Quando si parla di formazione del personale, quindi di Carta del docente, non c’è “ragione oggettiva” nel distinguere “tra personale a tempo determinato e personale a tempo indeterminato”: lo ha scritto la sezione Lavoro del Tribunale di Nocera inferiore accordando in pieno la tesi condotta dai legali Anief nel difendere un’insegnante precaria che tra il 2019 e il 2023 ha svolto quattro supplenze annuali senza ricevere un euro per formarsi e aggiornarsi professionalmente. Adesso, i 2 mila euro gli vengono finalmente assegnati grazie proprio alla decisione del giudice che opera nelle aule di giustizia di Nocera inferiore.