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La Repubblica - Torino: iscritto al registro degli indagati il prof accusato di aver rotto una mano all'allievo

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26 Febbraio 2018
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Il Mattino - Docenti verso il posto di ruolo, si apre la stagione dei ricorsi

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26 Febbraio 2018
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Presentazione del libro "San Luigi dei Francesi. Storia, spiritualità, memoria nelle arti e in letteratura"

Il presidente nazionale Anief, professore Marcello Pacifico, ha collaborato alla realizzazione del libro "San Luigi dei Francesi. Storia, spiritualità, memoria nelle arti e in letteratura". 

Vi invitiamo a partecipare all'evento di presentazione, martedì 27 febbraio 2018, presso il Palazzo Arcivescovile di Monreale, alle ore 16.00. 

Locandina

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25 Febbraio 2018
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ANSA - Scuola: Anief, docenti-nonni e precariato lungo. Rapporto Eurydice boccia l'Italia

ROMA, 24 FEB - Docenti-nonni, precariato lungo, nessun supporto alla professione. Il rapporto Eurydice boccia la scuola italiana. Arriva a questa conclusione l'Anief alla luce di quanto emerge dallo studio "Teaching Careers in Europe: Access, Progression and Support" che illustra le principali sfide nella domanda e offerta di docenti e i modi con cui i sistemi educativi le affrontano. "Il nostro Paese si caratterizza - sottolinea l'Anief - per l'invecchiamento progressivo della popolazione docente. Inoltre, se in diversi Paesi europei si registra la 'carenza di studenti iscritti nei percorsi di formazione iniziale per insegnanti e la tendenza ad abbandonare la professione', nonché una distribuzione sbilanciata di insegnanti tra materie e/o aree geografiche, in Italia chi vuole insegnare continua a dovere mettere in conto l'alta possibilità di vivere tanti anni di precariato. Molti Paesi prevedono una pianificazione preventiva. Mentre in Italia decine e decine di migliaia di docenti delle graduatorie d'istituto continuano a essere respinti. Nella metà dei sistemi educativi i docenti sono già 'pienamente qualificati' al termine del percorso formativo: solo in sei Paesi, tra cui l'Italia - fa notare il sindacato - agli insegnanti viene richiesto di superare un concorso. Con il paradosso di una formazione triennale post-concorso, al termine della quale si può anche essere respinti. Inoltre, un terzo dei sistemi educativi d'Europa offre percorsi alternativi per abilitarsi, organizzati come programmi professionali brevi o basati sul lavoro. Mentre da noi, si continuano a respingere tutti coloro che si sono formati sul campo, hanno conseguito abilitazioni e specializzazioni, e hanno superato i 36 mesi di servizio richiesti della stessa Ue per l'accesso automatico nei ruoli dello Stato. In Europa è poi normale adottare misure di sostegno ai docenti, attraverso professionisti specializzati e insegnanti qualificati. Figure di chi da noi non c'è nemmeno l'ombra". Sottolineando l'eccessivo innalzamento dell'età media dei docenti italiani ("ben al di sopra dei 50 anni, i più vecchi d'Europa"), l'Anief osserva che ciò "cozza con l'esclusione dei giovani laureati dall'ultimo concorso a cattedra, salvo tornare sui propri passi con il prossimo, figlio della Legge 107/2015, ma che comunque porterà in cattedra i nuovi insegnanti solo dopo un lungo percorso ad ostacoli". (ANSA).

 

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24 Febbraio 2018
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SuperAbile Inail - I docenti? Tra i più esposti a malattie psichiatriche ed oncologiche: uno studio

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24 Febbraio 2018
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Il Manifesto - 'Aumenti miserabili': sciopero nella scuola

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24 Febbraio 2018
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Umbria On - Anief fa ottenere ad un alunno disabile grave 24 ore di sostegno andando oltre le 22 massime previste dalla legge

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21 Febbraio 2018
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Studenti.it - Lezioni a rischio il 23 marzo 2018 per uno sciopero scuola

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20 Febbraio 2018
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24 ore News - Scuola: con il nuovo contratto le regole per la mobilità cambiano ogni tre anni

