"Anziché una norma rigida, il contratto integrativo ha lasciato a ogni scuola la possibilità di muoversi, entro i limiti delineati da Linee guida e dal contratto, come più riterrà opportuno il Collegio docenti, di cui si ribadisce il ruolo di assoluta centralità nell'ambito delle scelte didattiche da adottare". Lo rende noto Marcello Pacifico, leader di Anief, che ha firmato con la Cisl il contratto integrativo sulla didattica digitale integrata. "Analogo ragionamento vale anche in ordine alla necessità di prevedere pause adeguate per i docenti impegnati nella DDI. Ogni scuola potrà operare in autonomia, ad esempio riducendo l'unità oraria di 5 o 10 minuti oppure disponendo una pausa di almeno un'ora ogni due di lezioni consecutive nello stesso giorno. Stessa cosa riguardo all'eventuale indicazione del numero massimo di ore che ogni docente deve svolgere giornalmente in DDI, che Anief ritiene non debba superare le tre ore al giorno", prosegue Pacifico. "Come ogni contratto, anche questo può essere migliorato ma le nuove regole del DPCM hanno impresso un'accelerazione alla firma di un testo che riporta la gestione della DDI nella competenza degli organi collegiali e al rispetto del contratto, inclusi i permessi per la partecipazione alle assemblee sindacali", conclude Pacifico. Il testo può entrare in vigore se firmato dal 51% dei sindacati della scuola. (ANSA).
Roma, 26 ott. (Adnkronos/Labitalia) - "Spetterà alle scuole, nelle prossime ore, stabilire se procedere, almeno fino al 23 novembre, con il 75% di didattica a distanza oppure se cancellare del tutto quella in presenza limitando in questo modo al massimo la presenza di studenti sui mezzi di trasporti ed in questo modo non esporre loro e gli altri al pericolo del Covid". A dirlo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. L'ultima parola "sul tipo di offerta formativa a distanza sarà in ogni caso quella degli istituti: determinante diventa il parere dei collegi dei docenti che tra oggi e domani tutte le scuole convocheranno, deliberando sulle modalità e dai piani scolastici di erogazione proprio della didattica a distanza".
(ANSA) - ROMA, 26 OTT - I docenti in quarantena o in isolamento fiduciario avranno comunque l'obbligo di prestare attività didattica a distanza. E' quanto prevede un contratto integrativo sulla didattica a distanza sottoscritto finora da Anief e dalla Cisl. "La didattica digitale integrata - si legge in un passaggio - sarà svolta anche dal docente in quarantena fiduciaria o in isolamento fiduciario ma non in malattia certificata esclusivamente per le proprie classi ove poste anche esse in quarantena fiduciaria. Nel caso in cui le stesse classi possano svolgere attività in presenza, il docente in quarantena o isolamento fiduciario, ma non in malattia certificata, svolgerà la didattica a distanza da casa laddove sia possibile garantire la compresenza con altri docenti non impegnati nelle attività didattiche previste dai quadri orari ordinamentali". La Uil e la Gilda non hanno firmato, Flc Cgil e Snals stanno decidendo. (ANSA).
"La scuola è iniziata nella maggior parte delle regioni da ormai un mese e mezzo. Eppure, tanti posti da docente non sono ancora stati assegnati: rimangono vuoti oppure sono stati coscienziosamente assegnati, in via del tutto temporanea, a dei precari consapevoli che avrebbero lasciato la mano. Considerando le province di tutta Italia, si stima che sono migliaia i supplenti annuali ancora da nominare. Con molti istituti scolastici costretti, per questo motivo, a praticare l'orario settimanale provvisorio ridotto. La situazione peggiore, come da tradizione italica, è quella del sostegno agli alunni disabili". Lo denuncia l'Anief
"Malgrado le continue richieste motivate di rinvio, governo e ministero dell'Istruzione non cambiano idea sul concorso straordinario per assumere in ruolo 32 mila nuovi docenti della scuola secondaria previsto dal DD n. 510 del 23 aprile scorso successivo bando del 28 aprile, le cui 64 mila domande sono state presentate entro il 10 agosto: dopodomani sono previste le prime prove scritte e si andrà avanti fino al 16 novembre. E cresce il moto delle proteste, che giungono da ambienti non solo politici". È quanto si legge in una nota del sindacato di categoria Anief
Permettere ai docenti di sostegno di svolgere lezione recandosi presso il domicilio dell'alunno disabile: ne ha parlato il professor Salvatore Giuliano, ex sottosegretario all'Istruzione, tornato a fare il dirigente scolastico presso l'IIS Majorana di Brindisi. Affrontando le problematiche riguardanti la situazione attuale e le criticità del comparto scuola, con la crescita continua della curva epidemica relativa al Covid-19, il preside ha ricordato che i docenti di sostegno hanno la facoltà di spostarsi, per fare lezione, nel domicilio dell'alunno attuando in questo modo la didattica in presenza, sicuramente più coinvolgente e formativa di quella integrata a distanza. "Escludere l'insegnante di sostegno dal contesto scolastico della lezione rivolta alla classe - spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - equivale allo stesso errore, purtroppo comune, di farlo uscire dall'aula, senza un progetto definito, assieme all'alunno disabile. In quell'azione si attua, infatti, l'esatto opposto di quello che è previsto dalla normativa e dal buon senso: l'azione didattico-pedagogica deve essere rivolta a favorire sempre e comunque l'inclusione. È chiaro, quindi, che in linea generale solo qualora si dovesse verificare un secondo lockdown si potrebbero venire a determinare i presupposti per lo spostamento del docente di sostegno nel domicilio dell'alunno con disabilità. Tra l'altro solo a patto che vi siano delle condizioni di sicurezza rispettate e il consenso di tutte le parti. Nell'attuale contesto didattico, contrassegnato da una didattica in presenza o alternata (con parte degli alunni a casa), l'allievo disabile deve sempre e comunque essere tutelato, garantendogli la presenza in classe. È bene specificarlo, per evitare fughe in avanti che potrebbero privarlo del preziosissimo rapporto diretto con i compagni". (ANSA).
Al via la mobilitazione nella scuola, con assemblee sindacali in ogni istituto on line. È quanto annuncia l'Anief, con il presidente nazionale Marcello Pacifico che sottolinea come "bisogna informare e consultare i lavoratori in questo momento difficile dove regna la precarietà e il timore da contagio da Covid-19. Servono un nuovo contratto, il riconoscimento del rischio biologico e la stabilizzazione di migliaia di supplenti, nuove regole contro i vincoli sulla mobilità, sulla contrattazione integrativa di istituto e sulle pensioni. Il sindacato riparte dall'ascolto dei bisogni di chi lavora fuori e dentro le aule e dall'informazione sulle tavole della giurisprudenza, un prontuario riassunto in dieci punti dei diritti riconosciuta dalla giurisprudenza", rimarca