"Il Ministro dell'Istruzione da Afragola chiede più impegno e lavoro da parte di studenti, insegnanti e dirigenti scolastici, ricordando loro che 'per colmare il gap con le scuole del Nord" servono "più sacrifici non più soldi'. Hanno fatto bene i consiglieri M5s della Campania a chiedere le scuse del titolare del Miur: perché non basta di certo l'impegno del personale e degli studenti per ridurre la distanza rispetto alle regioni Settentrionali, che tra l'altro con la regionalizzazione voluta dalla stessa Lega non farà che acuirsi". Così l'Anief in una nota. "Dopo avere ricordato al titolare dell'Istruzione in carica che è un Ministro della Repubblica, ex dirigente dell'Ambito Territoriale di Milano e il suo operato si realizza in difesa di tutti i cittadini, senza differenze di sorta - aggiunge il sindacato - ci soffermiamo su un dato inequivocabile: la maggior parte delle persone che non ha le risorse umane e finanziarie adeguate rimane indietro oppure emigra al Nord o meglio all'estero". Per il presidente Marcello Pacifico "chi deve scommettere per primo sul Meridione e sulle Isole, dove le strutture scolastiche sono più fatiscenti, il numero di alunni che non arriva al diploma rimane altissimo, i servizi e gli ospedali pubblici non danno garanzie, dovrebbe essere lo Stato. A partire proprio dallo stanziamento e dal sapiente utilizzo di quei fondi che per qualcuno sono inutili. Come Anief, da oltre dieci anni chiediamo organici differenziati per rispondere alle esigenze del territorio. Chi non lo capisce o vuole il Paese spaccato non dovrebbe governare". (ANSA).
Con #operazioneverita richiesti al dirigente i criteri di assegnazione del personale docente, educativo e Ata a tempo indeterminato, determinato (supplente breve, annuale o al termine delle attività) agli organici e l'eventuale assegnazione della retribuzione professionale docente e del compenso individuale accessorio. Sono sempre attivi i ricorsi al giudice del lavoro per i risarcimenti sul precariato e per la RPD/CIA.
Continua l'azione del giovane sindacato, a seguito della raggiunta rappresentatività per il triennio 2019/21. Lo scopo di quest'anno è all'interno dell'Operazione verità, nel mappare il personale utilizzato in ruolo e in regime di precariato rispetto ai posti vacanti e disponibili, e intende svelare quali di essi siano senza titolare ovvero senza ragioni sostitutive e quindi oggetto di risarcimento pecuniario per abuso dei contratti a termine e di immediata conversione in ruolo, senza dimenticare la verifica della corretta corresponsione del salario accessorio ai supplenti brevi come ribadito dalla Cassazione. Anief invita tutte le Rsu a richiedere all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. la lettera con la quale rivolgersi al dirigente scolastico per ottenere informazioni dettagliate.
A lanciare l'allarme è l'Anief che ha sommato i possibili pensionamenti straordinari previsti dalla quota 100 alle domande già pervenute, ai posti vuoti in organico o andati deserti le scorse convocazioni, ai posti in deroga di sostegno da convertire in organico di diritto per una corretta esecuzione della sentenza del Tar Lazio. Pacifico lancia un appello al Governo: riapra le Gae per non mettere in difficoltà le scuole e lo Stato sotto procedura d'infrazione della Commissione UE.
Roma, 5 feb. (Adnkronos/Labitalia) - Anief chiede 15 importanti modifiche in audizione in Senato per il personale della scuola. La delegazione dell'Anief, composta da Daniela Rosano e Chiara Cozzetto, dell'Ufficio legislativo della segreteria nazionale, è stata ricevuta dall'XI commissione Lavoro del Senato, alla quale ha formulato richieste di modifica al dl 4/19, che il governo ha approvato per introdurre il reddito di cittadinanza e l'anticipo pensionistico rispetto alla legge Fornero.
