È questa l’ingrata condizione di una fetta dei 140mila supplenti con un contratto di supplenza annuale, come i maestri d’infanzia, e di circa 100mila abilitati dopo il 2011: continuano non solo a non avere prospettive di assunzione, ma anche di essere messi alla porta. Perché nel ddl di riforma si parla di “perdita di efficacia di tutte le graduatorie di merito e ad esaurimento” riguardanti “i gradi di istruzione della scuola primaria e secondaria, ai fini dell’assunzione con contratti di qualsiasi tipo e durata”.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): il governo non vuole esaurire le GaE, ma eliminarle. Con migliaia di docenti plurilaureati e pluriabilitati, che dopo aver mandato avanti egregiamente la scuola statale per un decennio, pur se privati di molti dei loro diritti, vengono ora messi incredibilmente alla porta. Ma le GaE non possono essere chiuse: sarebbe un atto dalle conseguenze gravissime. Se il testo di riforma non cambia, siamo pronti a ricorrere in tutte le sedi.