La disciplina legislativa che regola la Carta del docente in Italia “è discriminatoria per contrasto anche con l’art. 3 e 35 della Costituzione e per violazione articoli 63 e 64 del CCNL di categoria che prevedono la centralità della formazione del docente”.
Il decreto legge n. 71/2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 126 porta delle “sanatorie” sia per il contenzioso in atto degli idonei dei concorsi depennati sia per gli specializzati all’estero in attesa del riconoscimento del titolo: il sindacato Anief reputa entrambe le soluzioni migliorabili, con appositi emendamenti, predisponendo delle soluzioni che presenterà in fase di conversione di legge del decreto sulle “Disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell'anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca”.
Per quanto riguarda gli idonei dei concorsi svolti nel 2016 e 2020, inaspettatamente depennati, il testo approvato dal Consiglio dei Ministri intende dare una risposta agli idonei del concorso 2016 iscritti nelle graduatorie di merito con riserva, anche se assunti e licenziati e depennati: costoro, potranno stipulare un contratto a tempo determinato e sono confermati nei ruoli entro il 30 giugno 2025 se conseguono l'abilitazione attraverso i 30 CFU nei corsi attivati dagli atenei a cui sono ammessi. Inoltre, sono confermati nei ruoli gli idonei del concorso 2020 che hanno superato gli scritti nelle sessioni suppletive svolte a cause della pandemia. “La norma - commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - interviene a sanare un contenzioso di docenti supportati da Anief che comunque hanno superato tutte le prove concorsuali analogamente a quanto avvenuto per i dirigenti. Il nostro sindacato chiederà di sanare anche il contenzioso relativo a chi è stato inserito e depennato dalle GAE a partire dal possesso di diploma magistrale riconosciuto come abilitante”.
C’è anche la proroga degli assegni di ricerca al 31 dicembre nel testo del decreto legge n. 71/2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 126 contenente “Disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell'anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca”. A questo proposito, Anief chiede di definire per legge anche il profilo giuridico del contrattista di ricerca nel Contratto collettivo nazionale di lavoro: il giovane sindacato annuncia che sta predisponendo appositi emendamenti in tal senso.
Nessun ripensamento: per garantire la continuità dei docenti a tempo determinato su posto di sostegno, il Governo decide di dare la possibilità, su richiesta della famiglia dell’alunno con disabilità, di ottenere la conferma del docente in servizio nel precedente anno scolastico, sempre previa valutazione da parte del dirigente scolastico e nell’interesse del discente. La norma è stata inserita nel decreto legge n. 71/2024, pubblicato poche ore fa nella Gazzetta Ufficiale n. 126 contenente “Disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell'anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca”. La disposizione è disposta con priorità per i docenti in possesso dello specifico titolo di specializzazione per l’insegnamento agli alunni con disabilità, ma coinvolge anche i non specializzati.
Arrivano i percorsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità per i possessori di titolo conseguito all’estero in attesa dell’esito del contenzioso o comunque del suo riconoscimento da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito: la disposizione è prevista dall’articolo 7 del decreto legge n. 71/2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 126 contenente “Disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell'anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca”.
Sono numerose le novità imposte dal Governo in vista dell'avvio del nuovo anno scolastico (come gli idonei dei concorsi svolti nel 2016 e 2020 inaspettatamente depennati), per l'insegnamento all'estero (è prevista la proroga dei contratti), per le nomine del personale docente precario (con una sorta di chiamata diretta si confermano i supplenti) e per quello specializzato che fa sostegno (triennalisti e titoli estero): le nuove norme sono arrivate poche ore fa con il testo del decreto legge n. 71/2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 126 contenente “Disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell'anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca”. Il sindacato autonomo Anief, che chiederà modifiche in Parlamento in vista della conversione in legge del decreto da approvare in Parlamento entro la fine del prossimo mese di luglio, ha realizzato un’analisi dei punti che riguardano il settore scolastico e della formazione.
