Anche questo sono migliaia i docenti immessi in ruolo nella scuola pubblica con un passato di servizio svolto negli istituti paritari: a ricordarlo è oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, dopo che il suo sindacato ha fatto sollevare per via giudiziarie il problema della negazione del servizio svolto in quelle scuole prima dell’immissione in ruolo negli istituti statali. La Corte di Giustizia europea, infatti, è stata chiamata ad esprimersi e gli scenari che si prospettano sono davvero interessanti.
I docenti di ruolo con un trascorso nelle scuole paritarie possono continuare a sperare: lo dice oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, dopo che il suo sindacato è riuscito a sollevare per via giudiziarie il problema della negazione del servizio svolto in quelle scuole prima dell’immissione in ruolo negli istituti statali. Sul caso si esprimerà, infatti, la Corte di Giustizia europea.
“Anche quest’anno quello sul precariato scolastico è un risultato che non dà risposte chiare: non è possibile avere in Italia un precario ogni quattro docenti”: a dichiararlo è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. Ai microfoni dell’emittente radiofonica Italia Stampa, il sindacalista ha annunciato che “Anief sta preparando una denuncia da presentare alla Commissione Europea affinché si apra finalmente un nuovo ricorso per l'abuso dei contratti a termine contro l'Italia, dopo oltre 10 anni dal primo”.
Manca pochissimo alla chiusura dalla “finestra” per la presentazione delle domande per partecipare al primo concorso come docenti di educazione motoria nella scuola primaria, come previsto dal D.D.1330 del 4 agosto 2023: in “palio” vi sono 1.740 posti. I vincitori diventeranno insegnanti a tutti gli effetti. Secondo il regolamento non potranno concorrere a questa importante tornata concorsuale i diplomati Isef, ma secondo l’Ufficio legale Anief non se ne comprendono le ragioni poiché si tratta di diplomati che hanno superato un lungo e complesso iter di studi e di esami analogo a quello degli altri partecipanti. Il giovane sindacato ha quindi predisposto un ricorso al Tar del Lazio: i diplomati Isef fino a domani, 6 settembre, hanno la possibilità di chiedere al tribunale regionale l’ammissione con riserva al concorso. Anief, inoltre, ha avviato un form di preadesione gratuita per l’inserimento nelle graduatorie di merito di tutti gli idonei che supereranno le prove del concorso e non dei soli vincitori in base ai contingenti autorizzati, come invece previsto nel bando.