Ancora una sentenza a favore degli insegnanti precari che rivendicano la Carta del docente: stavolta a recuperare ben cinque supplenze annuali, svolte tra il 2017 e il 2023, pari quindi a 3.000 euro, è stata una docente, difesa dai legali Anief, che si è rivolta al giudice del lavoro di Padova per ottenere quella giustizia che il legislatore della ‘Buona Scuola’ gli ha negato.
Sulla mancata applicazione della Retribuzione professionale docente ai precari ‘brevi e sultuari’ la Cassazione è stata chiarissima: va assegnata a tutto il personale insegnante, anche ai precari ‘brevi’. Partendo da questo presupposto, il Tribunale di Padova ha accordato la richiesta, formulata dai legali che operano per Anief, di risarcimento nei confronti di un docente, al quale si sono stati assegnati quasi 2.000 euro più interessi legali per aver svolto supplenze non annuali senza ricevere in busta paga la cosiddetta Rpd.
Sentenza record a Roma a favore di una docente che ha chiesto la Carta del docente: il giudice le ha dato piena ragione, premiando la linea difensiva del sindacato Anief e condannando il Ministero a risarcire l’insegnante con ben 3.500 euro più interessi, pari a sei annualità da supplente che vanno dal 2016 al 2023.
“Anief chiede lo sblocco di 8 miliardi per l’indennità di vacanza contrattuale, l’anticipo degli aumenti mensili di 150 euro dal 1° gennaio, più 3 mila euro relativi agli arretrati. Solo così potremmo iniziare a parlare di retribuzione giusta”, ha dichiarato il leader del sindacato, Marcello Pacifico.
Organico aggiuntivo personale Ata, indennizzo e parità di trattamento per contratto, disposizioni in materia di dirigente quadro intermedio: sono i quattro emendamenti al decreto legge Fiscale 155/24, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.246 del 19-10-2024, che il sindacato Anief propone per migliorare l’organizzazione delle nostre scuole. “È bene che il Parlamento approvi queste nostre richieste – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – perché i nostri istituti scolastici hanno estremo bisogno di maggiori risorse umane, di stipendi adeguati alle energie profuse e parità dei diritti del personale precario, oltre che l’introduzione di profili professionali superiori. Ci appelliamo a deputati e senatori perché approvino i nostri emendamenti orientanti a produrre un’offerta formative di maggiore livello”.
Sul passaggio da “collaboratori scolastico” a “operatore” i sindacati firmatari del contratto collettivo nazionale rompono gli indugi e chiedono al Ministero di passare ai fatti: è di oggi la richiesta - formulata dal Anief, Cisl Scuola, Flc Cgil, Gilda e Snals - al Capo di Gabinetto del Ministero dell’Istruzione e del Merito, l’avvocato e professore Giuseppe Recinto, per chiedere “con estrema urgenza” un “incontro con carattere di urgenza su avvio procedure posizioni economiche, passaggi da Collaboratori scolastici a Operatori, confronto sull’utilizzo delle economie per mancata implementazione istituti contrattuali”.
Anche per la terza sezione lavoro del Tribunale di Roma il personale insegnante immesso in ruolo con un passato da supplente può chiedere e ottenere la Carta del docente per il periodo di precariato: nella fattispecie, il giudice del lavoro si è detto d’accordo con i legali dell’Anief che hanno difeso una insegnante che tra il 2018 e il 2023 (anno della sua immissione in ruolo) aveva svolto quattro supplenze annuali dovendosi sobbarcare tutte le spese per sua formazione e il suo aggiornamento professionale.
Sul passaggio da “collaboratori scolastico” a “operatore” i sindacati firmatari del contratto collettivo nazionale rompono gli indugi e chiedono al Ministero di passare ai fatti: è di oggi la richiesta - formulata da Anief, Cisl Scuola, Flc Cgil, Gilda e Snals - al Capo di Gabinetto del Ministero dell’Istruzione e del Merito, l’avvocato e professore Giuseppe Recinto, per chiedere “con estrema urgenza” un “incontro con carattere di urgenza su avvio procedure posizioni economiche, passaggi da Collaboratori scolastici a Operatori, confronto sull’utilizzo delle economie per mancata implementazione istituti contrattuali”. Nella richiesta congiunta si spiega che “stante la piena disponibilità delle risorse specificamente dedicate agli istituti contrattuali di cui si parla, si ritiene urgente la piena implementazione delle procedure ad essi connessi. Si rimane in attesa di urgente riscontro a cui far seguire un urgentissimo avvio delle procedure e del confronto sopra richiamati”, concludono i cinque sindacati rappresentativi.
C’è “l’esigenza del sistema scolastico di far sì che sia tutto il personale docente (e non certo esclusivamente quello di ruolo) a poter conseguire un livello adeguato di aggiornamento professionale e di formazione, affinché sia garantita la qualità dell’insegnamento complessivo fornito agli studenti» corrispondente al canone di buona amministrazione”: lo scrive, citando il Consiglio di Stato, il Tribunale del lavoro di Udine nell’accogliere il ricorso di una insegnante, difesa dai legali Anief, che ha svolto supplenze tra il 2019 e lo scorso anno scolastico dovendosi pagare tutte le attività di aggiornamento svolte in quei periodi di precariato. Il giudice ha quindi espresso parere pienamente favorevole alla richiesta condannando il ministero dell’Istruzione e del Merito al pagamento di 2.500 euro.
