Nessun dubbio: anche i precari hanno pieno diritto alla card annuale da 500 euro per l’aggiornamento della professione. Vi sono, sulla materia, dei pareri autorevoli e non replicabili del Consiglio di Stato e della Corte di Giustizia UE. Per questi motivi, il Tribunale di Trapani, sezione Lavoro, ha detto sì all’assegnazione di 1.500 euro ad un insegnante precario “che, per gli anni scolastici 2019/20, 2020/21, 2021/22, non ha ricevuto la carta docente”. “Ormai è una vera escalation di ricorso vinti quelli presentati da Anief davanti al giudice del lavoro per recuperare la Carta del docente – dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief - , con il Tribunale costretto a mettere una ‘pezza’ laddove il legislatore è stato deficitario. Invitiamo, dunque, tutti i docenti precari che hanno svolto dal 2016 almeno cinque mesi di servizio svolto in una annualità scolastica a chiedere di fare valere le loro ragioni, per non essere discriminati o considerati lavoratori di serie B. Lo stesso possono fare gli educatori sui quali si è espressa favorevolmente la Corte di Cassazione. Tutti i ricorsi possono essere presentati previo ricorso singolo o in modalità collettiva”, conclude il presidente Anief.