Il Ministero dell'Istruzione si preoccupa per le sorti dell'Europa unita: il dicastero di Viale Trastevere, con una nota, invita infatti gli istituti a partecipare al questionario del Cnel sulla "Consultazione sul futuro dell'Europa", per riflettere sui temi delle politiche sociali ed economiche ponendo l'attenzione su concetti come l'istruzione e la formazione, i giovani e il lavoro. A renderlo noto è l' Anief che, nell'auspicare che tanti cittadini si esprimano, sottolinea come molti dei punti affrontati dal Cnel "siano fondamentali per i destini di una Europa sempre più minacciata dalla frammentazione e di nazionalismi. Guardando all'Italia, emerge la distanza siderale che il nostro Paese mantiene rispetto a certi temi". "Questo lavoro si inserisce in una più generale iniziativa dei Paesi europei, nell'ottica della comune strategia di potenziamento del coinvolgimento attivo dei cittadini", afferma Tiziano Treu, Presidente del CNEL che "ha inteso aderire e promuovere tale iniziativa, a pochi mesi dalle elezioni europee, nella rinnovata volontà che il Consiglio rappresenti un luogo di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini e dei corpi intermedi. La consultazione rappresenta l'avvio di un nuovo percorso di iniziative che si svolgeranno nei prossimi mesi anche su altre tematiche con l'obiettivo di innovare le forme di partecipazione democratica". Quattro le aree su cui i cittadini sono chiamati ad esprimersi: principi fondamentali dell'Unione Europea; politiche economiche; politiche sociali e digitalizzazione. La consultazione terminerà il 21 marzo. (ANSA).
Tra le richieste formulatedal sindacato alla commissione Lavoro spicca l’utilizzo delle risorse del reddito di cittadinanza rivolte al salario minimo per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego e per il recupero dell’indennità di vacanza contrattuale 2016/18; l’estensione di quota 100 alla data di conversione in legge del decreto; flessibilità tra età anagrafica e contributiva per raggiungere i requisiti minimi; l’esonero dalla legge Fornero per il personale scolastico; l’estensione del carattere gravoso a tutti i docenti, della rateizzazione a 80 mila euro dell’onere dei contributi da riscatto e della platea del personale interessato (50 anni), limite dell’1,5% della tassazione dell’importo di finanziamento per la liquidazione ed estensione della detassazione TFS a 76 mila euro.
Sul rischio recessione pesa il mancato rinnovo dei contratti: nella scuola l'attesa è già cominciata. È l'accusa che arriva dall'Anief. "Dall'Istituto nazionale di statistica -si legge in una nota del sindacato della scuola- giungono preoccupanti indicazioni sull'economia italiana, risultata in contrazione dello 0,2% nel quarto trimestre 2018. Ma arrivano anche importanti indicazioni sui contratti di lavoro, che se non adeguati lasciano milioni di famiglie italiane in condizioni di disagio economico e impossibilità di spendere. Per i lavoratori del settore della conoscenza, il rinnovo della scorsa primavera, giunto dopo 10 anni di blocco, ha già esaurito i suoi effetti. Perché da più di 30 giorni i lavoratori della Pa hanno di nuovo il contratto scaduto, con i salari ben al di sotto del consentito".
Le procedure e i criteri per la definizione della Programmazione nazionale in materia di edilizia scolastica erano già state pubblicate per il triennio 2018-2020. Le regioni furono autorizzate a stipulare mutui, con oneri di ammortamento a totale carico dello Stato, con la finalità di favorire interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico di edifici scolastici, nonché per la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici. Udir, da sempre presente nelle battaglie atte a tutelare i dirigenti scolastici in tema di sicurezza, riporta l’analisi dell’ingegner Natale Saccone.
(ANSA) - ROMA, 28 GEN - Mancano poche ore al termine di presentazione delle domande di partecipazione al concorso per l'assunzione di oltre 2 mila Direttori dei servizi generali e amministrativi: il numero dei candidati sembra sfiorare le 80mila unità. Lo ricorda l'Anief in una nota. "Gli assistenti amministrativi con diritto di riserva del 30% potrebbero" tuttavia "essere non più di 1.300-1.500", sottolinea l'organizzazione, e "poiché questi possibili riservatari dovranno affrontare ad armi pari con gli altri candidati la prova preselettiva senza diritto alla riserva del 30% (che opererà soltanto nelle graduatorie di merito finali), molti di loro, dato l'elevatissimo numero di candidati, potrebbero non riuscire a rientrare nel ristretto gruppo degli ammessi, quantificabile in poco più di 6mila unità". (ANSA).