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20 Febbraio 2018
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Tutto Scuola - Diplomati magistrale: nuovi scioperi il 23 febbraio e il 23 marzo

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17 Febbraio 2018
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Blasting News - Scuola: aumenti insufficienti per Anief, le somme dichiarate non sono reali

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17 Febbraio 2018
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ANSA - Scuola: Anief, sciopero 23 marzo per 'salvare maestri espulsi'. Appello ad altri sindacati perché aderiscano

ROMA, 15 FEB - Sciopero della scuola il 23 marzo. Lo annuncia l'Anief che invita gli altri sindacati ad aderire "per salvare i maestri espulsi dalla Consulta e sensibilizzare i nuovi parlamentari". "Urge una soluzione legislativa che - spiega in una nota - riapra le Gae (graduatorie a esaurimento) a tutti gli abilitati e tuteli i maestri assunti a tempo indeterminato e determinato con diploma magistrale, così come grida vendetta l'intesa raggiunta da Governo e sindacati sul rinnovo del contratto della scuola. Sono questi i due motivi centrali della mobilitazione e della manifestazione di piazza organizzata nel giorno dell'avvio dei lavori del nuovo Parlamento, per chiedere alla politica una risposta sollecita per garantire la continuità didattica, affrontando una volta per tutte il problema del precariato e perché ci ripensi chi sta tradendo con un accordo ingiusto la professionalità di 1,2 milioni di docenti e Ata". "Le questioni irrisolte - afferma Marcello Pacifico (Anief-Cisal) - rimangono tante, ma due sono improcrastinabili: la gestione della fase transitoria per la gestione del precariato e l'intesa beffa sul rinnovo del contratto dopo il blocco decennale. Già il nostro sciopero dell'8 gennaio ha messo a nudo come gli ultimi Governi non siano riusciti a risolvere il problema del precariato, sempre più avvitato per via delle condanne che giungono sistematicamente dai tribunali amministrativi e del lavoro. Non ci volevano sette sentenze passate in giudicato del Consiglio di Stato per immettere in ruolo dalle GaE 2mila diplomati magistrale, come non ci voleva una sentenza in adunanza plenaria, la n. 11/2017, per cacciarne 6mila dai ruoli e pregiudicare il lavoro di altre migliaia di supplenti. Se esiste un canale per le assunzioni a tempo determinato e indeterminato, da sempre aperto a tutti gli abilitati, prima chiuso, poi riaperto, poi richiuso, basta riaprirlo. Fatta salva la facoltà di attuare un nuovo sistema di formazione e reclutamento che sostituisca i vecchi concorsi. Sul contratto, non si discute se 40 euro nette in più al mese siano meglio che niente, ma - conclude Pacifico - se sia giusto assegnare certe cifre a chi ha lavorato in questi dieci anni con la busta paga ferma, mentre il costo della vita aumentava e pure di molto".(ANSA).

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16 Febbraio 2018
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La Discussione - Scuola: diplomati magistrale, Anief invia parere pro veritate a Miur

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16 Febbraio 2018
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La Repubblica - Scuola, Consiglio Stato riapre GaE a docenti laureati entro 2010-2011

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15 Febbraio 2018
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Teleborsa - La scuola è al rinnovo della RSU. ANIEF è pronta ad essere rappresentanza, intervista al presidente nazionale Marcello Pacifico

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13 Febbraio 2018
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Il Fatto Quotidiano - Ferito un altro prof a scuola, 'I docenti sono lasciati soli'

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13 Febbraio 2018
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Il Gazzettino - Precari della scuola, prof di terza fascia ancora nel limbo

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12 Febbraio 2018
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ANSA - Scuola: contratto; Anief, lavoratori discriminati due volte

