Sbaglia il legislatore a differenziare il lavoro svolto dal docente precario rispetto a quello del collega di ruolo: non vi è alcuna differenza, anche rispetto al diritto alla formazione professionale che quindi va garantita allo stesso modo. A ricordarlo è il Tribunale di Rovigo, nell’assegnare 1.500 euro più interessi ad un insegnante che lo scorso mese di aprile aveva presentato ricorso, facendosi assistere dai legali Anief, per non avere acquisito la Carta del docente a seguito delle tre supplenze annuali svolte tra il 2021 e il 2024.