Estendere il concorso straordinario all’infanzia, primaria ed educatori, ai docenti delle paritarie e dei corsi Iefp, ai dottori di ricerca, eliminare la quota limite di posti autorizzati nella nuova graduatoria valida per le assunzioni, riconoscere il servizio prestato su posti di sostegno, ridurre a due anni il servizio valutabile e comunque valutare quello in corso.
E ancora: confermare nei ruoli chi ha superato l’anno di prova (DM e ITP) evitando i licenziamenti e procedendo al reintegro, aggiornare annualmente graduatorie di istituto provinciali aperte ai neo-laureati, stabilizzare i collaboratori scolastici in possesso dei medesimi requisiti del personale delle cooperative, ammettere i facenti funzioni alle prove scritte dell’attuale concorso a DSGA, bandire i concorsi per i profili As e C e per i passaggi verticali, ripristinare la figura del ricercatore a tempo indeterminato, cambiare le regole per il reclutamento del personale Afam e stabilizzarlo, assumere il personale delle sezioni primavera, assistente all’autonomia e alla comunicazione.
Tutti i punti sono stati trattati oggi dalle 10 alle 12 dai componenti della delegazione Anief (Chiara Cozzetto e Stefano Cavallini, delegati dal presidente nazionale Macello Pacifico), che hanno illustrato le ragioni sottese alle singole richieste di modifica, dopo l’intesa raggiunta sul testo bloccato dal Quirinale dagli altri sindacati firmatari di Contratto. La delegazione del Miur ha replicato che su alcune questioni c’è l’opposizione di talune parti sociali, su altre manca la copertura finanziaria o può far scaturire ulteriori contenziosi, e comunque che si deve tener contro sempre della valutazione politica dell’intero Governo. Un’apertura potrebbe esserci per il personale della scuola paritaria o durante il dibattito parlamentare sulle deroghe degli ammessi alla nuova graduatoria dopo la 24millesima posizione.
Per Marcello Pacifico, presidente Anief, è arrivato il momento di far sentire la voce dei precari della scuola, dell’università e della ricerca nello sciopero del 12 novembre a loro dedicato, quando si terrà anche un sit-in a Piazza Montecitorio dalle 9 alle 13 per spiegare ai Parlamentari le proposte emendative dell’Anief sia al disegno di legge di bilancio che al decreto legge salva-precari. L’intesa tra Governo e Sindacati, infatti, ha partorito un testo che non risolve la supplentite né la precarietà, ma alimenta soltanto tanti nuovi ricorsi e costi aggiuntivi per lo Stato. Magari, la politica per una volta ascolterà la piazza. Come sindacato, da parte nostra, ci impegniamo a mettere tutti i punti trattati nella piattaforma dello sciopero affinché possano essere tradotte in norme di legge.
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