E ancora, misure a favore di precari e per il sostegno, riconoscimento burnout per pensioni e laurea, buoni pasto, livelli stipendiali ATA e riconoscimento del middle management e direzione ex DSGA, con rimozione vincoli mobilità, assicurazione sanitaria
Un altra sentenza Anief tutela e fa riconoscere un diritto a un ricorrente: il Tribunale di Cosenza riconosce a un docente, difeso dai legali del sindacato, ai fini della anzianità di servizio, il periodo di lavoro precedente alla sua immissione in ruolo in misura pari al servizio effettivamente prestato.
In questi giorni si stanno svolgendo le prove scritte del concorso Pnrr2 e sono tantissimi i docenti precari in servizio impegnati nelle verifiche, sia della scuola del primo sia del secondo ciclo. È bene ricordargli che grazie all’insistenza dell’Anief al tavolo delle trattative con l’Aran, con il rinnovo contrattuale 2019/21 sottoscritto ad inizio 2024, il personale impegnato in procedure concorsuali può utilizzare come giustificazione anche l’assenza del servizio i tre giorni retribuiti l’anno per motivi personali e familiari senza perdere un euro dallo stipendio.
Rispetto alle scuole di montagna (Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane (C. 2126 Governo, approvato dal Senato) sono stati presentati in v Commissione della Camera dei Deputati diversi emendamenti chiesti da #Anief da Lega (7.26) e Fi (7.24 e 7.28) per attribuire indennità di sede disagiata sui risparmi derivanti dal credito di imposta previsto (20 milioni di euro per 2.000 euro anni per affitto o mutuo casa).
Ancora una sentenza sulla monetizzazione delle ferie che dà ragione alla tesi dell’Anief: ad emetterla stavolta è il Tribunale del lavoro di Trapani accordando la richiesta dei legali operanti per il giovane sindacato sulla “monetizzazione dei 25,92 di ferie giorni di ferie non fruiti al momento della cessazione del rapporto” a tempo determinato di un insegnante, “quantificando l’importo in € 828,56”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, ha ribadito come “per tutti i dipendenti che hanno ottenuto una sentenza positiva sia bene verificare se questa ha avuto incidenza sul pagamento dei contributi e del Tfr (+30%) ai fini pensionistici”.
L’opposizione politica presenta alla Camera una serie di emendamenti sulla scuola al decreto Milleproroghe, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 dicembre scorso, tra cui alcuni specifici per reintrodurre l’organico aggiuntivo di personale Ata collegato al Pnrr, esattamente come aveva chiesto il sindacato Anief preso atto della situazione di estremo affanno di diversi istituti scolastici praticamente impossibilitati a portare avanti i progetti accordati con l’Unione europea sul piano di ripresa e resilienza.
Ancora una sentenza che condanna l’amministrazione scolastica per via delle ferie assegnate indelicatamente d’ufficio ai docenti non di ruolo delle nostre scuole: dopo i maxi-risarcimenti, superiori ai 10mila euro, riscontrati a fine 2024 a Milano e a Palermo, stavolta è stato il giudice del lavoro di Arezzo a dare ragione alla linea intrapresa dai legali Anief in difesa di un insegnante precario, con contratto fino al 30 giugno, che si è visto, suo malgrado, cancellare le ferie accumulate durante le supplenze svolte senza mai averne fruito o che il dirigente scolastico gli abbia chiesto di farlo. Il giudice del tribunale toscano, quindi, ha condannato il Ministero “al pagamento in favore di parte ricorrente, dell’indennità sostitutiva di ferie non godute per gli a. s. indicati in ricorso per l’importo totale di € 6.726,76, oltre interessi dal dovuto al saldo” e anche “delle spese di lite, che liquida in € 2.200,00”.
È stata approvata in queste ore una misura volta a finanziare, con risorse statali, forme di assistenza sanitaria integrativa a beneficio del personale della scuola, circa un milione di lavoratori.
Per Marcello Pacifico, presidente ANIEF, “il problema sta nel mancato numero programmato rispetto ai fabbisogni nei corsi TFA organizzati dagli Atenei (soprattutto concentrati al Sud come offerta formativa) come denunciato al TAR più volte, l'assenza di una specifica indennità per i lavoratori fuori sede riconosciuti ad esempio ai metalmeccanici per contratto al fine di ristorare le spese aggiuntive. Lo abbiamo chiesto al ministro Valditara perché sia finanziato e messo nel prossimo contratto oltre a misure di welfare (alloggi e mezzi pubblici a prezzi calmierati, credito di imposta) e che aboliscano i residui vincoli alla mobilità previsti dalla legge”.
