“Solo per la ripartenza di settembre abbiamo stanziato oltre 2,9 miliardi. Una cifra non banale. Nessun altro Paese europeo ha messo tante risorse sul capitolo ripartenza”. A dirlo è stata oggi la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina durante un’audizione al Senato incentrata sulla ripresa dell'anno scolastico. Anief accoglie con favore gli stanziamenti effettuati, ma guarda già al futuro, quando dovranno necessariamente essere implementati. “L’occasione per mettere le cose in chiaro, assegnando sin d’ora consistenti fondi alla scuola, potrebbe arrivare già domani mattina a Palazzo Chigi, dove – ha detto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - si definirà il primo schema delle linee guida per il Recovery Plan italiano. Insieme ad Ambiente, infrastrutture da rafforzare, in particolare al Sud, digitalizzazione e sanità, la scuola è uno dei settori cardini già individuati. È bene che l’Istruzione venga considerata, quindi, come progetto fondamentale che l'Italia presenterà in Europa per ottenere i 209 miliardi di finanziamenti del Recovery Fund”.
Il Governo sta finanziando in modo adeguato la ripresa della scuola in presenza. La ministra dell’Istruzione lo ha confermato in Senato: “Se consideriamo le risorse mobilitate da quando ho giurato come Ministra, a gennaio, parliamo di circa 7 miliardi che rappresentano, e credo che su questo davvero non si possa che essere tutti d'accordo, un segnale inequivocabile. La stagione dei tagli è stata archiviata. La Scuola torna al centro di investimenti. Puntiamo ad essere – ha aggiunto Azzolina - un Paese in cui l'Istruzione possa essere davvero motore di sviluppo, innovazione, ascensore sociale per i capaci e meritevoli, come sancito dall'articolo 34 della nostra Costituzione. L'Italia non deve essere più 'fanalino di coda' delle classifiche internazionali, ma protagonista nel panorama dell'Istruzione globale".
SOLDI AGLI ENTI LOCALI
Azzolina ha anche ricordato che "per rispettare il principio di distanziamento abbiamo poi lavorato tanto sul reperimento degli spazi. Abbiamo dato agli Enti locali 330 milioni per l'edilizia leggera e altri 30 milioni straordinari sull'edilizia scolastica finanziando quasi 6 mila Enti. Grazie al proficuo lavoro parlamentare dei mesi scorsi, poteri commissariali sono stati attribuiti a Sindaci, Presidenti di Province e Città metropolitane per sbloccare i cantieri e procedere con sollecitudine alla realizzazione dei lavori necessari. Con il decreto legge 104/2020, il cosiddetto decreto Agosto, pubblicato lo scorso 14 agosto, e con le decisioni assunte nel corso del Consiglio dei Ministri del 3 settembre, abbiamo stanziato ulteriori e specifiche risorse, oltre 100 milioni di euro, da dare agli Enti locali, proprietari degli edifici scolastici, per la locazione, o con le altre modalità previste dalla legislazione vigente, inclusi l'acquisto, il leasing o il noleggio di strutture temporanee, di ulteriori spazi da destinare all'attività didattica nell'anno scolastico 2020/2021”.
IL COMMENTO DELL’ANIEF
Anief prende atto che l'impegno del Governo per la ripresa scolastica può contare su uno sforzo economico non indifferente, che tuttavia va ampliato e integrato in corso d'opera perché le esigenze da affrontare non si limitano alla ripartenza delle lezioni in presenza, ma necessitano di interventi strutturali rilevanti per sovvertire in modo netto la politica dei tagli condotta in particolare negli ultimi 12 anni.
“Riteniamo che i finanziamenti pubblici assegnati negli ultimi mesi dal Governo e anche dal Parlamento – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – rappresentino una buona base di partenza: occorre però implementare quei fondi per portare da 3 mila a 15 mila i plessi scolastici tagliati e da recuperare, per poter incrementare l’organico del personale docente e Ata, i cosiddetti 70 mila lavoratori-Covid, e per collocarlo a livello contrattuale come tutti gli altri supplenti. Serve, inoltre un impegno più incisivo, anche alla luce della scrittura della prossima legge di bilancio, per poter dotare ogni istituzione scolastica di un assistente tecnico e tutte le scuole di più personale docente ed amministrativo ed anche di dirigenti e di Dsga negli istituti sottodimensionati”.
“Le sei missioni inserite nella bozza a quanto si apprende da fonti di Governo – riporta oggi l’Ansa - riguardano: digitalizzazione e innovazione; transizione ecologica; salute; infrastrutture nel segno della sostenibilità; istruzione e ricerca; inclusione sociale e territoriale. La riunione sarà presieduta dal premier Giuseppe Conte e vedrà la partecipazione, oltre che del titolare per gli Affari Europei Enzo Amendola, di diversi ministri competenti sul dossier. L'obiettivo è tracciare un primo schema delle linee guida per il Recovery Plan che l'Italia, secondo il calendario previsto dalla commissione Ue, è tenuta presentare formalmente in Ue da gennaio ad aprile 2021”.
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