Pacifico, presidente Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori
Roma, 31 dic. (askanews) - "La prima manovra economica della nuova maggioranza giallo-verde introduce diverse novità sul fronte della Scuola su reclutamento, organici, alternanza scuola-lavoro, inclusione, contratto e stipendi". Lo afferma in una nota Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
"Ma se è stata tracciata una prima linea da seguire nei prossimi provvedimenti finanziari sicuramente da apprezzare, rimane, secondo la delusione e l'incomprensione per le mancate soluzioni sul precariato di migliaia di docenti e Ata, specie, di fronte a una possibile procedura d'infrazione della Commissione europea sul reiterato abuso dei contratti a termine. Da questo punto di vista, il governo e il parlamento hanno perso un`occasione importante per cambiare registro", aggiunge.
Con l’inizio del 2019 l’Aran certificherà finalmente i risultati del rinnovo delle elezioni della rappresentanza sindacale nella scuola, svolte il 17, 18 e 19 aprile scorsi: alla luce di quei risultati, per la prima volta al tavolo delle contrattazioni nazionali si siederà anche l’Anief.
Per trent’anni, nessuno è riuscito a diventare rappresentativo nella scuola, un settore che copre quasi la metà di tutto il pubblico impiego. Il divieto di assemblee in orario di servizio ha pesato molto, ma fortunatamente alla terza tornata elettorale dalla sua fondazione, Anief ha raggiunto il risultato e rotto il monopolio.
ROMA, 31 DIC - "La prima manovra economica della nuova maggioranza giallo-verde introduce diverse novità sul fronte della Scuola su reclutamento, organici, alternanza scuola-lavoro, inclusione, contratto e stipendi. Ma se è stata tracciata una prima linea da seguire nei prossimi provvedimenti finanziari sicuramente da apprezzare, rimane la delusione e l'incomprensione per le mancate soluzioni sul precariato di migliaia di docenti e Ata, specie, di fronte a una possibile procedura d'infrazione della Commissione europea sul reiterato abuso dei contratti a termine. Da questo punto di vista, il Governo e il Parlamento hanno perso un'occasione importante per cambiare registro". A sostenerlo è Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief. "Il primo partito di maggioranza, il M5S - aggiunge Anief - prende le distanze dal piano di regionalizzazione di temi importanti e centrali per i cittadini, come lavoro, istruzione, salute, tutela dell'ambiente e dell'ecosistema e di governo del territorio. Alla forte spinta che stanno producendo alcune regioni del Nord, in particolare Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, di cui si è parlato anche nell'ultimo Consiglio dei Ministri, giusto prima di Natale, per definire anche il percorso cronologico di quello che sembra un provvedimento legislativo destinato a compiersi, sono giunte in queste ultime ore le dichiarazioni contrariate da parte dell'on. Luigi Gallo (M5S), presidente della VII Commissione Cultura della Camera". Anief condivide in pieno questa posizione critica: il sindacato ricorda che nel corso degli ultimi decenni, ogni tentativo di una autonomia regionale lesiva dei principi costituzionali - come ad esempio nella scuola trentina - in attuazione di questo dettato normativo è stato sempre bocciato dalla Provincia. (ANSA).