ROMA, 10 FEB - "I lavoratori della scuola vengono discriminati due volte, con aumenti molto più bassi rispetto al Privato e dipendenti del comparto trattati diversamente". E' quanto sostiene l'Anief. "I precari, i neo-assunti, chi chiede la ricostruzione di carriera, coloro che vincono il concorso a cattedra e non hanno una corposa anzianità di servizio pre-ruolo continuano a essere trattati come dei lavoratori di serie B. Le loro posizioni economiche, di fatto - spiega il sindacato - continuano a essere danneggiate da norme inique. Andando in tal modo a confliggere pure con la Costituzione italiana. Rimane infatti in vita il problema della prima fascia di aumenti, riguardanti il 'gradone' 0-8 anni, con la Cgil che si è prima opposta e ora ha alzato bandiera bianca. La mancata coerenza è aggravata dal fatto che negli ultimi sette anni a puntare il dito contro l'annullamento del primo scatto stipendiale al terzo anno di carriera sono stati anche i giudici che hanno messo in evidenza il palese contrasto con il diritto dell'Unione Europea adottandone la disapplicazione nei casi esaminati. Come rimane intatta l'ingiustizia della trattenuta del 2,5% dello stipendio di chi opera nella scuola". Per Marcello Pacifico (Anief-Cisal) "è esemplare che mentre i metalmeccanici hanno ottenuto in dieci anni aumenti del 20% sullo stipendio, docenti e Ata avranno il 3,48% in più, dopo quasi 10 anni di attesa e con gli arretrati dell'ultimo biennio che a malapena bastano per una cena fuori in famiglia". "Una seconda discriminazione si attua anche - sottolinea - all'interno del comparto scuola, poiché questo contratto conferma l'eliminazione del primo 'gradone' stipendiale, quello che sarebbe dovuto scattare al terzo anno di anzianità, e la violazione della parità retributiva tra stessi lavoratori". (ANSA).

 

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10 Febbraio 2018
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La Repubblica - Scuola, stretta anti-molestie: 'Basterà un sms erotico e il prof sarà licenziato'

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10 Febbraio 2018
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Il Tempo - Anief si sfila, spaccatura con i confederali: 'Dopo un blocco durato dieci anni ora arriva l'elemosina'

Ma il sindacato autonomo non ci sta: 'Aumenti ridicoli, in busta il 35% in meno'

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10 Febbraio 2018
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Il Giornale - Altra mancetta elettorale: 80 euro al mese ai docenti

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10 Febbraio 2018
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Avvenire - Scuola, contratto dopo nove anni ma con polemica

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10 Febbraio 2018
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ANSA - Scuola: contratto; Anief, se va bene arrivano altri 7 euro

ROMA, 8 FEB - Il rinnovo del contratto della scuola? Si profila un accordo "di bassissimo profilo" con al massimo "altri 7 euro in più al mese". Ne è convinta l'Anief. "Oggi è previsto un incontro no-stop, durante il quale l'amministrazione presenterà un testo rinnovato: sarebbe al vaglio una 'manovra perequativa' che porterebbe - afferma l'Anief - ad allineare gli aumenti stipendiali al resto della PA. Il problema si è venuto a determinare perché gli stipendi medi di chi opera nella scuola pubblica sono inferiori rispetto agli altri, tanto da risultare tra i più bassi dell'area Ocse. Nel complesso gli arretrati che i docenti potrebbero percepire una tantum ammonteranno a una cifra tra i 500 e i 600 euro pure lordi: una cifra decisamente inferiore ai 2.700 euro che il personale avrebbe dovuto in media percepire per il mancato rinnovo nel biennio 2016-2017. Ma la vera 'chicca' su cui stanno lavorando i sindacati rappresentativi e l'Aran è un'altra: si tratta dei 200 milioni di euro previsti dalla Buona scuola e orientati alla valutazione e premialità dei docenti. Tra le possibilità al vaglio, quella di far confluire questi fondi direttamente negli stipendi dei docenti, a pioggia, o di trasferirli alla contrattazione, in modo da decidere in accordo con i sindacati quali criteri per premiare gli insegnanti". "Il merito professionale, in base al decreto legislativo Brunetta 150/2009 e alla Legge Madia 124/2015, non può essere assegnato a pioggia. Ora, ammesso che tale imperativo possa in qualche modo essere superato, fanno in media - fa notare il presidente dell'Anief, Marcello Pacifico - 160 euro lordo Stato a dipendente. Applicando una tassazione media del 35% si arriverebbe ad assegnare appena 100 euro netti a dipendente, ovvero poco più di 7 euro al mese rispetto alle cifre precedenti. Ma per coprire gli 11 punti percentuali di aumento del costo della vita certificata occorre recuperare almeno 270 euro, dovuto alla mancata assegnazione dell'indennità di vacanza contrattuale, ovvero tre volte i 92 euro medi su cui si stanno per accordare. È il motivo per cui noi continuiamo a chiedere al personale della scuola di seguire la strada del tribunale". (ANSA).