È arrivata nella Gazzetta Ufficiale di ieri, 30 maggio, la legge su disposizioni e delega al Governo sulla prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo: il provvedimento, che entrerà in vigore dal prossimo 14 giugno, dopo che era stato approvato alla Camera, in via definitiva, lo scorso 15 maggio con 232 voti favorevoli, prevede anche l’istituzione di una giornata dedicata al rispetto (il 20 gennaio), di incrementate le risorse per contrastare il fenomeno e il coinvolgimento delle scuole. Quest’ultima azione, scrive Tuttoscuola, comporterà che ciascun istituto scolastico dovrà fornirsi di un codice interno, oltre che della predisposizione, attraverso le regioni, di servizi di sostegno psicologico.
Da mesi Anief sta attenzionando l’Unità di Missione PNRR e il Gabinetto del Ministro circa le tempistiche connesse all’attuazione delle linee di investimento PNRR, segnalando l’oggettiva difficoltà delle segreterie soffocate da continue scadenze ed adempimenti.
SCUOLA - Carta del docente, “un beneficio a destinazione vincolata e tale deve rimanere anche per i docenti a tempo determinato”: lo scrive il Tribunale di Treviso risarcendo un precario con 2.500 euro
Si materializzano gli emendamenti al decreto Coesione presentati da Anief e Cisal dieci giorni fa in audizione all’Ufficio di presidenza della quinta Commissione Bilancio del Senato: le richieste di modifica del decreto legge n.60/2024 riguardano l’organizzazione dei comparti Istruzione e Ricerca e toccano diversi punti: si va dalla validità giuridica degli oltre 6.000 contratti relativi agli organici aggiuntivi ATA e PNRR sottoscritti dallo scorso 16 aprile, alla proroga fino al 30 giugno e al 31 dicembre degli stessi contratti; dalle deroghe ai vincoli attuali sulla mobilità dei neo-assunti, alla trasformazione dei posti in deroga su sostegno in organico di diritto per 100mila nuove assunzioni; dall’introduzione dello strumento musicale nella scuola dell’infanzia, alla conferma dei ruoli per i docenti che hanno superato le prove suppletive nel periodo del Covid, fino alla definizione dei ruoli dei nuovi contrattisti di ricerca attraverso il Contratto collettivo nazionale di lavoro.
Consiglio di Stato e Corte di Giustizia europea: sono ancora loro a giustificare, senza alcun dubbio, l’assegnazione della Carta del docente ai precari. A ricordarlo è stato anche il Tribunale di Roma che a fronte della richiesta formulata da un insegnante per una supplenza svolta nel 2019/20 non ha potuto fare altro che applicare quanto già asserito dai due altissimi organismi giudiziari.
La settimana prossima i sindacati della scuola torneranno all’Aran: riprenderà, infatti, il confronto sulla sequenza contrattuale del Contratto collettivo nazionale di Istruzione, Ricerca e Università 2019/21 approvato lo scorso 18 gennaio: mercoledì 5 giugno, alle ore 11.30, i sindacati rappresentativi e firmatari del Ccnl verificheranno i possibili sviluppi sulla “responsabilità disciplinare per il personale docente ed educativo secondo quanto previsto all’art. 48”; ventiquattrore dopo, giovedì 6 giugno, alle ore 15,30, le stesse organizzazioni sindacali si ritroveranno ancora all’Aran per un confronto sulla “disciplina del rapporto di lavoro del personale delle scuole italiane all’estero”.