ROMA, 28 DIC - Sono "quasi 100 mila i supplenti, eppure la metà delle assunzioni in ruolo è andata deserta nell'ultimo triennio per la chiusura di quel doppio canale di reclutamento che avrebbe dovuto evitare la procedura d'infrazione europea per l'abuso dei contratti. I concorsi straordinari non hanno risolto il problema. L'unica soluzione rimane quella di riaprire le graduatorie ad esaurimento (Gae) per sanare la posizione di migliaia di insegnanti formati dallo Stato ma costretti a cambiare cattedra ogni anno". E' quanto afferma l'associazione sindacale Anief in una nota. "Le ultime due maggioranze parlamentari del Pd e della Lega-M5S per risolvere questo problema hanno pensato a concorsi straordinari, alla proroga dei contratti al 30 giugno, ma queste soluzioni - spiega l'Anief - si sono dimostrate un palliativo che ha rinviato e non risolto il problema. Alla luce poi delle sentenze della Cassazione e della Corte costituzionale dopo la sentenza del Corte di Giustizia europea, infatti, il doppio canale di reclutamento rimane l'unica misura effettiva che rende il corpus normativo sul precariato scolastico speciale e idoneo a sfuggire all'obbligo della stabilizzazione dopo l'abuso dei contratti a termine. E proprio qui sta il problema che vede più di 50 mila cattedre andate deserte rispetto a più di 150 mila insegnanti abilitati: il mancato aggiornamento delle GaE che Anief chiede a gran voce". "Per superare questo stato di cose, basterebbe la riapertura delle GaE a decine di migliaia di docenti già selezionati, formati e abilitati all'insegnamento. Non è servita molto, evidentemente, l'onta delle 33 mila cattedre soltanto la scorsa estate già destinate ai ruoli, ma mai assegnate per mancanza di candidati nelle GaE e nelle graduatorie di merito". Il problema, ricorda Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, è che "al Miur sanno bene che sparsi per l'Italia ci sono diverse decine di migliaia di precari, oggi bloccati nelle graduatorie d'istituto che non aspettano altro di essere immessi in ruolo, dopo anni di supplenze". (ANSA).
Cari associati, in primo luogo vorrei esprimere un profondo ringraziamento a tutti i collaboratori Anief che hanno reso possibile la rappresentatività e con loro voi che avete creduto in noi.
È stato un anno difficile, ancora una volta in trincea, spesso per tutti noi lontano dagli affetti e dai bisogni più comuni, eppure siamo qui ad augurare a tutti voi Serene Feste con le vostre famiglie, coi vostri amici, coi vostri amori o semplicemente coi vostri desideri, purché consci che un Nuovo Anno ci aspetta con rinnovata passione e dedizione per dare ancora qualcosa in più alla nostra scuola, ai vostri tanti colleghi che aspettano tuttora giustizia.
ROMA, 20 DIC - "Non porta buone nuove l'ultimo rapporto di Eurydice, 'Teaching Careers in Europe: Access, Progression and Support: La Carriera degli insegnanti in Europa: accesso, progressione e sostegno'. Prima di tutto perché l'età media dei nostri insegnanti continua ad alzarsi: il 36% degli insegnanti delle scuole primarie e secondarie europee ha più di 50 anni, percentuale che in Italia si alza al 57%. Inoltre, i docenti dell'Unione Europea di oltre 60 anni si attestano al 9%, mentre in Italia si osserva ancora una volta la percentuale più alta, che in questo caso è addirittura doppia: il 18%". Lo afferma, in una nota, Marcello Pacifico (Anief-Cisal). "Il paradosso è che in Italia - aggiunge - vi sono decine di migliaia di docenti precari già formati e abilitati all'insegnamento, ma non essendo aperto il doppio canale una sempre più alta percentuale di posti da assegnare per le immissioni in ruolo rimane vuota. Il problema è nella mancata possibilità di proporre loro quelle cattedre: tutto si risolverebbe riaprendo le GaE. È un'operazione a costo zero: per realizzarla basterebbe che l'amministrazione e la politica si rendessero conto della sua ineludibilità". (ANSA).
