La stampa scrive

Intervista doppia, a Marcello Pacifico e Stefano d'Errico, rispettivamente a capo di Anief e Unicobas, che con l'Usb hanno indetto lo sciopero del 24 aprile: perché a maggio sarà troppo tardi, con gli emendamenti al ddl già in larga parte esaminati. E poi perchè Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda, a lungo collaborativi, anche stavolta non chiedono il ritiro del testo di riforma ma solo 'aggiustamenti'. Sulle assunzioni basta illusioni: sono meno di quelle programmate in organico di diritto da Fioroni e Gelmini, comunque per farne 100mila da settembre siamo già fuori tempo massimo.

Piovono gli emendamenti sulla "buona scuola", il Ddl di riforma della pubblica istruzione, n. 2994 presentato dal ministro dell'Istruzione Stefania Giannini. I termini di presentazione degli emendamenti al testo di legge scadono oggi e le opposizioni si sono subito scatenate: Forza Italia continua a puntare sui fondi per le scuole paritarie mentre Sel e M5S premono per la stabilizzazione dei docenti precari non nelle GaE, quelli cioè nelle graduatorie di istituto (2° e 3° fascia), gli idonei al concorso del 2012 e, in generale, il personale Ata della scuola.

l giudice del Lavoro di Ferrara, ha accolto il ricorso di una docente precaria patrocinata dall'avvocato Tiziana Sponga, legale del sindacato ANIEF, ed ha condannato il Miur "a corrispondere alla ricorrente le retribuzioni contrattualmente a lei dovute per il periodo dal 01.09.2011 al 30.06.2012 e dal 10.09.2012 al 30.06.2013, a titolo di aspettativa retribuita per motivi di studio dottorato di ricerca, oltre alla tredicesima mensilità, al versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali, oltre agli interessi legali dal dovuto al saldo" e alle spese di giudizio liquidate in più di 4.500 Euro.

Così il governo italiano (al tempo di Monti e Profumo) ha definito i docenti precari della scuola e il personale precario Ata nel corso della procedura d'infrazione promossa dalla Commissione Europea contro l'Italia per il ricorso abusivo ai contratti a termine. Quasi che i lavoratori di ruolo continuino a raccogliere le patate o a potare le viti di Lambrusco anche a stagione finita.

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