Si ritorna in classe, Orizzonte scuola ha intervistato i protagonisti del mondo della scuola; alle ore 15 di oggi è intervenuto il presidente dell'Anief, Marcello Pacifico. Vai alla video intervista
Il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, è intervenuto oggi, in una video intervista per Orizzonte Scuola, e ha parlato del rientro in classe: ha affermato che “i sindacati devono chiedere al Governo d’invertire una rotta che da 12 anni ha distrutto la scuola. Negli ultimi anni infatti si è pensato che si potesse risparmiare sull’istruzione. Durante il lockdown si è capito che non si può risparmiare sulla sanità, ora forse finalmente si sta capendo che se non si investe sulla scuola il Paese fallisce”.
A proposito dell’emergenza sostegno, riferendosi ai casi dei due alunni con disabilità che sono stati costretti a non rientrare in classe a causa della mancanza del proprio insegnante, Pacifico ha affermato che è un tema molto caro all’Anief: “Da 7 anni noi lanciamo la campagna ‘Non un’ora di meno’. È un problema grave quello dei docenti di sostegno. Bisogna agire, noi lo facciamo. Speriamo che con i fondi del Recovery Fund le cose cambino. Non si possono tenere gli organici di diritto sempre uguali. Il Governo vorrebbe assumere, ma lì c’è in problema anche degli insegnanti senza specializzazione; infatti, se un docente insegna a un ragazzino sostegno per 3-4 anni, è giusto che gli venga riconosciuto ciò. Altrimenti, lo abbiamo usato solo come tappabuchi”.
A proposito delle graduatorie provinciali per le supplenze, della tabella di valutazione, il presidente ha affermato che “eravamo convinti che si potesse procedere con la vecchia tabella di valutazione, invece si è cambiato. Posso anche non essere d’accordo a dare un punteggio a questo titolo o all’altro, ma se per 16 anni lo do e dico che queste Gps servono a lavorare, non vado a cambiare i titoli un mese prima che iniziano le lezioni. Questo è sbagliato. Si chiama principio di affidamento, noi abbiamo fatto ricorso. Aspettiamo l’esito definitivo e non ci arrendiamo. Come per i diplomati magistrale, noi siamo sempre qui a lottare”.
Per quanto concerne la misurazione della febbre, Pacifico ha affermato che per le misure di contenimento da contagio “ci vuole coerenza dentro e fuori le classi. Le regole vanno rispettate sempre, io invoco un nuovo patto educativo tra la scuola, le famiglie e gli studenti perché ci si possa comportare con grande coerenza. Non dobbiamo tornare al lockdown. I lavoratori della scuola sono educatori, non dobbiamo permettere che la scuola chiuda di nuovo. Ricordiamoci che la didattica in presenza è insostituibile: cerchiamo di educare i ragazzi a tenere un comportamento adeguato”.
Per quanto riguarda la stabilizzazione dei precari Anief voleva la riapertura delle GaE e che le nuove Gps fossero utili per i ruoli. Per quanto concerne l’operato della ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina, il presidente dell’Anief ha affermato che “saranno gli italiani a decidere, quando si voterà. In questo momento per l’organico il Governo ha messo molti soldi e dunque la polemica sui soldi è pretestuosa. Invece la polemica sul precariato è utile. I concorsi non risolveranno il problema del precariato, perché non è giusto che un precario insegni per tanti anni e poi venga ‘bocciato’”.
In conclusione Marcello Pacifico ha fatto un augurio per l’inizio delle lezioni: ha detto ai ragazzi di ascoltare gli insegnanti, “avete un ruolo importante, cerchiamo di mantenere il distanziamento, ascoltiamo di più i docenti, gli Ata, i dirigenti scolastici, le famiglie. Ce la faremo a uscirne. Abbiate fiducia negli adulti, sono anche sicuro che siete più maturi di molti di noi”.
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