Addio al corso semestrale di formazione universitaria e tirocinio scolastico che doveva servire a selezionare i migliori 2.425 candidati. Risorse dirottate sul fondo «La Buona Scuola»
Almeno 30 mila euro per la RIA non corrisposta dal 2016 (-18 mila euro), per la perequazione piena ottenuta per la retribuzione di parte fissa soltanto dal 2019 (-22 mila euro) e per il blocco dell’indennità di vacanza contrattuale (-24 euro mensili nel 2019). Queste sono le voci che rappresentano la sconfitta. Udir ricorre contro l’ipotesi di accordo firmato dai sindacati rappresentativi per difendere la professionalità del DS. Il sindacato invita i dirigenti scolastici a partecipare alla Giornata di studio: Io Dirigente. Sicurezza, Salute, Retribuzione, Relazioni sindacali che si terrà a Torino; invia la scheda di adesione all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
(ANSA) - ROMA, 16 DIC - "Se vuole siamo sin d'ora disponibili a fornire al ministro Marco Bussetti migliaia di nominativi già formati e dimenticati perché lasciati fuori dalle GaE. Il problema rimane la mancata riapertura delle graduatorie legate al doppio canale: se lo Stato forma e poi non assume, possono partire tutti i corsi che il Miur desidera ma avremo sempre cattedre scoperte". Lo rileva Marcello Pacifico di Anief-Cisal relativamente alla supposta mancanza di professori specializzati. "Il ministro dell'Istruzione - viene ricordato in una nota - non perde occasione per dire che mancano insegnanti di sostegno da inserire nelle classi dei 280 mila alunni disabili iscritti nelle nostre scuole: anche in queste ultime ore Marco Bussetti ha detto che 'uno dei primi problemi che la scuola ha è quello dell'assenza degli insegnanti specializzati, un tema che si propone sistematicamente ogni anno scolastico'. Per questo motivo ha annunciato che 'per la prima volta nella storia della Repubblica noi nei prossimi tre anni attiveremo corsi per il reclutamento futuro di 40 mila insegnanti specializzati sul sostegno nelle nostre scuole' di cui '16 mila dal prossimo anno'. Le cose però - conclude l'Anief - non stanno proprio come sostiene il ministro". (ANSA).
ROMA, 13 DIC - Nel giorno dell'anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dei Diritti delle persone con disabilità, Anief denuncia che quest'anno sono state assegnate non meno di 60 mila supplenze su sostegno in deroga. "Con l'aggravante che la metà di quei posti si poteva destinare a docenti specializzati e pronti per essere assunti, anziché relegati nelle graduatorie d'istituto per fare i supplenti a vita. Considerando che almeno il 30-40% dei docenti opera su due o più alunni, sono almeno 100 mila gli alunni costretti a subire le conseguenze nefaste di leggi create ad arte per far risparmiare lo Stato sulla pelle dei più bisognosi. Quando si parla di disabili e delle loro continue esclusioni sociali e di discriminazione è bene sapere che è la stessa scuola ad alimentare certe ingiustizie", denuncia Marcello Pacifico dell'Anief. Per questi motivi, Anief rilancia l'iniziativa legale "Sostegno, non un'ora di meno!", che lo scorso anno ha prodotto oltre cento cause vinte, con altrettanti alunni che si sono visti assegnare le ore settimanali previste e le famiglie risarcite. Infine, l'Anief ha predisposto per la Legge di Stabilità un emendamento ad hoc, al Senato, per stabilizzare il personale docente specializzato sul sostegno precario su tutti i posti in deroga per due anni scolastici consecutivi.
La tabella titoli del concorso riservato Infanzia e Primaria non prevede la valutazione dei servizi svolti per l’insegnamento della religione cattolica. Dopo avere attivato il ricorso per l’accesso al concorso con due o più annualità di servizio IRC, Anief avvia il ricorso anche per ottenere il punteggio spettante per i servizi svolti su religione cattolica.
C’è tempo fino a mercoledì 12 dicembre per partecipare: è possibile aderire al ricorso sul portale Anief.
ROMA, 8 DIC - "Oggi il Governo ha accolto un importante ordine del giorno, che lo impegna a risolvere la vicenda dei ricorrenti al Concorso 2011 per Dirigente Scolastico attraverso l'avvio di una procedura riservata: la raccomandazione accolta dalla Camera è dell'on. Mauro D'Attis, di Forza Italia, che ha portato in Aula la questione dell'esclusione dei tanti docenti che nel 2011 avevano partecipato al concorso per dirigente scolastico ma sono stati esclusi in modo illegittimo, collegandola alla carenza dei presidi in Italia che ha raggiunto le 2 mila unità". Lo afferma, in una nota, Marcello Pacifico (Anief-Cisal), secondo il quale "l'uguaglianza di trattamento non si può ledere, perché per le procedure passate la soluzione fu accordata. Anief presenterà al Senato emendamenti in merito attraverso la legge di stabilità". (ANSA).