ROMA, 27 GEN - E' stato ritirato l'emendamento della Lega sull'avvio della procedura concorsuale riservata agli insegnanti supplenti di religione cattolica. A renderlo noto è il sindacato Anief secondo il quale il ritiro è dovuto, probabilmente, alle polemiche scoppiate all'indomani della sua presentazione da chi non aveva tra i requisiti i 36 mesi di servizio negli ultimi dieci anni o ancora non avrebbe mai trovato posto nella sua provincia. Attraverso l'emendamento leghista, il reclutamento degli insegnanti di religione cattolica nella scuola statale si sarebbe dovuto realizzare assegnando la metà dei posti ai vincitori dei concorsi ordinari e l'altra metà ai vincitori delle sessioni riservate ai ai precari con almeno 36 mesi di servizio svolti, dopo comunque avere assorbito tutti gli idonei del concorso del 2004. "A questo punto - spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - saltando l'emendamento che avrebbe autorizzato l'ennesima procedura riservata, ai docenti di religione cattolica precari in possesso dell'idoneità diocesana ignorati dalla politica, è chiaro che non rimane altro che ricorrere ai tribunali del lavoro". (ANSA).
Emendamenti per potenziare l'organico dei dirigenti scolastici, contrastare la 'piaga' del precariato e migliorare l'offerta formativa della scuola sono stati presentati al dl Semplificazioni dai senatori di Forza Italia, Roberto Berardi, Luigi Vitali, Dario Damiani, Sandra Lonardo e Barbara Masini. "Recependo alcune indicazioni del sindacato Anief sono state presentate innanzitutto proposte di modifiche per la stabilizzazione dei 500 dirigenti scolastici che hanno superato il concorso previsto dalla legge 107 del 2015" si legge in una nota di Fi in cui si annuncia che in un altro emendamento si chiede la riapertura delle Graduatorie ad esaurimento, le cosiddette GaE, con decreto da emanarsi entro il 30 giugno 2019. Attenzione negli emendamenti azzurri anche alla questione "dell'ammissione in sovrannumero al corso TFA sostegno di tutti i docenti risultati idonei" anche in considerazione dell'aumento degli studenti disabili che risulta ormai da diversi anni in crescita esponenziale. Un ulteriore emendamento riguarda la possibilità di procedere alla riserva del 50% (incrementando quindi il 10% già previsto) dei posti del concorso a cattedra da assegnare ad insegnanti precari con almeno 36 mesi di servizio svolto. L'ultima domanda di modifica, prevede, infine, che dal prossimo anno scolastico la valutazione dei dirigenti scolastici si effettui "con le stesse modalità previste per i dirigenti dell'AFAM, delle Università e della Ricerca". (ANSA).
ROMA, 23 GEN - "Tutti gli insegnanti, una volta di ruolo, non potranno cambiare scuola per i primi cinque anni e dovranno pure permanere nella stessa tipologia di posto e classe di concorso: lo prevede, al fine di raggiungere un ipotetico miglioramento della continuità didattica, un emendamento dei relatori al dl Semplificazioni, estendendo 'al personale docente ed educativo di ogni ordine e grado di istruzione' e quindi valgono anche per la scuola dell'infanzia le misure oggi in vigore per gli insegnanti delle superiori. La proposta è stata depositata ma non ancora approvata. Tuttavia si teme, creando allarme nella categoria, che la proposta possa essere allargata addirittura al personale di ruolo, andando in questo modo a sovrastare pure le attuali norme contrattuali sulla mobilità". A sostenerlo è Marcello Pacifico, leader del sindacato Anief-Cisal, secondo cui "la continuità didattica non si ottiene così, peraltro impedendo il ricongiungersi agli affetti". "E siccome il diritto al lavoro non può negare quello alla famiglia - continua - e visto che è una prerogativa che riguarda perfino i militari, annunciamo sin d'ora che porteremo in tribunale ogni norma che impedisca la libera circolazione dei docenti". (ANSA).
