Ancora una sentenza favorevole ai docenti precari che hanno chiesto di avere la Carta del docente attraverso i legali dell’Anief: il caso stavolta riguarda un insegnane che ha svolto supplenze negli anni scolastici “2016/2017, 2017/2018 e 2018/2019” e che adesso, a seguito del ricorso presentato dai legali Anief al tribunale del lavoro di Messina, riceverà “1.500 euro (500 euro per ciascuna delle annualità scolastiche considerate), oltre interessi legali dalla data del diritto all’accredito al soddisfo, senza cumulo con la rivalutazione monetaria in applicazione dell’art. 22, comma 36, legge n. 724/1994”.
Tra le motivazioni che hanno portato il giudice del tribunale siciliano a tali conclusioni, c’è l’espressione del Consiglio di Stato, che con la sentenza n. 1842/2022 ha evidenziato come “il sistema di formazione ‘a doppia trazione’ (quella dei docenti di ruolo, la cui formazione è obbligatoria, permanente e strutturale, e quindi sostenuta sotto il profilo economico con l'erogazione della Carta, e quella dei docenti non di ruolo, per i quali non vi sarebbe alcuna obbligatorietà e, dunque, alcun sostegno economico)” collida “con i precetti costituzionali degli artt. 3,35 e 97 Cost., sia per la discriminazione che introduce a danno dei docenti non di ruolo (resa palese dalla mancata erogazione di uno strumento che possa supportare le attività volte alla loro formazione e dargli pari chances rispetto agli altri docenti di aggiornare la loro preparazione), sia, ancor di più, per la lesione del principio di buon andamento della P.A.”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda cha la posizione del Consiglio di Stato è stata presa anche dalla Corte di Giustizia europea, sulla causa C-450/2021 ma anche, il 27 ottobre scorso, dalla Corte di Cassazione che ha allargato l’assegnazione della Carta docente a chi lavora fino al 30 giugno e ha ‘bacchettato’ in un certo senso il Governo Meloni si è limitato ad approvare la Legge 103 del 10 agosto scorso solo per dare il bonus annuale delle formazionale a chi stipula contratti fino al 31 agosto 2024. Agli esclusi, quindi, non rimane che presentare il ricorso gratuito con Anief: il requisito per assicurarsi la Carta del docente dai giudici sono 150 giorni di insegnamento per ogni anno scolastico”.
LA SENTENZA: LE CONCLUSIONI
P.Q.M.
Il Tribunale, ogni ulteriore istanza respinta:
1) dichiara il diritto di XXXX XXXX a beneficiare della “Carta elettronica per l'aggiornamento e la formazione del docente delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado” di cui all’art. 1, c. 121, legge n. 107/2015 per gli aa.ss. 2016/2017, 2017/2018 e 2018/2019;
2) condanna il Ministero dell’Istruzione e del Merito a costituire detta carta in favore della ricorrente, con accredito sulla medesima delle somme spettanti per gli anni scolastici indicati,
per l’importo complessivo di 1.500 euro, oltre interessi legali dal dovuto al soddisfo e senza cumulo con la rivalutazione monetaria;
3) condanna altresì detto Ministero al pagamento di metà delle spese del giudizio, liquidata in 539,5 euro, oltre spese generali iva e cpa, che distrae in favore dei procuratori antistatari in epigrafe indicati; compensa il resto.
Messina, 20.11.2023
Il Giudice del lavoro
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