Continuano a giungere al sindacato svariate segnalazioni e centinaia di adesioni per farsi valere correttamente i titoli utili per le nuove domande per l’inserimento nelle Graduatorie provinciali per le supplenze, le famose Gps. “Questo perché – ha detto oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief durante un’intervista ad Italia Stampa - contrariamente al parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione”, a Viale Trastevere hanno deciso di modificare “totalmente dei criteri per la valutazione dei titoli, basti pensare ai Master e ai Perfezionamenti, due fra i tanti. Ma vi sono anche diversi titoli che addirittura non sono stati valutati oppure svalutati, rispetto ad un impianto che però sostanzialmente è rimasto uguale rispetto ai titoli di accesso”.
Il sindacato ricorda che fino al 31 agosto è ancora possibile impugnare l’Ordinanza n. 60/2020 attraverso i ricorsi predisposti da Anief specificatamente a tutela dei docenti precari
È alto il numero di ricorsi contro le modifiche alle tabelle di valutazione dei titoli utili all’inserimento nelle Gps. Il ministero dell’Istruzione ha commesso l’errore di non concertare tali modifiche, se non cambiare parte delle osservazioni mosse dai sindacati, ed imporre i cambiamenti. E adesso paga il conto. “È stato violato – spiega il presidente Anief - un principio di affidamento, per il quale da tanti anni, addirittura dal 2004, quindi da 16 anni, si era ritenuto che questa formazione universitaria avrebbe potuto portare ad un maggiore curriculum nella selezione dei futuri supplenti”.
TANTO MALUMORE
“Tutto questo ha quindi portato tanto malumore e a tante adesioni, quindi, ai ricorsi da parte degli insegnanti precari. Per cui Anief ha riparto, tramite il proprio ufficio legale, i termini per poter ricorrere: fino al 31 agosto è possibile aderire a tali ricorsi, per poi andare al Tribunale amministrativo, per verificare se l’amministrazione ha sbagliato a ridurre i punteggi o in alcuni casi a non valutarli proprio”, ha concluso il sindacalista autonomo.
I RICORSI
L’obiettivo del sindacato è rivendicare la corretta valutazione dei titoli, a partire da quelli post laurea, e un diritto all'inserimento che è stato negato dall'atto amministrativo. Anief chiede quindi i giusti punteggi già valutati nelle precedenti tabelle delle graduatorie di istituto ed ex permanenti, superando quindi l’improvviso e ingiustificato cambiamento delle tabelle di valutazione dei titoli che esisteva da tempo. I ricorsi riguardano anche la mancata inclusione in prima e seconda fascia Gps: in tal caso, però, è necessario aver già provveduto alla presentazione della domanda entro la scadenza dei termini, mentre per la valutazione dei titoli bisogna averli dichiarati all’atto della presentazione della stessa. A tale scopo, per definire caso per caso e verificare se vi siano le condizioni per ricorrere al giudice, il sindacato Anief ha predisposto un apposito servizio di consulenza in presenza o a distanza.
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25 agosto 2020
Ufficio Stampa Anief