 

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08 Febbraio 2018
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ANSA - Scuola: contratto; Anief, lavoratori beffati

ROMA, 7 FEB - "Sindacati e governo hanno trovato la quadra sulla firma per il rinnovo del contratto del comparto istruzione: lavoratori beffati". E' quanto sostiene l'Anief facendo notare che anche le confederazioni spingono in questa direzione viste "le dichiarazioni concilianti rilasciate, a turno, dai segretari generali". Anief ribadisce il suo "no ad aumenti tre volte sotto l'inflazione e arretrati inconsistenti". "E non cambia le cose neanche la distribuzione di ulteriori 35 euro a ogni docente del merito, peraltro vincolati da legge: il divario - osserva - rimane ampio e va recuperato. Inoltre, appare pericolosa la mobilità triennale e irrispettosa dell'attribuzione annuale degli incarichi. Poche novità su permessi, potenziamento e sanzioni disciplinari regolati da norme legislative. Non risulta presente alcun accenno alla parità di trattamento tra personale precario e di ruolo, su ricostruzione carriera e servizio nelle paritarie. L'unica apertura dell'amministrazione è sul dietrofront a proposito delle ore di incarico e funzionali". "Si sta riuscendo nell'impresa di approvare un contratto nazionale che sulla base delle condizioni previste dall'accordo del 30 novembre 2016, quindi con un incremento a regime pari al 3.48%, a fronte di 11 punti percentuali di aumenti del costo della vita certificata, non arriva nemmeno a coprire - afferma il presidente Marcello Pacifico - i già modesti 85 euro lordi a lavoratori per tutti. A queste condizioni è meglio non firmare e puntare sullo sblocco dell'indennità di vacanza contrattuale. Ma visto che dall'alto le Confederazioni dicono che va tutto bene, senza spendere una parola sulla miseria degli aumenti e sulle norme capestro, allora vorrà dire che la 'palla' passerà anche stavolta ai tribunali. Il personale della scuola non merita questo trattamento". (ANSA).

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07 Febbraio 2018
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Teleborsa - Intervista al presidente nazionale Anief Marcello Pacifico: La scuola chiede dignità. No al contratto in discussione all'ARAN

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06 Febbraio 2018
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Italpress - Intervista al presidente nazionale Anief Marcello Pacifico: "Urge decreto per docenti"

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04 Febbraio 2018
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Il mio Giornale - “Dies Iuris Legisque” seminario dell’Anief a Firenze. Intervista al presidente nazionale Pacifico: “Dobbiamo costruire una scuola giusta, equa e solidale”

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02 Febbraio 2018
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TuttoScuola - Diplomati magistrale ex-GAE: il 23 marzo conosceranno la loro sorte

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02 Febbraio 2018
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Il Mattino - Scrutini stop, prof precari sulle barricate

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01 Febbraio 2018
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Gazzetta di Parma - Si rischiano 150mila posti vacanti

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31 Gennaio 2018
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ANSA - Scuola: Anief, preside invia 400 mail per trovare supplente. Mentre Miur e Governo continuano a respingere i precari