Nuovo colpo di scena sul precariato scolastico. Sull'abuso da parte dello Stato italiano anche l’avvocato generale Szpunar della Curia europea si dichiara d’accordo con le tesi della Commissione UE e del ricorrente Rossato. Anief avvia le preadesioni al ricorso gratuito per ottenere dalle due alle dodici mensilità di risarcimento in caso di pronuncia conforme della Corte di giustizia e di superamento delle sentenze della Corte suprema italiana. Per aderire vai sul Portale ANIEF. Potrebbero essere più di 300 mila gli insegnanti e Ata interessati.
Il pronunciamento riguarda la Causa C-494/17 promossa dalla Corte di Appello di Trento su ricorso presentato dal docente Rossato che, una volta assunto in ruolo dopo diversi anni di precariato, chiedeva il risarcimento per l'abuso dei contratti a termine, da negare per i giudici della Cassazione: nel depositare le sue osservazioni sulla reiterazione dei contratti a termine, l'avvocato generale della Corte di Giustizia Europea sposa la tesi dei legali Anief: emerge, infatti, “che un’interpretazione giurisprudenziale di una normativa nazionale come quella di cui al procedimento principale non risulta conforme, fatte salve le verifiche incombenti al giudice del rinvio, ai requisiti risultanti dalla sentenza Mascolo” del novembre 2014 emessa dalla Corte di Giustizia Europea. Gli avvocati Anief hanno sempre sostenuto che la Legge 107/15 non prevede le sanzioni per l’abuso dei contratti a termine subito dal personale di ruolo anche durante il periodo di precariato.
Se la tesi verrà confermata dalla Corte di giustizia europea, i giudici del lavoro dovranno disapplicare le sentenze delle sezioni unite della Cassazione (ex plurimis 22552/17) ed estendere il risarcimento dalle 2 alle 12 mensilità anche al personale di ruolo che ha avuto più di 36 mesi di contratti a termine prima dell'assunzioni a tempo indeterminato, oltre agli eventuali danni morali e materiali che potrebbe vantare.
ROMA, 28 NOV - Per quale motivo un insegnante e tutto il personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola non può accedere al buono pasto invece accordato agli altri dipendenti pubblici? La domanda è stata rivolta dalla delegazione Cisal all'XI Commissione del Senato, corredata da una precisa proposta emendativa al disegno di legge S. n. 920 sugli interventi che in Parlamento si intendono adottare "per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell'Assenteismo". Per Marcello Pacifico (Anief-Cisal), "ormai nel 95% delle scuole si adotta la settimana corta e i turni del personale sono 'compressati' su cinque giorni, come accade per gli altri ministeriali. Ai docenti spesso si richiede di rimanere in servizio il pomeriggio, per svolgere riunioni, dipartimenti, incontri con le famiglie, consigli di classe, scrutini e tutte le attività di rito degli organi collegiali. Perché in queste occasioni non debbano accedere al buono pasto previsto per gli altri dipendenti pubblici, rimane un mistero". (ANSA).
ROMA, 27 NOV - Sulle immissioni in ruolo, l'obiettivo del ministro del Miur Marco Bussetti è di anticipare le operazioni per avere tutto pronto a settembre, ed evitare alle scuole gli annosi problemi di organico. Le regole per le immissioni in ruolo non cambieranno e rimarranno quelle stabilite dalla legge 107/2015, la Buona scuola". A sostenerlo è il sindacato Anief. "Le graduatorie ad esaurimento continueranno ad essere utilizzate per il 50% delle assunzioni, il resto va ai concorsi: uno per la secondaria, uno per infanzia e primaria", prosegue il sindacato, secondo il quale però le disposizioni previste dal Ministro non convincono l'Anief: "per assumere tutti i precari della PA occorre infatti realizzare una verifica degli organici, ad iniziare dalla Scuola, dove rimane altissima la percentuale di posti liberi ma non considerati tali, quindi inseriti nel cosiddetto organico di "fatto", non utilizzabile per trasferimenti ed immissioni in ruolo, in pieno disprezzo della direttiva UE n. 70/1999".(ANSA).