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Collaboratrice scolastica ricorre al giudice per la ricostruzione di carriera che non tiene conto per intero dei 10 anni di supplenze: risarcita con 2.200 euro e stipendio più alto Il giudice: altrimenti si penalizza due volte e non c’è prescrizione
L’anzianità maturata durante il servizio pre-ruolo è giusto che venga considerata per intero, ai fini giuridici ed economici: di conseguenza l’amministrazione scolastica è tenuta alla corresponsione delle differenze retributive. A sostenerlo,
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I servizi di supplenza incidono al 100% su scatti e ricostruzione di carriera, la Cassazione parla chiaro: a Bologna una docente recupera quasi 3 mila euro e si assicura lo stipendio più alto
I periodi di precariato valgono alla pari di quelli di ruolo e incidono quindi nella carriera del personale allo stesso modo, anche per il conteggio degli scatti di anzianità retributivi: a confermarlo è la corte d’appello del Tribunale di Bologna - Sezione controversie del lavoro - che il 16 febbraio ha emesso una sentenza esemplare, sulla scia del pluri-parere della Cassazione,
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Supplenti con stipendi “mini”, per quale motivo mancano i 174,50 euro di Rpd? Una docente fa ricorso e il giudice del Lavoro di Udine le assegna i 1.378 euro negati dallo Stato per otto mesi
I docenti precari sono tra le categorie più discriminate. Anche a fine mese, quando percepiscono compensi più bassi perché fermi allo stipendio base. Ma a rendere la busta paga “piccola” è anche la mancata assegnazione della Retribuzione professionale docente, pari a 174,50 euro mensili. Per non soccombere a questa mancanza, una docente ha chiesto il parere del Tribunale di Udine, sezione
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Valditara sogna lo studiolo a scuola per ogni docente, Anief plaude ma chiede prima uno stipendio dignitoso al passo con l’inflazione
“Mi piacerebbe che ogni docente avesse un suo studiolo a scuola, una postazione con un pc, una libreria, dove poter preparare le lezioni, ricevere i genitori, fare ricerca. Una scuola intelligente è una scuola che crea serenità nell’apprendimento e nell’insegnamento”.
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La Carta del docente va ai supplenti che hanno svolto almeno 5 mesi di servizio in un anno scolastico, lo dice il Tribunale di Vicenza
“La soglia minima per l’effettiva comparabilità tra docenti a termine e docenti di ruolo” può “essere individuata dalla durata di almeno 5 mesi (150 giorni) di prestazione lavorativa nell’anno scolastico oggetto della domanda”: a scriverlo è il Tribunale di Vicenza - prima sezione civile, settore delle controversie di lavoro e di previdenza – accordando ad un insegnante precario 1.000 euro per
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La Carta del docente va pure ai maestri dell’infanzia e primaria che svolgono attività alternativa alla religione cattolica e sostegno: a Parma il giudice fa avere 2 mila euro su ricorso Anief
Quattro anni di supplenza annuale valgono 2 mila euro di risarcimento per mancata assegnazione della “Carta del docente”: a confermarlo è stata la sezione lavoro del tribunale di Parma, che ha accordato la somma per l’aggiornamento professionale ad una maestra che negli anni scolastici 2018/2019, 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022 aveva insegnato come precaria in istituti comprensivi della
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Docenti di Religione precari, risarcimento di quasi 20 mila euro a Ravenna per mancata immissione in ruolo: il danno vale indistintamente per tutti gli insegnanti
I docenti precari da diversi anni, cosiddetti “storici”, hanno tutti diritto ad un importante risarcimento per “abusiva reiterazione dei contratti a tempo determinato”, pari ad almeno 12 mensilità piene come previsto dalla legge. E i periodi di supplenza svolti molti anni fa, pure vent’anni addietro, non vanno in prescrizione. Anche i docenti di Religione rientrano in questa casistica. Lo ha
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Le supplenze valgono come il servizio di ruolo, un docente fa ricorso: il tribunale di Modena lo sposta su fascia stipendiale più alta e lo risarcisce con 4.600 euro
Nella scuola “l’anzianità maturata in tutti i servizi non di ruolo prestati” ha lo stesso peso di quella svolta dal “personale docente assunto a tempo indeterminato”: lo ha confermato la sezione Lavoro del tribunale di Modena accogliendo il ricorso di un docente di scuola secondaria, assistito dai legali Anief, che ha giustamente chiesto il riconoscimento “ai fini economici e giuridici” della
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La sospensione dello stipendio di migliaia di lavoratori non vaccinati è costituzionale: Anief non è d’accordo e ricorre alla Cedu in attesa del parere della Corte di Giustizia europea
Secondo la Corte Costituzionale la sospensione dello stipendio per il lavoratore che non ha ottemperato all’obbligo vaccinale è costituzionale: lo si apprende dalle sentenze sulle 12 ordinanze discusse il 30 novembre scorso. Per la Consulta è tutto costituzionale: è colpa del lavoratore essersi sottratto alla prestazione d'opera. Il sindacato Anief non è d'accordo e avvierà le procedure per
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3 mila euro ad un precario, secondo il tribunale di Bologna doveva avere la Carta del docente: se la formazione è obbligatoria per tutti non c’è ragione oggettiva per negare i 500 euro l’anno
Il diverso trattamento tra docenti assunti a tempo indeterminato e docenti precari “è privo di ragione oggettiva anche considerando che gli artt. 63 e 64 del CCNL del 29/11/2007, nel disciplinare gli obblighi di formazione, non distinguono tra personale a tempo determinato e personale a tempo indeterminato”: a scriverlo è stato il tribunale di Bologna, ricalcando la posizione del Consiglio di
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Carta del docente, per il Tribunale di Vicenza va data anche ai precari: “investimento” che incide sulla qualità dell’insegnamento, 2 mila euro ad una supplente in servizio tra il 2015 e il 2019
“L'aggiornamento è un diritto-dovere fondamentale del personale docente” e “la sussistenza di un rapporto di lavoro a tempo determinato non” può “rappresentare di per sé solo motivo per escludere i docenti precari, assunti con contratto di lavoro temporaneo al fine di prestare supplenza, dal godimento” della Carta del docente, che va considerata “un vero e proprio investimento (…) non è certo
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Carta del docente, il tribunale di Venezia fa avere altri 3 mila euro ad un supplente annuale. La motivazioni: come si fa non darla ai precari se è concessa anche agli insegnanti part-time, in prova (quindi non ancora assunti), comandati, distaccati, fuori ruolo o utilizzati?
