“Le mansioni svolte dal docente a termine sono, evidentemente, del tutto identiche a quelle del docente di ruolo”: non vi è motivo quindi di privare gli insegnanti precari della Carta del docente da 500 euro l’anno. A sostenerlo è il Tribunale di Vicenza, che due giorni fa, il 21 marzo, ha condannato il ministero dell’Istruzione e del Merito ad assegnare ad una docente 2.500 euro per le cinque supplenze annuali svolte “nel periodo compreso tra l’a.s. 2017/2018 e l’a.s. 2021/2022”.
Anief - che ha già ottenuto dalla Suprema Corte di Cassazione conferma che le ferie non fruite dai precari con contratti al 30 giugno devono essere monetizzate - evidenzia la definiva smentita del parere della Ragioneria Territoriale dello Stato, secondo cui tutti i giorni in cui non si svolgono le lezioni sarebbero da considerare automaticamente come giorni di ferie. Al via una nuova campagna di adesioni al ricorso per rivendicare le ferie non fruite negli ultimi 10 anni.
È imminente la pubblicazione del decreto ministeriale per introdurre gli elenchi aggiuntivi delle Gps, le graduatorie provinciali per le supplenze del personale docente ed educativo: l’integrazione rappresenta una vera opportunità, che permetterà a tanti nuovi abilitati o specializzati di inserirsi in queste graduatorie che già oggi, anche se solo per il sostegno, portano all’immissione in ruolo e che a breve, Commissione europea permettendo, potrebbero condurre alla stabilizzazione diretta anche i precari che insegnano su disciplina comune. Le domande potranno essere presentate entro il prossimo 30 giugno, ma per quanto riguarda i titoli presi all’estero rimane l’inserimento con riserva. L’Anief si è da subito opposta a questa decisione, ma l’amministrazione si è mostrata intransigente. Tuttavia, su precisa richiesta dell’Anief, è stato deciso che la riserva sarà sciolta all'atto della comunicazione del riconoscimento del titolo, quindi in qualsiasi momento e senza dunque attendere l'aggiornamento: “Diventa a questo punto ancora più rimane importante ottenere il commissariamento, attraverso l'azione legale Anief e a seguito delle pressioni del sindacato”, ha detto Marcello Pacifico, presidente nazionale del giovane sindacato.
Discriminare i docenti precari è anticostituzionale: lo ha ricordato il Tribunale di Cosenza accogliendo il ricorso di un’nsegnante supplente che per cinque anni si è formato a proprie spese mentre i colleghi di ruolo percepivano i 500 euro della Carta del docente. Il giudice del lavoro, dopo avere esaminato norme e sentenze sulla questione, a partire dalla sentenza madre del Consiglio di Stato e dall’ordinanza “faro” del 18 maggio 2022 emessa dalla Corte di Giustizia europea, ha approvato il ricorso presentato dai legali Anief condannando il ministero dell’Istruzione al pagamento dei 2.500 euro negati all’insegnante, come a tutti i precari della scuola.
Il sindacato Anief - che ha già ottenuto dalla Suprema Corte di Cassazione conferma che le ferie non fruite dai precari con contratti al 30 giugno devono essere monetizzate – evidenzia la definiva smentita del parere della Ragioneria Territoriale dello Stato secondo cui tutti i giorni in cui non si svolgono le lezioni sarebbero da considerare automaticamente come giorni di ferie.