Adnkronos/Labitalia - Anief vince le elezioni rsu 2018 con il maggiore aumento di deleghe e voti e diventa rappresentativa. Da Palermo, il presidente nazionale, Marcello Pacifico, nel ringraziare gli iscritti, gli elettori e i propri rappresentati nella segreteria nazionale e nel territorio, promette maggiore determinazione nella crociata #perunabuonascuola. "Siamo qui - dice - nella sede nazionale della segreteria Anief per una riunione straordinaria, perché sono straordinari i dati elettorali registrati: l'Aran ha finalmente terminato i lavori con il comitato paritetico e quindi si aspetta solo l'atto di indirizzo del ministro, Giulia Bongiorno, per avviare i tavoli e firmare l'accordo quadro. Questi sono i risultati per quanto riguarda la rappresentatività nel comparto istruzione e ricerca per il triennio 2019-2021: è con grande soddisfazione che rendiamo pubblico il nostro successo". "Un ringraziamento grandissimo - sottolinea - va a tutto il territorio. Ci troviamo a Palermo, nella sede nazionale del sindacato, presso il Palazzo del Gran Cancelliere, Salone dei Normanni, con tutta la segreteria riunita in plenaria: sono qui con me gli attuali responsabili della segreteria Andrea Messina e Valentina Ragusa, la mia segretaria particolare Stefania La Mantia, l'ex responsabile della segreteria nazionale e responsabile nazionale della campagna rsu Alessandra Cannizzaro e tutti insieme ci teniamo a fare questa diretta per confermare che l'Anief ha più che raddoppiato il dato di 3 anni fa ed è diventata rappresentativa".
"L'Aran - continua - ci accredita al 6,16% e quindi abbiamo superato di gran lunga la soglia del 5%, utile alla rappresentatività. Come sono andate queste ultime elezioni rispetto a quelle precedenti? La Cgil ha confermato lo stesso numero di deleghe, ma la Cisl ha avuto un aumento e si è confermato primo sindacato nel comparto scuola, sostituendo la Cgil; la Cisl ha aumentato di 15 mila le sue deleghe, la Uil di 9 mila, lo Snals ne ha perse 2mila, la Gilda ne ha guadagnate 8mila. Ma il dato eclatante è quello dell'Anief che ha superato tutti con l'incremento di deleghe, perché ha avuto più di 25 mila deleghe nuove nel corso del triennio". "Per quanto riguarda invece i voti - commenta Pacifico - la Cgil ha perso 18 mila voti rispetto alla precedente tornata, la Cisl ne ha guadagnati 22 mila, la Uil 11 mila, lo Snals 2 mila, la Gilda 11 mila e ancora una volta Anief risulta prima nel successo di aumento di voti, ricevendone ben 28 mila. Alla luce di tutto ciò possiamo dire che Anief, prendendo atto del fatto che è la sesta forza sindacale nel comparto scuola, risulta essere anche l'undicesima su tutto il comparto pubblico". "Quest'anno - ribadisce - è per noi speciale, perché festeggiamo il decennale della fondazione del sindacato Anief e, nel contempo, abbiamo raggiunto quote davvero importanti per poter sedere ai tavoli e cominciare a fare nuovo sindacato. Io faccio un applauso a chi ci ha votato, a chi ha creduto in noi, a chi si è iscritto all'Anief, ma soprattutto a tutti i collaboratori, perché grazie a loro siamo riusciti a vincere questa campagna che ci porta verso una nuova strada, per una scuola più giusta. Grazie ancora a tutti voi: lavoreremo con più impegno e maggiore determinazione".
Roma, 14 gen. (Adnkronos/Labitalia) - "Certamente, si apre una grande finestra per il personale della scuola, il più vecchio al mondo, ma la penalizzazione fino al 16% dell'assegno non rende merito a una categoria usurata dallo stress psico-fisico del lavoro svolto, tenuto in conto invece dal contesto europeo dove a 63 anni si va in pensione col massimo dei contributi". Questo il giudizio di Marcello Pacifico (Anief-Cisal) sugli quota 100 per le pensioni dei lavoratori della scuola.
