Assegnare un punteggio aggiuntivo nelle graduatorie provinciali di supplenza a favore di quegli insegnanti, di ruolo o precari, che abbiano effettivamente prestato servizio nelle scuole ubicate nei comuni delle aree interne e di montagna di ogni ordine e grado per almeno centottanta giorni nel corso dell'anno scolastico, di cui almeno centoventi per le attività didattiche. La richiesta è contenuta in un emendamento alla Legge di Bilancio in fase di conversione in legge: la richiesta ha superato il primo vaglio di ammissibilità da parte della Commissione Bilancio della Camera e si appresta a essere votata prima di arrivare in Aula.
Vanno disapplicati “l’art. 1 commi 121, 122, e 123 della L. n. 107/1915, l’art. 3 del DPCM 28.11.2016, nella parte in cui limitano l’assegnazione della carta elettronica ai soli docenti a tempo indeterminato, va accertato il diritto di parte ricorrente al beneficio di cui all’art. 1 comma 121 L. n. 107/2015 per gli anni 2019-2020, 2020-2021, 2021-2022, 2022-2023 e 2023-2024 sicché il Ministero convenuto va pertanto condannato a costituire in favore della parte ricorrente ai sensi degli artt. 2,5, 6 e 8 del DPCM 28 novembre 2016 una Carta elettronica per l'aggiornamento e la formazione del docente delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado di cui all'art. 1 comma 121 Legge 107/2015, con le medesime modalità con cui è riconosciuta al personale assunto a tempo indeterminato, con accredito sulla detta Carta della somma pari a complessivi euro 2500,00”.
Prorogare i termini di scadenza dei progetti PNRR fissati al 30 novembre 2024, in particolare per quanto attiene alle misure di cui al D.M. 65 e D.M. 66, e avviare con urgenza un “tavolo tecnico”: lo chiede il sindacato Anief ai vertici dirigenziali del Ministero dell’Istruzione e Ricerca con una comunicazione ufficiale, firmata dal presidente nazionale Marcello Pacifico, nella quale si spiega che “è necessario procedere ad una revisione e ad un ampliamento dei tempi delle progettualità, nell’interesse delle scuole che, alle condizioni attuali, non riusciranno a rispettare gli impegni presi sulla base degli accordi di concessione”.
I ministeri dell’Istruzione e dell’Economia sono autorizzati in vista del prossimo anno scolastico, il 2025-2026, ad adottare “un piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato di personale ATA per la copertura di tutti i posti vacanti e disponibili in organico”: l’emendamento riguardante il personale della scuola è contenuto tra quelli che hanno superato il vaglio di ammissibilità da parte della Commissione Bilancio della Camera e si apprestano a essere votati prima di arrivare in Aula.
“È arrivato il momento di valorizzare il lavoro svolto in località difficili, anche da raggiungere: per questo Anief ha suggerito il ‘bonus’ per chi opera nelle scuole montane”: lo dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief a commento di una delle 21 modifiche chieste dal giovane sindacato alla Legge di bilancio 2025: la richiesta era stata nei giorni scorsi presentata alla commissione Bilancio alla Camera, dopo essere stata annunciata in audizione, con documento-memoria, assieme a Cisal; superato il vaglio di ammissibilità da parte della Commissione Bilancio, l’emendamento è stato adesso segnalato e risulta atteso al voto nei prossimi giorni.
Anief ha inviato una richiesta al dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali - capo dipartimento dott. Jacopo Greco - per richiedere la proroga dei termini di predisposizione e approvazione del Programma Annuale 2025.
Dire ‘no’ alla Carta del docente ai precari significa eludere “i precetti costituzionali degli artt. 3, 35 e 97 Cost.”, ma anche produrre una “discriminazione a danno dei docenti non di ruolo (resa palese dalla mancata erogazione di uno strumento che possa supportare le attività volte alla loro formazione e dargli pari chances, rispetto agli altri docenti, di aggiornare la loro preparazione)”, oltre che una “lesione del principio di buon andamento della P.A.”: lo scrive il Tribunale Ordinario di Firenze, sezione Lavoro, riferendosi alla posizione espressa dal Consiglio di Stato nel marzo del 2022, in risposta al ricorso presentato dai legali Anief in difesa di una insegnante che ha svolto due supplenze annuali tra il 2022 e il 2024, accogliendo quindi la richiesta degli avvocati che operano per il sindacato e condannando il Ministero a pagare alla precaria 1.000 euro “oltre interessi o rivalutazione”.
Anief e ANCoDiS sostengono il riconoscimento giuridico e contrattuale della squadra dell’autonomia nella scuola. L’iniziativa riguarda oltre 100 mila insegnanti: i collaboratori del dirigente scolastico, individuati ai sensi del comma 5 art. 25 del D. Lgs 165/2001, i responsabili di plesso, le funzioni strumentali individuate ai sensi dell’art.33 del CCNL scuola 2006/2009, i coordinatori di dipartimento e di classe, gli animatori digitali, i docenti tutor per i neo-immessi in ruolo, i docenti tutor per l’orientamento e i docenti orientatori ai sensi del Decreto MIM 63 del 5/4/2023, i referenti di sistema.
“La scuola ha bisogno di innovarsi per rispondere alla società che cambia: servono regole di gestione del personale adeguate ai tempi. Come serve rispettare i diritti di chi lavora per la formazione dei giovani. Per questi motivi abbiamo inserito, tra i 21 emendamenti alla Legge di Bilancio 2025, dei temi che per il settore dell’Istruzione nessun sindacato fino a oggi aveva preso in considerazione”. Lo dice oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel sollecitare i deputati della V Commissione Bilancio della Camera a prendere in seria considerazione le richieste di modifica pro-scuola suggerite del giovane sindacato autonomo.
