La Carta annuale del docente per la formazione va assegnata a tutto il personale che insegna nelle scuole pubbliche, quindi anche a quello precario: la conferma arriva dal Tribunale di Marsala, che ha dato ragione ai legali Anief che hanno presentato ricorso per difendere le ragioni di un docente che per due anni scolastici, il 2020/21 e il 2021/22, ha lavorato come supplente senza vedersi assegnare la card annuale da 500 euro per aggiornarsi. I due anni, peraltro, sono stati quelli durante il quale l’insegnante, come tutti i docenti italiani, è stato costretto ad aggiornarsi e a formarsi nell’uso continuo delle nuove tecnologie per via della didattica a distanza attuata in modo coatto in tutte le scuole a seguito del Covid19. Al docente sono state quindi assegnati i 1.000 euro che lo Stato, come a tutti i supplenti che non fanno ricorso, ha illegittimamente negato in prima battuta.