"Alla pari del concorso straordinario, riservato ai docenti della scuola secondaria, anche quello per la specializzazione sul sostegno si sta trasformando in un percorso selettivo sempre più contraddittorio e a ostacoli". A dirlo Marcello Pacifico, presidente Anief. "Sarebbe bene - precisa - anche, visto ora che la pandemia obbliga a sospendere gli scritti, che l'amministrazione colga l'occasione per sanare le tante incongruenze, decidendo una volta per tutte di ammettere ai corsi specializzanti sul sostegno tutto il personale che ha svolto 36 mesi di servizio e tutti gli insegnanti interessati, prevedendo il corso specializzante anche in modalita` telematica con tirocinio, da effettuarsi pure a distanza. La nostra proposta è di graduare anche le posizioni relative ai risultati delle prove preselettive, saltare gli scritti e ammettere tutti i candidati. A questa ammissione non può certamente mancare chi sta partecipando".
Il Governo ha deciso come affrontare la nuova ondata di coronavirus: nella notte il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm. Anief spiega cosa cambia nella scuola "Per quanto riguarda la scuola, -dice il sindacato- si passerà alla didattica a distanza obbligatorio dall'attuale 75% minimo al 100% per tutti. Scuola dell'infanzia e primo ciclo continueranno in presenza, ma con l'obbligo della mascherina anche quando gli alunni saranno seduti al banco"
ROMA, 04 NOV - "Lo stop era inevitabile perché il Covid sta raggiungendo un livello di contagi preoccupante, ma questo concorso rischia di diventare un calvario, perché l'avvio è stato rimandato più volte, anche il bando è stato approvato, pubblicato e poi rivisto; ora arriva anche questa sospensione, nel bel mezzo dello svolgimento delle prove. C'è poi il problema delle mancate prove suppletive, negate anche ai malati e a coloro che sono stati colti dal coronavirus. Sarebbe bene, a questo punto, cogliere l'occasione per ricalendarizzare le prove accogliendo tutti gli esclusi. A meno che l'amministrazione non intenda andare incontro a una marea di ricorsi, con alta possibilità di soccombenza per lo stesso Ministero. Comunque, siamo sempre più convinti che non andava svolta una procedura selettiva, ma solo una graduatoria a scorrimento attraverso la quale assumere a tempo indeterminato tutti coloro che hanno svolto almeno 36 mesi di servizio anche con supplenza aspecifica rispetto alla propria abilitazione". Così il presidente del sindacato Anief, Marcello Pacifico. (ANSA)
Nel corso dell'incontro tra i sindacati e il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, di venerdì scorso, Anief ha affermato, dopo aver sottolineato come sia indispensabile costruire la scuola di domani, che, per il bene dell'intero comparto, "le parti sociali hanno il diritto di occuparsi dell'Istruzione". Il sindacato ha predisposto una memoria con 15 temi essenziali da affrontare per far ripartire il Paese; tra i punti anche la conferma dei ruoli del personale assunto con riserva con anno di prova superato
Con il ritorno del lavoro agile e della didattica online, a seguito dell'impennata di casi di Covid-19, diventa "urgente mettere a disposizione del personale della scuola tutti i dispositivi per attuare tali disposizioni, ad iniziare dalla disponibilità della rete internet: per non discriminare più` i lavoratori a tempo determinato da quelli a tempo indeterminato e il personale docente da quello educativo e Ata, serve inoltre estendere al personale precario, educativo e Ata del 'bonus formazione' (la cosiddetta Card Docenti), corrisposto dal 2005 solo agli insegnanti di ruolo". A chiederlo, durante l'incontro con la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina, è stato il presidente Anief Marcello Pacifico