Ancora 3 mila euro ad un docente in un’unica soluzione da parte del tribunale di Venezia: a distanza dalla sentenza di
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Carta del docente anche ai precari, attività pienamente equiparabile: il giudice di Venezia assegna ad un insegnante 3 mila euro in un colpo solo
La carta del docente da 500 euro annui va assegnata anche ai precari: lo ha ribadito il tribunale di Venezia accogliendo la domanda di un docente che ha svolto sei supplenze annuali, tra il 2017 e il 2022, senza ricevere il bonus per l’aggiornamento annuale. Il giudice ha stabilito che l’insegnante ha pieno diritto a ricevere i 3 mila euro negati nel corso degli anni, perché “il ricorrente ha
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Dopo un anno di supplenze “brevi e saltuarie” l’illegittima sottrazione della Rpd vale uno stipendio: il tribunale di Verona fa i conteggi e condanna il Ministero a dare 1.430 euro all’insegnante che ha fatto ricorso con Anief
Oltre 1.413 euro, praticamente uno stipendio: a tanto ammonta la somma che la sezione lavoro del tribunale di Verona ha assegnato ad un supplente che “ha svolto attività di docente nell’anno scolastico 2019/2020 in forza di 7 contratti di lavoro a tempo determinato” senza “aver percepito durante tale anno scolastico la retribuzione professionale docenti (€ 164,00 lordi mensili e dal 1.3.2018 €
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Nessun dubbio: la Carta del docente va anche ai precari. Il Tribunale di Roma condanna il Ministero ad assegnare 2.500 euro ad un’insegnante che ha svolto cinque supplenze annuali
L’amministrazione scolastica ha “l'obbligo di fornire a tutto il personale docente, senza alcuna distinzione tra docenti a tempo indeterminato e a tempo determinato, "strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio" (così il comma 1 dell'art. 63 cit.). E non vi è dubbio che tra tali strumenti possa (e anzi debba) essere compresa la Carta del docente, di tal ché si può
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Tre supplenze senza Rpd, la prof non ci sta e recupera 3.250 euro più interessi tramite il Tribunale di Firenze: il lavoro svolto è lo stesso dei colleghi di ruolo
I giudici di alto grado continuano a sentenziare contro l’ingiusta mancata presenza nelle buste paga dei precari “brevi” della Retribuzione professionale dei docenti: a parlare espressamente di comportamento “discriminante” dell’amministrazione verso chi stipula una supplenza con il dirigente scolastico è stata la Corte di Cassazione, prima con l’ordinanza n. 20015/2018 e dopo con la 6293/2020,
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Carta del docente negata ai precari, prima sentenza da 3.500 euro: vanno ad una docente di Vicenza
Non assegnare al docente precario la Carta annuale del docente “opererebbe quale atto discriminatorio e, come tale, in contrasto con la normativa euro-unitaria”, come indicato nel “richiamo dell’Ordinanza resa dalla Corte di Giustizia nella causa C-451/21”: a sostenerlo è la prima sezione civile del Tribunale di Vicenza, che ha assegnato 3.500 euro ad una docente per il mancato conferimento
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Durante il Covid i docenti precari hanno fatto la Dad senza ricevere la Carta del docente, lo dice il giudice di Treviso che fa avere 2 mila euro ad un’insegnante che ha presentato ricorso con Anief
Al tempo della didattica a distanza dovuta al Covid i docenti italiani “potevano/dovevano acquistare personalmente i supporti tecnologici necessari all’espletamento del loro lavoro mediante “le risorse di cui alla Carta” ex art. 1 comma 121 L.107/15”, ma quelli non di ruolo hanno assolta a tale onere completamente a loro spese perché non hanno potuto avere accesso alla Carta del docente: è stato
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Lo Stato “dimentica” di pagare la Rpd a tutti i supplenti brevi, chi fa ricorso la recupera: ad una maestra il giudice di Castrovillari fa avere 2 mila euro più interessi per quattro contratti
La Retribuzione professionale docente è un emolumento che “ha natura fissa e continuativa e non è collegato a particolari modalità di svolgimento della prestazione del personale docente ed educativo e dopo aver richiamato il contenuto della clausola 4 dell'Accordo quadro allegato alla direttiva 1999/70/CE”: l’interpretazione è del giudice del Lavoro del Tribunale di Castrovillari, che
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Niente Carta del docente per sei anni sono 3 mila euro netti negati: una docente precaria fa ricorso e il giudice di Pistoia gli dà ragione
“Alla luce della giurisprudenza eurounitaria richiamata, va disapplicato l’art. 1 L. 107/2015 (i D.P.C.M. del 23 settembre 2015 e del 28 novembre 2016, applicativi di tal disposizione, sono stati nelle more della decisione della CGUE annullati dal Consiglio di Stato con l’ordinanza sopra citata) nella parte in cui non riconosce l’usufruibilità della “Carta Elettronica del docente” anche dal
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