Roma, 6 set. (Labitalia) - Il sindacato Anief ha preparato "una richiesta di informativa sindacale urgente per assicurarsi che tutte le operazioni legate al green pass siano nel rispetto dei diritti dei lavoratori della scuola. Infatti, alla luce del DM che individua la superficie minima per studente all'interno delle aule didattiche e considerato che il protocollo d'intesa per garantire l'avvio dell'anno scolastico nel rispetto delle regole di sicurezza prevede la gratuita somministrazione dei tamponi a tutto il personale scolastico, secondo il sindacato va inserita una norma che proroga lo stato di emergenza e la necessità di contenere la diffusione in spazi chiusi"
Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato rappresentativo Anief, è intervenuto all'interno della trasmissione di La7 Coffee break per parlare di vaccini a scuola e del fatto che ''solo in Italia è stato inserito il green pass per il personale scolastico"
"La scuola così come ha riaperto oggi rischia di 'trasformarsi in un focolaio': con le nuove regole, che stanno portando gli istituti nel caos, con l'inganno del Green Pass obbligatorio e senza più distanziamento minimo, ''la direzione è quella di portare la scuola verso la diffusione dei contagi, piuttosto che verso la prevenzione dal virus''. A sostenerlo, con una dichiarazione a Italia Stampa, è il leader dell'Anief Marcello Pacifico
L'Ufficio Studi Anief ha calcolato che su 366 mila classi, soltanto nel 15,9% dei casi si rispetta la norma sul distanziamento previsto molto prima dell'arrivo del Covid19: significa nemmeno una su cinque. Entrando nel dettaglio dello studio del giovane sindacato, appena il 12% delle 41mila classi della scuola dell'infanzia ha meno di 15 alunni, garantendo lo spazio minimo (tra 1,80 e 1,90 metri quadrati ad allievo) che quindi nel 95,1% dei casi è disatteso. Va leggermente meglio alla primaria, dove comunque si arriva solo al 20% (28mila su 131mila) di classi con parametri accettabili
Oggi pomeriggio Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato rappresentativo Anief, è intervenuto all'interno dello speciale organizzato da Orizzonte scuola Tv 'Inizio scuola, dal green pass al protocollo di sicurezza: i nodi da risolvere'. Hanno preso parte al dibattito Rossano Sasso, sottosegretario all'Istruzione, Antonello Giannelli, presidente Anp, Marcello Pacifico, presidente Anief e Rosolino Cicero, presidente Ancodis
Per meglio fronteggiare il Covid nelle scuole, l’Istituto Superiore di Sanità starebbe mettendo a punto un piano di test salivari da ripetere ogni 15 giorni su campioni di classi sentinella, un po’ come accadrà in Veneto. La decisione arriva sulla scia dei 600mila tamponi salivari introdotti ogni settimana in Francia, ma anche dopo che qualche giorno fa l’Anief ha chiesto al Governo di riconoscere il test gratuito su campione di saliva quale test antigenico rapido per la rilevazione del Covid19 e il conseguente rilascio della certificazione verde Covid: solo che il sindacato lo ha chiesto non solo per gli studenti della scuola, ma anche per tutto il personale scolastico e universitario, nonché per gli studenti degli atenei.
“L’apertura verso i tamponi salivari ci piace – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ma la riteniamo incompleta e tardiva. È oltre un anno che chiediamo, inascoltati, l’introduzione di uno screening continuo e di massa nella scuola. Ma va realizzato su tutti coloro che stazionano nelle aule e negli uffici scolastici: anche chi è vaccinato non è esente dal rischio contagi, perché dovrebbe essere esonerato dai test salivari? È bene che il Governo si impegni seriamente in queste iniziative, introducendo la possibilità di diagnosticare il Covid anche attraverso questo genere di indagini, meno invasive e anche più economiche dei tamponi”.
A due giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, le assunzioni dei docenti faticano a completarsi. Lo ha ricordato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel corso di un’intervista ad Italia Stampa. “A fronte di 113mila posti da assegnare alle immissioni in ruolo, gli ultimi dati forniti dal ministero dell’Istruzione dicono che ne sono state fatte 46mila prima dell’ultima fase: questa, però, per come è stato approvato il decreto legge Sostegni bis, purtroppo riguarda solo la metà del personale inserito nella prima fascia delle Graduatorie provinciali per le supplenze”. E quindi anche quest’anno non si arriverà ad assegnare il numero di cattedre per il ruolo previste dal ministero dell’Economia.
“La maggior parte delle classi italiane non sono a norma e in sicurezza, mentre il report del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi sullo stanziamento di 22 milioni di euro, intende adeguare solo il 2,9% di classi con oltre 27 alunni. E le altre?”. A chiederlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. Intervistato da Italia Stampa, il sindacalista autonomo ha ricordato che “l’ultimo report sul numero di alunni per classe ha evidenziato che se è vero che ve ne sono composte da pochi alunni, a seguito della riduzione della natalità, continuano comunque ad esserci diverse migliaia di classi con numeri iscritti che vanno tra i 15 e i 27”. Anief ha calcolato che sono almeno 100mila le classi con circa 25 alunni. “Per questi motivi – continua Pacifico - abbiamo indetto lo sciopero nazionale Anief in occasione del primo giorno di scuola: riteniamo che non è possibile, dopo un anno e mezzo, continuare a ripetere le stesse cose a chi guida la scuola”.