Avviati i ricorsi al Tar Lazio per permettere sia l’assunzione già nella FASE A con scorrimento del doppio canale, sia la partecipazione alle FASI B e C attraverso apposita domanda. In discussione la questione di legittimità costituzionale dell’art. 1, commi 95-96 e seguenti della Legge 107/2015, laddove per il piano di assunzione straordinario di cui alle procedure del comma 103, prevedono la soppressione delle graduatorie dei concorsi per titoli ed esami banditi anteriormente al 2012, utili alle immissioni in ruolo previste nelle tre fasi.
Per il sindacato è incostituzionale il comma 96 della legge 107/2015 laddove limita l’accesso al piano straordinario di assunzioni ad alcune categorie di abilitati, considerato che le assunzioni saranno disposte in base alle esigenze individuate dalle istituzioni scolastiche nel piano triennale, per complessive 48.812 unità, cui aggiungere i posti non assegnati nelle fasi precedenti.
ANIEF invita a presentare la domandadi ammissione cartacea che ha appositamente predisposto entro il 14 agosto e a ricorrere al Tar Lazio contro il decreto attuativo della L. 107/2015 per ottenere il rispetto del principio di affidamento, buon andamento, parità di trattamento, merito della Costituzione e di non discriminazione della direttiva UE 70/90. La domanda sarà disponibile a partire dal 28 luglio.
Secondo quanto prevede il nuovo testo della riforma, tutti i docenti che confluiranno nell’organico funzionale non potranno essere immessi in ruolo subito. E nemmeno entro settembre, perché gli Uffici scolastici regionali dovrebbero distribuire l'organico approvato nella tabella 1 del nuovo ddl tra le singole province in base al fabbisogno delle scuole che ormai stanno per chiudere. Nel maxiemendamento, inoltre, viene eliminato ogni riferimento temporale sull'ordine delle operazioni per le assunzioni sull'organico di potenziamento, che dovrebbe confluire nell'organico dell'autonomia scolastica già dal prossimo anno scolastico. Però i collegi dei docenti si svolgeranno a settembre: solo allora potranno stabilire i nuovi docenti da attribuire sull’organico funzionale.
Marcello Pacifico (presidente Anief): il Governo ha bluffato, perché ha ricattato la minoranza PD sul balletto delle assunzioni che non avverranno. E ha continuato a violare il diritto dell'UE, perché non stabilizza chi ha svolto più di 36 mesi su posti vacanti e disponibili. Se consideriamo anche l’assenza di considerazione, ai fini della assunzioni, per gli abilitati Tfa, Pas, all’estero e nelle scuole di Scienze di formazione primaria, per essere nelle regole il piano di stabilizzazione sarebbe dovuto essere di 170mila unità.
In queste ore riprende, dopo quasi una settimana di “riflessione”, l’esame della commissione Istruzione del Senato del disegno di legge sulla scuola, con la sintesi dei “relatori” delle modifiche presentate, e se il testo dovesse rimanere immutato rimarranno fuori tutti gli insegnanti che hanno frequentato i corsi di abilitazione Pas o i Tfa, oltre a coloro che hanno conseguito il titolo all’estero e in Scienze della formazione primaria dopo il 2011.
Marcello Pacifico (presidente Anief): chiunque si candidi a fare l’insegnante ed è stato abilitato dallo Stato, o ha avuto un titolo riconosciuto, ha diritto ad essere immesso a pieno titolo nelle graduatorie per concorrere alle assunzioni. Senza baratti o ricatti. I nostri tanti precedenti positivi su questo genere di vertenze ci fanno ben sperare: fino a quando chi legifera o amministra non risponde delle norme incostituzionali o degli atti illegittimi in prima persona, la parola definitiva sarà sempre quella dei giudici.
Oggi sono stati resi pubblici dal premier dei numeri incredibili e di cui non riusciamo a capacitarci: "se la riforma non passa o non passa in tempo, le assunzioni saranno quelle del turn over, che sono circa 20-22mila persone", ha detto il Presidente del Consiglio. Eppure, a settembre lo stesso Presidente del Consiglio aveva annunciato l’intenzione di assumere 148.100 precari per dare una risposta “alla direttiva 1999/70/CE, relativa al lavoro a tempo determinato, che è finita davanti al giudice comunitario”. E in ogni caso, il totale dei posti immediatamente disponibili per le assunzioni, indipendentemente dalla riforma sono dunque: 51.809.
Marcello Pacifico (presidente Anief): siamo all’assurdo, perché non occorre il ddl e non esiste alcun problema tecnico o legislativo per assumere 150mila docenti. Anche l’assunzione di circa 49mila insegnanti attraverso l’organico di fatto può essere attuata attraverso una precisa norma approvata dall’ex ministro Profumo, che ha autorizzato le scuole a fornirsi di un loro ‘tesoretto’ di docenti a supporto della didattica e della progettualità: sarebbe bastato che alle scuole, fosse stato detto di indicare agli uffici scolastici periferici il fabbisogno di docenti.