La Corte di Giustizia europea conferma l'illegittimità della legge italiana che continua a discriminare i precari immessi in ruolo non riconoscendo per intero da subito il servizio da precari svolti oltre i quattro anni e inferiore a 180 giorni: oggi, 30 novembre, è arrivata una nuova sentenza della Corte UE sulla causa C-270/22, a distanza di cinque anni dalla sentenza Motter (C-466/17), ma anche di quattro anni da quella della Cassazione n. 31149/2019 ottenute dai legali Anief e dopo l'intervento ultimo del legislatore di adeguamento alla normativa europea per i neo-assunti dal 1 settembre con la legge 10 agosto 2023 n. 103. Per questo Anief rinnova l'invito a ricorrere presso i tribunali del lavoro per ottenere il giusto risarcimento rispetto alla giurisprudenza euro-unitaria. Per adesioni vai al link.