Solo nove mesi fa, il premier annunciava l’intenzione di assumere 148.100 precari per dare una risposta “alla direttiva 1999/70/CE, relativa al lavoro a tempo determinato, che è finita davanti al giudice comunitario”. Oggi è scomparso qualsiasi riferimento all’Europa, alla procedura d’infrazione ancora in corso e alla possibile sentenza di condanna della Corte di Giustizia europea. Improvvisamente, per il Presidente del Consiglio “le assunzioni hanno senso solo se cambiamo la scuola, se c'è un nuovo modello organizzativo”, perché “investire sui docenti serve a migliorare la qualità educativa per i nostri figli, non ad accontentare qualcuno”.
Marcello Pacifico (presidente Anief): i precari della scuola non possono essere stabilizzati secondo i desideri della maggioranza, con le chiamate dirette o le premiazioni clientelari: vorrà dire che ce ne faremo una ragione, con decine e decine di migliaia di docenti regolarmente abilitati e con più di 36 mesi di servizio svolto che saranno comunque assunti per ordine del giudice. Per questo motivo citeremo la Presidenza del Consiglio dei ministri al tribunale civile di Roma.