ROMA, 30 GEN - Nel trevigiano un dirigente scolastico per rintracciare un maestro ha inviato centinaia di messaggi di posta elettronica per riuscire a trovare un supplente della scuola primaria e dell'infanzia. Riferisce la notizia l'Anief sottolineando che questo accade mentre Miur e Governo "continuano a respingere i precari". "Per coprire i 'buchi' in organico, i presidi sono costretti a scorrere le liste dei docenti che danno la loro disponibilità, di scuole vicine e a rivolgersi alle Facoltà di Scienze della formazione primaria alla disperata ricerca di laureati o laureandi. La situazione non riguarda solo il Veneto, ma - assicura il sindacato - molte altre province sparse per l'Italia". "E' paradossale - afferma Marcello Pacifico (Anief-Cisal) - che in questa situazione, fatta di tante realtà come quella del trevigiano, si debba ricorrere collettivamente al parere di Bruxelles, come abbiamo fatto noi solo pochi giorni fa, per chiedere il parere al Consiglio d'Europa sulle incomprensibili esclusioni dalle graduatorie pre-ruolo di decine di migliaia di docenti abilitati, a iniziare dai diplomati magistrale, passando per i laureati in Scienze della formazione primaria e per tutti coloro che hanno conseguito l'abilitazione tramite corsi Tfa, Pas e all'estero. Perché invece di fare finalmente incontrare 'domanda e offerta', come chiede l'Anief da mesi, approvando un decreto legge ad hoc che inserisca una volta per tutte gli abilitati nelle GaE, al Miur continuano - chiede il sindacalista - a tenere la testa sotto la sabbia? Ecco perché chiediamo di aderire allo sciopero orario dei primi due giorni di scrutini, in programma in questi giorni in occasione delle valutazioni del primo quadrimestre, e allo stop con manifestazione a Roma del 23 marzo, quando si insedieranno le nuove Camere". (ANSA).
 
 
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30 Gennaio 2018
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Avvenire - Diplomati magistrale. Ventimila maestre denunciano l'Italia in Europa

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30 Gennaio 2018
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ANSA - Scuola: Udir a presidi, in presenza di rischi vanno chiuse. Appello dopo sentenza Cassazione su istituti zone rischio sisma

ROMA, 29 GEN - "Non assumete più responsabilità sulla vostra pelle": è l'appello rivolto ai dirigenti scolastici dall'Udir-Confedir secondo cui pure gli istituti non a norma in zone a basso rischio sismico vanno chiusi dai presidi. La presa di posizione arriva alla luce di una recente sentenza della Cassazione che "ha correttamente disposto come, anche in presenza di minime possibilità di verificarsi dell'evento (rischio sismico basso o 4 categoria), l'inosservanza delle norme tecniche rappresenti sempre una violazione allo standard minimo di sicurezza strutturale". "I capi d'istituto non possono farsi carico di errori non propri. In presenza di rischi, la scuola - afferma il presidente dell'Udir, Marcello Pacifico - deve chiudere. Lo dicono i giudici, senza se e senza ma. E, siccome secondo il nostro centro studi non esiste scuola sicura, soprattutto perché la metà degli edifici scolastici è stata costruita prima del 1971, diciamo: niente indugi, a costo di negare un servizio pubblico, certe scuola chiudano pure. Anche perché la stessa giustizia non fa sconti: vale per tutti l'incredibile vicenda dell'ex preside del convitto dell'Aquila, condannato al carcere per il crollo dell'edificio a seguito del terremoto del 2009 e che alcuni mesi fa ha visto l'intervento del Capo dello Stato che ha concesso una grazia parziale sulla condanna. Pur superare questa norma assurda, perché a tutt'oggi i presidi non hanno margini di intervento né poteri di spesa sull'edilizia scolastica ma solo responsabilità, l'Udir aveva presentato uno specifico emendamento alla Legge di Stabilità 2018 che però non ha avuto seguito. Ora, dopo la sentenza della Cassazione d'inizio anno, in presenza di certificate condizioni di rischio i presidi non hanno più scelta: la chiusura dello stabile non si può rimandare. Anche là dove il rischio terremoto sia minore. E non si venga a parlare di interruzione di servizio pubblico, perché se la sicurezza viene prima di tutto questo è il prezzo da pagare". (ANSA).