Il disegno di legge di Bilancio è stato trasmesso in Parlamento. L’Ufficio legislativo Anief sta elaborando in queste ore le proposte emendative che intende suggerire su alcuni argomenti, come aumenti stipendiali, precariato, pensioni, welfare, organici, mobilità.
“Come sempre, gli emendamenti che faremo presentare riguarderanno misure migliorative per i lavoratori della scuola. Chiediamo ai soci e ai lavoratori in generale quali sono gli altri temi su cui bisognerà concentrarsi”, ha detto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
Decreto legislativo Lavoro e personale Ata, dopo le proteste Anief stanziati nel Mof 13,7 milioni di euro per realizzare Pnrr e gestione pratiche pensioni. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha affermato che “adesso bisogna riattivare l’organico aggiuntivo”
"La Legge di Bilancio stanzia delle risorse per il rinnovo dei contratti anche dagli anni 2025, 2027, 2028 e 2030: sono risorse che porteranno, tra sei anni, al recupero dell'inflazione che è cresciuta nell’ultimo periodo, ma non sappiamo nulla sul caro-vita futuro: è prevedibile, però, che quanto stanziato dal Governo non basti per recuperare il gap tra l'aumento del costo della vita e gli aumenti di stipendio che tutti i lavoratori si aspettano. Specialmente il personale scolastico e i dipendenti pubblici che, a oggi, non hanno ancora recuperato quanto hanno perso nei 10 anni di blocco contrattuale”: a dirlo è stato Marcello Pacifico, presidente Anief, durante un’intervista video all’agenzia Teleborsa.
Si è tenuto oggi un confronto con i sindacati su questioni importanti nell’organizzazione delle istituzioni scolastiche: la ripartizione delle risorse per i tutor e gli orientatori e quella della pianificazione in remoto degli organi collegiali con funzione deliberante. Presente per Anief la segretaria generale Daniela Rosano.
Sulla Carta del docente si registra l’ennesima sentenza che allarga la destinazione al personale precario: stavolta è stato il Tribunale di Verona, la scorsa settimana, a dire sì alla tesi prodotta dai legali Anief a tutale di una supplente che tra il 2020 e il 2023 ha svolto più supplenze annuali. Il giudice ha quindi dato piena ragione agli avvocati, destinando alla docente i 1.500 euro di Carta del docente, con l’importo anche “maggiorato degli interessi o rivalutazione”, che l’amministrazione gli aveva negato in precedenza per un “buco” nella legge che l’ha introdotta (la L. 107/15).
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha dichiarato che “la nostra associazione sindacale chiede lo sblocco di 8 miliardi per l’indennità di vacanza contrattuale, l’anticipo degli aumenti mensili di 150 euro dal 1° gennaio, più 3 mila euro relativi agli arretrati. Solo così potremmo iniziare a parlare di retribuzione giusta”.
Da quest’anno verranno remunerati i docenti della scuola pubblica che parteciperanno ad attività di formazione oltre le 40 ore annue extra-didattiche previste per le attività funzionali all’insegnamento: i criteri sono stabiliti attraverso gli accordi presi in contrattazione d’Istituto, alla presenza delle Rsu. L’importante novità è prevista dal nuovo contratto collettivo nazionale Istruzione, Università e Ricerca 2019/21 sottoscritto in via definitiva all’Aran lo scorso mese di gennaio e definita in sede di sequenza contrattuale.
Anief contesta la FAQ del Ministero dell'Istruzione [Bonus 500 euro, residuo non speso dai supplenti 2023/24 non si recupera. Ministero risponde con una FAQ - Orizzonte Scuola Notizie] che impedisce ai docenti annuali di recuperare il residuo della Carta del Docente non speso nel 2023/2024. Questa interpretazione viola il principio di non discriminazione rispetto agli insegnanti di ruolo, i quali possono recuperare le somme non spese ai sensi dell'art. 6 del d.P.C.M. del 28 giugno 2016.
Per la scuola sono in arrivo, già nel 2025, degli aumenti stipendiali in cambio di tagli: lo prevede il testo del disegno legge di Bilancio 2025 approvato dal Consiglio dei Ministri, reso pubblico da poche ore, con all’interno anche il blocco parziale del turn over con la riduzione di 7.834 posti nella scuola e conseguenti risparmi pari a circa 355 milioni che a breve verranno reinvestiti per il salario accessorio del personale. Complessivamente, considerando anche altre risorse investite, gli aumenti per il personale corrispondono a un +16,7% entro il 2030 alla firma dei contratti per i dipendenti pubblici per recupero inflazione ultimi 3 anni e IPCA: nel dettaglio +5.78% nel 2024, +1,8% nel 2025, +3,6% 2026, +5,4% 2027, +1,9% 2028, +2% 2029 e 2030.
Sulla Carta del docente arriva un’altra importantissima sentenza favorevole ai precari che ne hanno fatto richiesta attraverso il ricorso al giudice del lavoro: a fornirla è stato il Tribunale di Vicenza, prima sezione civile, settore delle controversie di lavoro e di previdenza, nel dare risposta favorevole al ricorso proposto dal sindacato Anief in difesa di un’insegnante privata della card annuale pur avendo svolto delle supplenze temporanee in tre distinti anni scolastici.
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