Mancano 150 mila docenti, e il sindacato Anief chiede subito di riutilizzare il doppio canale di reclutamento con la riapertura delle GaE, le graduatorie ad esaurimento. "Con quota 100, e senza questa soluzione, si rischia di continuare ad abusare sui contratti a termine e a essere condannati dall'Europa. Si potrebbe anche reclutare dalle graduatorie d'istituto da cui lo Stato chiama la maggior parte dei supplenti sui posti vacanti, insieme ai nuovi concorsi se proprio non si vogliono riaprire le graduatorie ad esaurimento, come già fatto due volte nell'ultimo decennio", sostiene Anief. Il sindacato chiede anche la salvaguardia dei ruoli conferiti e l'assunzione pure degli idonei degli ultimi concorsi. Spiega che intende così dare una prima risposta all'alta percentuale di precarietà del mondo scolastico, più che doppia rispetto agli altri comparti, diventata ancora più preoccupante dopo che nell'anno in corso 'la supplentite' anziché ridursi è tornata a crescere, superando i 150 mila contratti a tempo determinato con scadenza 30 giugno o 31 agosto 2019. Per Marcello Pacifico (Anief-Cisal), "se non si dà seguito alle nostre richieste, considerando anche i pensionamenti derivanti da quota 100 e la tendenza a disertare le convocazioni per mancanza di aspiranti dalle graduatorie concorsuali e permanenti, nel prossimo mese di settembre la situazione del precariato potrebbe esplodere". (ANSA).
ROMA, 07 GEN - La percentuale di precari nel settore dell'istruzione "è altissima, più che doppia rispetto al resto degli altri comparti pubblici, e va affrontata con provvedimenti straordinari, perché negli ultimi anni la 'supplentite' anziché ridursi è tornata pericolosamente a crescere". Così il presidente dell'Anief (Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori), Marcello Pacifico, in audizione in commissioni Affari costituzionali e Lavori Pubblici del Senato per il dl Semplificazioni. "Ecco perché - ha continuato Pacifico - occorre assolutamente mettere in atto le direttive europee che contrastano l'abuso dei contratti a termine, per favorire la stabilizzazione di tutti i lavoratori precari con oltre tre anni, anche non continuativi, di servizio svolto". Altrettanto impellente per l'Anief risulta l'esigenza di procedere a una semplificazione delle prove del concorso per 2.004 direttori dei servizi generali e amministrativi, permettendo agli assistenti amministrativi che "hanno maturato almeno tre interi anni di servizio, anche non continuativi, sulla base di incarichi annuali, negli ultimi otto" di accedere direttamente alle prove orali o scritte. L'associazione chiede, infine, specifiche risorse da destinare al finanziamento della retribuzione professionale docenti e del compenso individuale accessorio, previsti dal Ccnl 2016/2018, anche al personale con supplenza breve, quindi pure per le supplenze di un solo giorno o di pochi giorni.
ROMA, 4 GEN - Tra i provvedimenti per la scuola, la legge di bilancio prevede anche le lezioni private sostenute dagli insegnanti da tassare al 15%: la norma, contenuta nell'articolo 1 dal comma 13 al comma 16, punta alla rivisitazione del regime fiscale che riguarda le lezioni private che i docenti impartiscono come lavoro extrascolastico (non comunque ai propri alunni). La tassazione passa dalle attuali percentuali legate alle aliquote dal 27 al 38% ad una aliquota fissa del 15% che include anche tutte le imposte sul reddito (dall'Irpef, alle tasse regionali e comunali). Ma secondo Marcello Pacifico, leader di Anief-Cisal, "anziché tassare le ripetizioni degli insegnanti meno pagati d'Europa, dopo Grecia e Paesi dell'Est, per eliminare la piaga dei corsi in nero sarebbe stato decisamente meglio disporre ulteriori finanziamenti per incrementare i corsi di recupero anche attraverso l'utilizzo del personale su organico potenziato". (ANSA).