''È importante che l'Italia organizzi un piano di rafforzamento della scuola incrementato di almeno 15 miliardi oltre i 3 gia` stanziati su interventi strutturali - come l'edilizia e la digitalizzazione - ma anche di potenziamento da attuare su piu` fronti''. La richiesta è giunta dal presidente Anief Marcello Pacifico durante l'incontro dei sindacati rappresentativi con la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina sulla gestione dell'emergenza Covid e sui nodi irrisolti dei settori della Conoscenza. Il sindacalista ha rivendicato ''la riabilitazione dei 15 mila plessi scolastici tagliati negli ultimi tre lustri dalle politiche di dimensionamento del sistema, ma anche di 4 mila istituti dismessi, con altrettanti Dirigenti e Dsga venuti meno. Oltre che il ripristino di oltre 200 mila posti di docenti e personale Ata, dei cancellati docenti specializzati in inglese alla primaria e di quelli che svolgevano preziose compresenze, a vari livelli, che tanto in alto avevano portato la nostra didattica''. Pacifico ha quindi chiesto alla titolare del ministero dell'Istruzione che il Governo si adoperi, sempre fruendo dei fondi del Recovery Fund, ''il ritorno ad un monte orario settimanale maggiorato e l'eliminazione delle 20 mila ''classi pollaio'' ancora esistenti''. Il leader dell'Anief ha infine tenuto a ricordare ''che l'investimento medio annuo attuato in Italia per Scuola e Universita` rispetto al Pil rimane fortemente inferiore rispetto alla media Ocse ed europea''
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, ha oggi incontrato in videoconferenza il ministro dell'istruzione rivolgendo lo sguardo all'istruzione del futuro, messa alle corde dall'emergenza pandemica. "Dobbiamo pensare - ha detto il sindacalista - alla scuola di domani, l'istruzione è di tutti e tutte le parti sociali hanno quindi il diritto di occuparsene. Abbiamo preparato una memoria con 15 temi essenziali da affrontare per far ripartire l'intero Paese: reclutamento, organici, edifici, mobilità, concorsi, formazione, sostegno, rinnovo del contratto, precari, recovery fund"
Chi opera nella scuola, anche come Ata, si sottopone a un rischio biologico e l'assegno garantito per lo stesso motivo al personale sanitario va previsto anche per i lavoratori della scuola, per i quali l'Anief chiede l'immediata riapertura del Contratto collettivo nazionale del comparto, nel quale prevedere una somma da assegnare per il rischio derivante dal carattere gravoso della professione, con adeguamento all'inflazione. Il presidente del sindacato Marcello Pacifico lo ha chiesto in un recente incontro alla ministra dell' istruzione Lucia Azzolina. Il leader del sindacato ritiene "ragionevole una riapertura della contrattazione per assegnare un forfait di 10 euro al giorno a quel personale che si sottopone a rischi e stress non indifferenti, a contatto con alunni e all'interno di edifici che nella metà dei casi sono stati costruiti prima del 1971, oggi in alto numero fatiscenti e in perenne ristrutturazione. Si tratta d'indennità che - ha proseguito - di norma vengono riconosciute s tipologie di personale per il quale sussiste quella che è definita una 'presunzione rilevante di rischio'. Spetta cioè per quelle prestazioni di lavoro che comportino una continua esposizione a rischi per la salute indipendentemente dalla categoria o dal profilo professionale". (ANSA)
Didattica a distanza, possibile svolgere lezioni orarie ridotte e pause per evitare affaticamenti: lo dice il contratto firmato dall'Anief. Lo ricorda il sindacato, "proprio mentre tutti gli istituti scolastici superiori si accingono ad entrare in un regime di didattica a distanza per almeno il 75% delle attività, come previsto dall'ultimo Dpcm anti-Covid firmato dal premier Giuseppe Conte: ogni scuola secondaria di secondo grado ha la possibilità di muoversi, entro i limiti delineati da Linee guida e Ccni, come più riterrà opportuno il Collegio docenti, di cui si ribadisce il ruolo di assoluta centralità nell'ambito delle migliori strategie didattiche da intraprendere", spiega Anief in una nota.