Si materializzano gli emendamenti al decreto Coesione presentati da Anief e Cisal dieci giorni fa in audizione all’Ufficio di presidenza della quinta Commissione Bilancio del Senato: le richieste di modifica del decreto legge n.60/2024 riguardano l’organizzazione dei comparti Istruzione e Ricerca e toccano diversi punti: si va dalla validità giuridica degli oltre 6.000 contratti relativi agli organici aggiuntivi ATA e PNRR sottoscritti dallo scorso 16 aprile, alla proroga fino al 30 giugno e al 31 dicembre degli stessi contratti; dalle deroghe ai vincoli attuali sulla mobilità dei neo-assunti, alla trasformazione dei posti in deroga su sostegno in organico di diritto per 100mila nuove assunzioni; dall’introduzione dello strumento musicale nella scuola dell’infanzia, alla conferma dei ruoli per i docenti che hanno superato le prove suppletive nel periodo del Covid, fino alla definizione dei ruoli dei nuovi contrattisti di ricerca attraverso il Contratto collettivo nazionale di lavoro.
Ancora una sonora sconfitta del Ministero dell’Istruzione e del Merito sulla Carta del docente negata impropriamente agli insegnanti precari: stavolta la sentenza favorevole all’insegnante non di ruolo arriva dal Tribunale del Lavoro di Velletri, dove è stato “convenuto al pagamento dell’importo nominale di € 2.500,00 oltre interessi legali (ossia € 500,00 per ogni anno di servizio a tempo determinato di cui innanzi), quale contributo economico da destinare alla formazione professionale della parte ricorrente” ovvero una docente che era stata supplente tra il 2017 e il 2022 anche su cattedra di sostegno.
Dalle aule giudiziarie giungono importanti sentenze sul diritto degli alunni disabili ad avere in tempi e quantità congrue l’insegnante di sostegno: stavolta ad esprimersi è stato il TAR del Lazio, che con l’ordinanza n. 10646 di due giorni fa, il 27 Maggio, ha ordinato al Ministero dell’Istruzione e del Merito di depositare in giudizio la documentazione relativa all’individuazione dei criteri di definizione dell’organico di diritto degli insegnanti di sostegno.
Si è appena concluso al MIM il confronto sindacale sull’avvio dei percorsi di formazione per i docenti previsti dal decreto 36 del 2022. Presenti per Anief le segretarie generali Chiara Cozzetto e Daniela Rosano.
È stato presentato ai sindacati il nuovo Decreto Ministeriale che andrà a regolamentare le procedure di nomina a tempo determinato finalizzate all'immissione in ruolo da I fascia GPS Sostegno. L'Anief, presente all'incontro che ha avuto luogo lunedì 27 maggio, ha evidenziato le criticità contenute nel Decreto e chiesto la partecipazione di tutti i docenti alle procedure, anche se inseriti con riserva, e l'eliminazione della sanzione in caso di rinuncia alla sede assegnata da parte del candidato. Marcello Pacifico (Presidente Nazionale Anief): “Bene lo scorrimento da GPS I Fascia in caso di rinuncia, ma non si può sanzionare il candidato che rinunci all'incarico precludendogli la partecipazione alle successive supplenze per tutte le classi di concorso d'interesse. Abbiamo chiesto, inoltre, lo scorrimento anche in caso di rinunce da Mini-call nel pieno rispetto delle previsioni PNRR”.
Non esista “una ragione oggettiva che, ai sensi della clausola 4, punto 1, dell'accordo quadro, che giustifichi la differenza di trattamento fra le due categorie di docenti” di ruolo e precari: lo scrive il Tribunale di Benevento nel risarcire un’insegnante che dal 2022 ad oggi ha sottoscritto due supplenze annuali senza ricevere i 1.000 euro di Carta del docente, invece assegnati ai colleghi di ruolo.
A distanza di una settimana dall’apertura della “finestra” di aggiornamento, trasferimento e nuovo inserimento nelle Gps 2024 provinciali e di istituto, anche per il sostegno, sono già decine di migliaia le domande inviate da altrettanti docenti precari attraverso la piattaforma dedicata del Ministero: le operazioni – alle quali sono interessati almeno 600mila insegnanti supplenti - si basano sulle indicazioni pubblicate nell’Ordinanza n. 88/2024 che presenta tuttavia diversi dubbi sulla compilazione, nonché dei passaggi critici e più di qualche ingiustizia.
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