Tra i 4.562 emendamenti di modifica della legge di bilancio presentati alla commissione Bilancio alla Camera ve ne sono diversi che riguardano da vicino la Scuola, l’Università e la Ricerca. Sono 21 le richieste di modifica della manovra, tutte utili a tutelare i diritti del personale scolastico e a migliorare la qualità della didattica, suggerite dal sindacato autonomo Anief, dopo essere state annunciate in audizione, con documento-memoria, assieme a Cisal: superato il vaglio di ammissibilità da parte della Commissione Bilancio, gli emendamenti Anief sono attesi la prossima settimana per la votazione decisiva.
La delegazione Anief - composta da Marcello Pacifico, presidente nazionale, Chiara Cozzetto, segretaria generale, Fabio Mina, Marta Olmi e Luigi Marino, rappresentanti del movimento idonei 2023 manifestanti - ha chiesto alla delegazione ministeriale composta da membri dell'ufficio di Gabinetto (dott. Iannettone) ufficio relazioni sindacali (dott.sa Malacrino) e dal direttore generale del personale (dott.sa Palermo) interventi urgenti a più livelli, già durante la discussione di questa legge di bilancio: amministrativo, con la pubblicazione delle graduatorie di tutti i candidati che hanno superato le prove concorsuali per garantire le trasparenza e pubblicità degli atti in merito alle immissioni in ruolo e scorrimento delle graduatorie di merito; legislativo, con l'inserimento di tutti gli idonei ai corsi abilitanti che frequenteranno già nei prossimi mesi al fine di potersi inserire anche nella prima fascia delle GPS; europeo, con una interloquire con #europeancommission al fine di negoziare una modifica del PNRR che consenta l'inserimento degli idonei nella graduatoria di merito utile per i ruoli, magari attraverso il ripristino della call veloce per superare saturazione dei posti, e l'estensione del doppio canale di reclutamento per i ruoli alle attuali graduatorie per le supplenze (GPS).
Marcello Pacifico (Anief): “Le proposte del nostro giovane sindacato trovano interesse in Parlamento. Ora tocca al Governo esprimere parere favorevole a proposte che mirano a rispondere ad alcune delle emergenze del nostro sistema scolastico”
Presentati presso la quinta Commissione (Bilancio) della Camera una serie di emendamenti suggeriti dal sindacato autonomo Anief per il comparto Scuola: riguardano l’organico aggiuntivo, le assunzioni del personale Ata, la valorizzazione dei DSGA, gli idonei dei concorsi 2020 e gli idonei delle procedure 2023, l’organico di sostegno, la carta dei docenti da estendere anche ai supplenti fino al 30 giugno, il riscatto gratuito della laurea, gli aumenti stipendiali non più procrastinabili, gli assistenti all’autonomia da stabilizzare, il tempo mensa e prolungato, le deroghe al dimensionamento, i precari degli di enti ricerca, le problematiche del settore Afam. Adesso si attende il vaglio di ammissibilità e il voto dei deputati.
Altro giro in tribunale, altro esito positivo per i legali Anief che fanno assegnare la Carta del docente ad un precario: la supplente avrà presto un risarcimento di 1.500 euro complessivi, oltre interessi o rivalutazione, a seguito dello svolgimento di tre supplenze annuali, svolte tra il 2021 e il 2024, senza avere ricevuto alcun supporto economico per il suo aggiornamento professionale. Il giudice del lavoro di Firenze ha rilavato che la norma sulla card annuale per la formazione dei docenti, introdotta nel 2015 con la Legge di riforma n. 107, ha discriminato coloro che hanno svolto il lavoro a tempo determinato.
Marcello Pacifico (Anief): “Spetta ora al Parlamento la modifica”
Nessun dubbio: la Carta elettronica del docente per l’aggiornamento e la formazione del personale docente va anche al personale non di ruolo. Lo ha ribadito il Tribunale del Lavoro di Arezzo nell’accogliere un ricorso, proposto dai legali del sindacato Anief, di un insegnante che ha svolto una supplenza senza vedersi assegnato un euro della card annuale: il Ministero dell’Istruzione e del Merito, quindi, dovrà risarcire il docente con i 500 euro “oltre interessi dal dovuto al saldo”.
Si è tenuto oggi presso il Ministero dell’istruzione e del merito un tavolo di contrattazione avente ad oggetto l’integrazione MOF di cui al D.L. 160 del 28/10/2024, articolo 10 (milioni 13,7), il D.M. ripartizione continuità as 2023-24, Avvio confronto CCNI Economie MOF anni precedenti.
Ancora un Tribunale del lavoro secondo cui la Carta del docente va data anche agli insegnanti precari: accogliendo il ricorso del sindacato Anief, il giudice ha condannato il Ministero a risarcire con 1.500 euro, oltre interessi o rivalutazione, un insegnante che ha svolto supplenze tra il 2020 e il 2023 durante le quali si è formato a proprie spese.
Anche sulla mancata applicazione nella busta paga dei precari con contratti brevi e saltuari della Rpd, la Retribuzione professionale docente, vale il principio di non discriminazione previsto dalla direttiva UE 1999/70/CE: a ribadirlo è il Tribunale di Pisa nell’accogliere un ricorso prodotto dai legali Anief in difesa di una docente che ha portato avanti l’insegnamento da precaria a seguito dell’accettazione di “plurimi contratti a tempo determinato sottoscritti negli anni scolastici 2017/2018, 2018/2018, 2019/20220”.
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