I docenti precari non sono figli di un dio minore: anche per poche settimane di lavoro hanno diritto allo stesso stipendio dei colleghi di ruolo, compresa la Retribuzione professionale docente - indennità prevista dall’articolo 7 del CCNL del 15.03.2001 - che invece continua ad essere sistematicamente cancellata dalle buste paga dei supplenti in servizio per brevi periodi. A ribadirlo è stato il giudice del Lavoro del Tribunale di Rovigo, che ha in questo modo accolto il ricorso presentato dai legali Anief in difesa di un insegnante precario che aveva insegnato dal 2 febbraio 2019 al 30 giugno dello stesso anno. Pur “assumendo oneri e responsabilità non inferiori a quelli dei colleghi di ruolo”, il docente è stato trattato a fine mese in modo diverso.