Gli studenti delle superiori come gli universitari, con la mascherina addosso durante tutto il tempo che trascorrono a scuola: anche quando sono seduti al banco e se si supera il metro di distanza dai compagni. È questa l’ipotesi che oggi il Comitato tecnico scientifico della Protezione civile affronta sul delicato tema dei dispositivi di protezione nelle scuole. Per ridurre i rischi epidemiologici, secondo gli esperti nominati dal Governo vi sarebbe la possibilità di far togliere la protezione dal volto, quando durante le lezioni sono rispettate le distanze, solo agli alunni del primo ciclo e della scuola media. Stop. Il sindacato Anief dice no: chi conosce la scuola, sa che sarebbe molto molto difficile.
Anief chiede al Comitato tecnico scientifico di valutare a fondo la possibilità di imporre l’obbligo di indossare la mascherina per l’intero periodo di permanenza nelle scuole superiori. Un giovane di 14 anni può essere costretto, anche in un periodo stagionale caldo, poiché il 14 settembre è ancora estate, ad indossare la mascherina anche per sei ore consecutive? Si può chiedere ad un ragazzo di tenere coperto il volto per così tanto tempo, anche quando il distanziamento minimo indicato dallo stesso Cts è garantito? Sono domande che il giovane sindacato pone al comitato di esperti prima che venga presa una decisione di questo genere, le cui conseguenze si tradurrebbero, molto probabilmente, in comportamenti difformi da quanto indicato.
“Abbiamo l’impressione – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – che quando si prendono queste decisioni, che influiscono sui comportamenti del personale della scuola e degli alunni, non si conoscano a fondo le dinamiche che governano gli istituti scolastici. Sarebbe opportuno, se non indispensabile, coinvolgere maggiormente addetti ai lavori e parti coinvolte direttamente nell’ambiente scolastico e della formazione: si eviterebbe di passare da soluzioni di buon senso, come quella di tenere a scuola sul volto la mascherina solo per gli spostamenti o se non si garantisce la distanza minima di un metro tra un allievo e l’altro, ad altre di impossibile attuazione”.
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