Cresce l’attesa per oltre 300 mila insegnanti che in Italia hanno lavorato nelle scuole paritarie e che chiedono il riconoscimento di quel servizio ai fini degli scatti stipendiali e la ricostruzione di carriera, con importanti risarcimenti e aumenti stipendiali: fra meno di un mese, infatti, il prossimo 12 marzo, la Corte di Giustizia Europea deciderà sul ricorso presentato dal sindacato Anief sulla validità di quel servizio inferiore a quella dei periodi di lavoro svolti negli istituti statali. Il problema è di notevole portata e riguarda i tanti insegnanti e amministrativi che a seguito del passaggio nel sistema scolastico statale, i servizi svolti nelle scuole paritarie non sono riconosciuti ai fini degli scatti stipendiali e della ricostruzione di carriera
La norma errata che assegna la Carta del docente solo al personale di ruolo è in contraddizione con la stessa Legge, la L.107/2015, che l’ha introdotta: a osservarlo è stata nel 2022 la Corte di Giustizia Europea (sesta sezione, con ordinanza 18.5.2022 nella causa C-450/2021) e l’incongruenza è state ribadita alcuni giorni fa dal giudice di Cosenza che ha fatto avere 2.500 euro, “oltre interessi legali o rivalutazione monetaria ai sensi dell’art. 22, comma 36, della L. n. 724 del 1994”, ad una docente supplente tra il 2019 e il 2024 e che ha presentato ricorso difesa dai legali Anief. Il giudice del lavoro ha infatti ricordato quanto espresso dalla Corte UE: “conformemente all’articolo 1, comma 121, della legge n. 107/2015, tale indennità è versata al fine di sostenere la formazione continua dei docenti, la quale è obbligatoria tanto per il personale a tempo indeterminato quanto per quello impiegato a tempo determinato presso il Ministero”.
Novità importanti per i Direttori SGA arrivano dal Parlamento. Con l’approvazione degli emendamenti al decreto PNRR sexies all'esame dell'aula della Camera dei Deputati è stato previsto che “Gli eventuali risparmi” derivanti dal dimensionamento scolastico “sono destinati a incrementare il fondo unico nazionale per la dirigenza scolastica e il fondo integrativo di istituto, con riferimento alle indennità destinate ai direttori dei servizi generali e amministrativi”.
I giudici hanno il compito di garantire l'osservanza della legge, la sua interpretazione uniforme e l'unità del diritto in uno Stato e l'art. 65 della legge sull'ordinamento giudiziario (R.D. 30 gennaio 1941 n. 12) attribuisce tale ruolo alla Corte di Cassazione: a ricordarlo è stato, dieci giorni fa, il tribunale del lavoro di Treviso nell’esprimersi favorevolmente sul ricorso prodotto da una docente, difesa dai legali Anief, che prima di entrare nei ruoli dello Stato ha lavorato alcuni anni, tra il 2018 e il 2021, come supplente senza vedersi riconoscere la Carta del docente da 500 euro l’anno invece assegnata ai colleghi già assunti a tempo indeterminato.
“Tutti i dipendenti che hanno ottenuto una sentenza positiva è bene che verifichino se questa ha avuto incidenza sul pagamento dei contributi e del Tfr (+30%) ai fini pensionistici”: a dirlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato rappresentativo Anief, che consiglia ai lavoratoti della scuola di partecipare all’azione legale promossa proprio dalla stessa associazione sindacale.
Vi sono anche emendamenti riguardanti la scuola tra quelli approvati dalla prima Commissione del Senato per il miglioramento del decreto Milleproroghe: i senatori hanno dato il loro consenso per il Fondo per la povertà educativa; l’adeguamento della normativa antincendi degli edifici scolastici al 2027; lo svolgimento, per l’a.s. 2025/26, dei percorsi universitari e accademici di formazione iniziale a esclusione delle attività di tirocinio e di laboratorio, con modalità telematiche, comunque sincrone, anche in deroga al limite previsto dall'articolo 2-bis, comma 1, secondo periodo, e in ogni caso in misura non superiore al 50 per cento del totale.
Il decreto Pnrr Sexies passa all'esame dell'Aula di Montecitorio, dopo gli emendamenti approvati in quinta e ottava Commissione della Camera dei Deputati: all’atto finale della Conversione in legge del DL 31 dicembre 2024 n. 208 arrivano alcune proposte di modifica sulle norme che riguardano il dimensionamento scolastico e l’utilizzo di ulteriori risorse per valorizzare i dirigenti scolastici e i Dsga senza organico aggiuntivo, per bloccare i tagli voluti dal Ministero dell’Economia sul turn over previsti dall'ultima legge di bilancio. Per decine di migliaia di candidati risultati idonei al concorso Pnrr 2023 rimane in piedi, comunque, l'interlocuzione della Commissione Europea da parte del nostro Ministero dell’Istruzione e la volontà oramai comune di inserirle nelle graduatorie di merito.
Ancora una volta, le mancate risposte alle discriminazioni del personale precario della scuola italiana hanno convinto la Commissione Europea a mettere in mora il nostro Paese: la decisione è stata presa a seguito delle denunce prodotte dal sindacato autonomo Anief. Da Bruxelles è infatti partita una nuova procedura di infrazione, la 2277/2024, dovuta alla cronica mancata progressione di carriera degli insegnanti e del personale Ata della scuola italiana, che adesso si è evoluta. I giudici d’oltre frontiera, quindi, continuano a condannare l’inerzia di chi in Italia governa la scuola discriminando i precari ed eludendo sistematicamente la Direttiva UE 70/CE del 1999.
Lunedì dalle 9:30 -13:30 e dalle 15:00 alle 20:00
Martedì dalle 9:00-13:00 e dalle 15:00 alle 20:00
Mercoledì dalle 9:00 -13:00 e dalle 15:30 alle 19:30
Giovedì dalle 9:30 - 12:30 e dalle 17:30 alle 20:00
Venerdì dalle 9:00 -13:00 e dalle 15:00 all
Lunedì dalle 9:30 -13:30 e dalle 15:00 alle 20:00
Martedì dalle 9:00-13:00 e dalle 15:00 alle 20:00
Mercoledì dalle 9:00 -13:00 e dalle 15:30 alle 19:30
Giovedì dalle 9:30 - 12:30 e dalle 17:30 alle 20:00
Venerdì dalle 9:00 -13:00 e dalle 15:00 all