Discriminare i docenti precari è anticostituzionale: lo ha ricordato il Tribunale di Cosenza accogliendo il ricorso di un’nsegnante supplente che per cinque anni si è formato a proprie spese mentre i colleghi di ruolo percepivano i 500 euro della Carta del docente. Il giudice del lavoro, dopo avere esaminato norme e sentenze sulla questione, a partire dalla sentenza madre del Consiglio di Stato e dall’ordinanza “faro” del 18 maggio 2022 emessa dalla Corte di Giustizia europea, ha approvato il ricorso presentato dai legali Anief condannando il ministero dell’Istruzione al pagamento dei 2.500 euro negati all’insegnante, come a tutti i precari della scuola.