 

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29 Gennaio 2018
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Rai News - Scioperi. A febbraio stop sanità, trasporto aereo e scuola

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29 Gennaio 2018
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Il Fatto Quotidiano - Scrutini a rischio, nuova protesta degli insegnanti contro la sentenza del Consiglio di Stato su graduatorie

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29 Gennaio 2018
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ANSA - Scuola: diplomati fuori da Gae, Anief denuncia Italia

ROMA, 28 GEN - Sulla vicenda dei diplomati delle magistrali fuori dalla Gae l'Anief rende noto che è pronta a denunciare l'Italia al Consiglio d'Europa. "Dopo la beffarda sentenza resa pubblica lo scorso 20 dicembre, ora la parola passa da Roma a Strasburgo", fa sapere il presidente nazionale di Anief e segretario confederale di Cisal Marcello Pacifico. "Non si tratta di avere un parere generico e senza esiti, la nostra - spiega - è un'azione rilevante che punta a superare quanto stabilito inaspettatamente dall'organo di consulenza giuridico-amministrativa e di tutela della giustizia nella nostra pubblica amministrazione: le decisioni del Consiglio dell'Unione Europea saranno infatti vincolanti per lo Stato italiano". (ANSA).

 

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28 Gennaio 2018
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Il Mattino - Docenti precari in trincea, scrutini a rischio

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27 Gennaio 2018
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Italpress - Anief conferma sciopero durante scrutini invernali

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25 Gennaio 2018
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Tutto Scuola - Diplomati magistrali e GAE: cosa succede al Consiglio di Stato?

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23 Gennaio 2018
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ANSA - Scuola: Anief, proposta Aran per contratto è 'irricevibile'. 'Stipendio docenti italiani -20% media Ocse'

ROMA, 22 GEN - La proposta dell'Aran per il rinnovo del contratto degli insegnanti, secondo il sindacato Anief, è "irricevibile", in quanto propone aumenti non in grado di colmare adeguatamente il divario con la media Ocse, attualmente parti al 20% a sostanziale parità di ore lavorate. "Mettendo a confronto gli stipendi - afferma in una nota il segretario Marcello Pacifico - si evidenzia che a fine carriera il gap negativo dei nostri docenti rispetto a quelli della media Ue è di circa il 20%. Eppure l'impegno in classe è quasi identico: alla primaria, ad esempio, in Italia il numero di ore annue in cattedra è solo del 5% in meno. Perché poi in Germania i compensi annui dei docenti sono quasi il doppio rispetto ai nostri? E Il nuovo contratto è a dir poco deludente, visto che non risolve nulla né sul piano stipendiale né normativo. Anzi, si rischia di peggiorare la situazione". "L'Aran - ricorda l'Anief - ha in serbo di inserire tra le ore obbligatorie funzionali all'insegnamento nuovi compiti, in cambio di aumenti farsa. Non va meglio per chi comincia a insegnare, il cui compenso è inferiore del 6,5% rispetto a quanto si percepisce per lo stesso lavoro nell'area Ocse". Nella bozza del nuovo contratto collettivo nazionale - sostiene Pacifico - "non si recepiscono le sentenze della Corte suprema sulla parità di trattamento tra personale precario e di ruolo, né si elimina il raffreddamento della carriera nelle ricostruzioni attuate per il personale di ruolo. Addirittura, si attribuiscono appena 220 euro netti di arretrati per il 2016 e il 2017 ed aumenti di soli 40 euro netti per il 2018: è una cifra ridicola, addirittura tre volte inferiore all'aumento del costo della vita registrato dopo il blocco decennale degli stipendi". Per questo motivo - conclude l'Anief - "qualsiasi proposta di aumento dell'orario lavorativo e di mansioni senza risorse aggiuntive, va rispedita al mittente". Per le prossime settimane sono previsti due giorni di sciopero, e per il 23 marzo è prevista una manifestazione nazionale. (ANSA).

