Portare l’amministrazione scolastica in tribunale paga: in meno di un anno, il sindacato Anief ha vinto quasi 2.800 cause facendo rimborsare ai docenti e Ata che ha difeso ben 10 milioni di euro complessivi. Solo nel mese di novembre il maltolto recuperato nelle aule dei tribunali d’Italia è stato pari a 979.000 euro. Ogni lavoratore della scuola ha recuperato migliaia di euro, con punte di 30.000 euro a Frosinone, 24.000 euro ad Ivrea, più altri 12.000 e 11.500 a Genova sempre come “risarcimento del danno”.
Ennesima vittoria dell'ANIEF, grazie all'azione congiunta degli avvocati Elda Izzo, Attilio Caliendo, Nicola Zampieri, Giovanni Rinaldi, Walter Miceli e Fabio Ganci, che da sempre portano avanti le azioni legali dell'ANIEF a livello nazionale e locale.
Sulla Carta del docente continuano a produrre sentenze pienamente favorevoli ai precari i ricorsi gratuiti prodotti da Anief per estendere il bonus annuale da 500 euro ai supplenti: anche a Padova, pochi giorni fa il giudice del lavoro ha deciso che vanno “disapplicati l’art. 1 commi 121, 122, e 123 della Legge n. 107/1915, l’art. 3 del DPCM 28.11.2016, nella parte in cui limitano l’assegnazione della “Carta elettronica” ai soli docenti a tempo indeterminato”. Il Tribunale veneto ha quindi assegnato 2.000, per le supplenze svolte tra il 2019 e il 2023, condannando anche l’amministrazione a pagare oltre mille euro di spese processuali.
Sugli aumenti di fine anno da dare a docenti e Ata si sta realizzando una doppia penalizzazione: la somma è inadeguata e per i precari non è prevista. A ricordarlo è il sindacato Anief che, non a caso, ha preparato due ricorsi per recuperare le somme negate. “Da una parte siamo compiaciuti – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - perchè il governo ha finalmente sbloccato un assegno che varia da 1.000 a 2.000 euro lordi per il personale della scuola e anche per il personale dirigente, così come previsto dal decreto 145 del 18 ottobre 2023, che dà attuazione della Legge 234 del 30 dicembre 2021 la quale indica l’assegnazione, in assenza di contratto, del 50% del tasso d'inflazione programmata: si tratta dell’indennità vacanza contrattuale per tutto il 2024, che verrà assegnato ai dipendenti statali in assenza del contratto”. Poi va “ricordato che il debito che ogni lavoratore pubblico ha verso lo Stato è diventato di oltre 4mila euro di arretrati”.
La Carta del docente va assegnata ai precari che hanno svolto 5-6 mesi di supplenza anche per un solo anno scolastico: poiché il ricorso con Anief è gratuito, vale la pena comunque chiedere e ottenere i 500 euro che l’amministrazione ha tenuto per sé in modo illegittimo. Così ha fatto un’insegnante presentando ricorso al Tribunale di Trieste, Sezione Civile Controversie del Lavoro: nell’anno scolastico 2021/22, la docente aveva lavorato come supplente, per capire se è stato giusto auto-finanziarsi l’aggiornamento. Il giudice ha ravvisato che se è vero che c’è obbligo per il docente di formarsi è altrettanto vero che l’amministrazione scolastica sbaglia a creare delle differenze di trattamento tra il personale di ruolo e precario.