcisce con 2.500 euro una insegnante che ha presentato ricorso con Anief
SCUOLA - Carta del docente, a Verona il giudice assegna alla supplente 2.500 euro più interessi: “l’ausilio formativo” è giustificato anche per chi non è di ruolo
SCUOLA - Carta del docente anche i precari, vale il “principio di parità di trattamento”: a Roma il Tribunale risarcisce con 2.500 un precario difeso dai legali Anief
SCUOLA - Carta docente, la norma italiana è in contrasto con la direttiva UE sulla parità di trattamento: a Roma il giudice del lavoro assegna la card più interessi a un precario. Pacifico (Anief): scrollatevi di dosso le incertezze
SCUOLA- Carta docente, sentenza record a Roma: 3 mila euro più interessi a una precaria che ha svolto sei supplenze annuali fino al 30 giugno, per il giudice non c’è differenza tra posti vacanti in organico di diritto e di fatto
SCUOLA - Carta docente, a Padova il giudice conferma che bastano 5 mesi di supplenza l’anno e che il lavoro svolto dai precari è “identico” a quello dei colleghi di ruolo: 1.500 euro all’insegnante che ha fatto ricorso con Anief
SCUOLA - Aggiornamento professionale, è un diritto costituzionale di tutti gli insegnanti precari compresi: il Tribunale di Trapani “bacchetta” il legislatore e assegna 1.500 di Carta del docente al supplente ...
SCUOLA - Precari o ex precari senza Carta del docente unitevi, per il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto avete diritto a farvi risarcire 500 euro l’anno: il giudice nazionale ha l’obbligo d’applicare il diritto UE...
SCUOLA - Carta del docente ai precari, si può fare ricorso anche assieme a un collega: il Tribunale di Messina risarcisce con 1.000 euro due docenti con doppia supplenza annuale in scadenza 30 giugno
SCUOLA - Carta docente ai precari, vale il principio della Cassazione dello scorso autunno: va data a tutti gli insegnanti con supplenza annuale di ogni genere, 1.500 euro dal tribunale di Cosenza ad un prof difeso dai legali Anief
SCUOLA - Carta del docente ai precari, 3.000 euro più interessi alla supplente difesa dall’Anief: per il Tribunale di Velletri “la mera natura temporanea del lavoro” non giustifica il diverso trattamento
SCUOLA - L’obbligo della formazione vale anche per i precari, ecco perché la Carta del docente va pure a loro: a Benevento il giudice fa avere 1.000 euro a una insegnante supplente dal 2022 difesa da Anief
SCUOLA - Carta del docente, “un beneficio a destinazione vincolata e tale deve rimanere anche per i docenti a tempo determinato”: lo scrive il Tribunale di Treviso risarcendo un precario con 2.500 euro
SCUOLA – La formazione degli insegnanti è obbligatoria, permanente e strutturale? Sì, allora la Carta docente va pure ai precari: a Treviso 2.500 euro al supplente che ha lavorato “con continuità sino al termine delle lezioni”
CARTA DOCENTE - Per garantire la qualità delle lezioni la scuola deve avere tutti i prof aggiornati, a Marsala il giudice ricorda che non c’è differenza tra chi è di ruolo e precario: 1.000 euro al supplente che ha fatto ricorso con Anief
SCUOLA – La carta docente va data anche per le supplenze ‘brevi e saltuarie’, basta che siano contratti “in successione tra loro”: lo dice il Tribunale di Vicenza nel risarcire un precario con 1.500 euro
CARTA DOCENTE AI PRECARI - Va pure ai supplenti assunti su cattedre non vacanti su organico di fatto, il Tribunale di Velletri cita la Cassazione e risarcisce con 2.500 euro più interessi un insegnante difeso da Anief
SCUOLA - La Carta del docente va anche ai precari perché svolgono un lavoro identico a chi è di ruolo: il Tribunale di Roma risarcisce un insegnante con 2.000 euro più interessi
CARTA DOCENTE AI PRECARI - Va data anche se le supplenze sono ‘brevi’ e tra una e l’altra vi sono giorni di pausa, basta che siano almeno 180 giorni: a Padova il giudice risarcisce una supplente con 2.000 euro
SCUOLA - Gli insegnanti precari non sono figli di un dio minore, la Carta del docente va anche a loro: a Treviso il giudice risarcisce con 1.500 euro un supplente difeso dai legali Anief
CARTA DEL DOCENTE – Nella scuola non si possono avere docenti non aggiornati e non formati, a Treviso il giudice assegna 1.000 euro a una insegnante: va garantita la qualità dell'insegnamento
SCUOLA - Supplenti annuali unitevi: la Carta del docente è un vostro diritto. A Verona il giudice assegna 2 mila euro alla precaria con “interessi legali e rivalutazione monetaria”. Pacifico (Anief): lo Stato sta spendendo un salasso
SCUOLA – Carta docente ai precari, sentenza record a Pistoia “targata” Anief: un’insegnante recupera 3.500 euro in un colpo solo, pari a sette anni di mancata assegnazione del borsellino elettronico
SCUOLA - Carta docente, quest’anno tornerà a essere negata anche ai supplenti con contratto fino al 31 agosto. Anief: sempre peggio, 80mila precari in più potrebbero presentare ricorso in tribunale con danni ulteriori per l’erario
SCUOLA - Carta del docente, ne hanno diritto anche gli ex precari oggi di ruolo: a Treviso 2.500 euro ad una insegnante per le supplenze annuali svolte tra il 2018 e il 2023
SCUOLA - Il lavoro del supplente è pari a quello del collega di ruolo, 1.500 euro più interessi dal Tribunale di Rovigo a un precario per mancata assegnazione della Carta del docente tra il 2021 e il 2024: ...
SCUOLA - Carta del docente, i precari hanno un passepartout per ottenerla: il ricorso con i legali Anief. A Velletri 1.500 euro a un’insegnante che ha svolto supplenze tra il 2017 e il 2020
SCUOLA - Anche i supplenti devono valorizzare le loro competenze professionali, a Roma il Tribunale condanna l’amministrazione a pagare 1.500 euro a una supplente per mancata assegnazione della Carta del docente
SCUOLA - Anche gli educatori precari hanno pieno diritto alla Carta del docente, dal Tribunale di Rovigo 1.000 euro al supplente che ha presentato ricorso tramite Anief
SCUOLA – Carta del docente, va anche ai precari che svolgono ““servizio temporaneo fino al termine delle attività didattiche”: 2.000 euro dal Tribunale di Vicenza ad una supplente con servizio tra il 2019 e il 2023
SCUOLA - Carta del docente, va anche ai precari che svolgono ““servizio temporaneo fino al termine delle attività didattiche”: 2.000 euro dal Tribunale di Vicenza ad una supplente con servizio tra il 2019 e il 2023
SCUOLA - Carta docente, super risarcimento a Messina: 3.000 euro più interessi a un supplente dal 2018 perché tutti gli insegnanti hanno diritto a formarsi, accolta ancora una volta la linea vincente ...