 

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22 Gennaio 2018
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Il Giornale - Per i sindacati a scuola non si può lavorare di più

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22 Gennaio 2018
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Libero - Boom di cattedre vacanti, 40mila docenti vanno in pensione

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22 Gennaio 2018
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Affari Italiani - Scuola: docenti, è fuga verso la pensione. Si va verso 150mila posti vacanti

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22 Gennaio 2018
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ANSA - Scuola: Anief, è fuga docenti verso pensione, 40-50 mila, possibili 150 mila posti vacanti. Governo riapra Gae a abilitati

ROMA, 21 GEN - "Dallo scorso primo settembre e nei prossimi mesi tra i 40mila e i 50mila lavoratori della scuola andranno in pensione. Si vanno ad aggiungere a quelli già oggi disponibili su disciplina, alle 40mila cattedre di sostegno in deroga, ad altre 20mila spostate con l'ultima Legge di Stabilità dall'organico di fatto a quello diritto: la prossima estate ci ritroveremo con una quantità enorme di posti vacanti". A lanciare l'allarme è l'Anief. "Si tratta di cattedre che andrebbero assegnate come prevede la legge, ai precari e ai vincitori di concorso attraverso contratti a tempo indeterminato. A meno che non si voglia incentivare - osserva il sindacato - la 'supplentite'. Ma ci sono candidati utili per coprirli? La risposta è negativa, almeno con le regole vigenti. Il nuovo reclutamento porterà in cattedra in modo definitivo i primi docenti vincitori dei nuovi concorsi riservati non prima del 2021 (gli attuali abilitati di seconda fascia d'istituto) e i nuovi che si metteranno in lista di attesa per diventare docente dovranno attendere almeno sei-sette anni, tra concorso pubblico e formazione triennale". "Al Miur fanno finta di dimenticare - dichiara Marcello Pacifico (Anief-Cisal) - che ci sono decine di migliaia di docenti già selezionati e formati, i quali non aspettano altro per subentrare sui tanti posti privi di titolare. Sono tutti gli abilitati degli ultimi otto anni, vittime della ingiustificata chiusura delle GaE, le stesse che l'Anief ha fatto riaprire dai giudici nel 2008 e nel 2012. Nella prima occasione perché si stavano esaurendo le Ssis, mentre nel secondo caso perché non erano ancora partiti i Tfa. Adesso c'è un motivo altrettanto valido. Per questo, continuiamo a chiedere al Governo di approvare con urgenza un decreto ad hoc, del quale possano beneficiare innanzitutto quei docenti che la Buona Scuola ha ignorato". "Il Governo faccia incontrare quella che gli economisti chiamano 'domanda e offerta'. In caso contrario - avverte il sindacalista - attueremo mobilitazioni, scioperi e una guerra legale senza precedenti". (ANSA).

 

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21 Gennaio 2018
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Leggo - Guerra sulle chat prof-studenti

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18 Gennaio 2018
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Avvenire - Diplomati magistrale, una nuova sentenza riapre le Gae

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18 Gennaio 2018
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TuttoScuola - Diplomati magistrale: fumata nera e dichiarazione di guerra nei tribunali

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18 Gennaio 2018
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Tutto Scuola - Contratto scuola: quanto peserà l’esito sulle elezioni per le RSU?

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17 Gennaio 2018
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Avvenire - Diplomati magistrale: ora si va verso lo sciopero degli scrutini

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17 Gennaio 2018
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TuttoScuola - Diplomati magistrale: nuovo sciopero in vista

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16 Gennaio 2018
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Il Sole 24 ore - Scuola: oltre 35mila domande per andare in pensione da parte di docenti e Ata

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14 Gennaio 2018
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Il Giorno - Scuola, oltre 25mila insegnanti vogliono andare in pensione. I sindacati: supplenze a valanga

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14 Gennaio 2018
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Corriere della Sera - Diplomati magistrali, proclamato lo sciopero degli scrutini

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14 Gennaio 2018
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Orizzonte Scuola - Contratto. Sanzioni per messaggi su FB e Whatsapp , sindacati: inaccettabile, esistono già norme in materia

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13 Gennaio 2018
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La Stampa - Messaggi sui social con gli studenti, gli insegnanti rischiano sanzioni

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13 Gennaio 2018
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