"Cambiare subito il sistema di accesso e di reclutamento nei prossimi due-tre mesi”: così si è espresso il neo ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, in audizione alle commissioni Lavoro e Affari costituzionali di Camera e Senato, sulle linee programmatiche del dicastero. Quella di rivedere le modalità di selezione e assunzione è quindi una delle priorità dell'azione che intende attuare a breve. "Stiamo lavorando ad un decreto di accompagnamento al Pnrr, che attua" le diverse indicazioni, dai concorsi nella Pa alla digitalizzazione”, ha sintetizzato. Presto saranno convocati i sindacati.
Marcello Pacifico, presidente Anief: “Quando incontreremo il nuovo ministro della PA gli ricorderemo che se si vuole cambiare il reclutamento è giunta l’ora di guardare alle richieste dell’Unione europea. La stessa che si appresta a fornire all’Italia circa 200 miliardi di euro attraverso il Recovery Plan. Non si può pensare di vincere la supplentite, che nella scuola domina con ormai 250 mila contratti a tempo determinato sottoscritti ogni anno, continuando a disattendere le assunzioni, anche da Gps, GaE e graduatorie d’istituto, dove vi sono decine e decine di migliaia di docenti da diversi anni nelle nostre scuole. È il momento di ristabilire quel doppio canale di accesso che permetterebbe anche all’Italia di non incassare una multa salata per la mancata immissione in ruolo di chi ha fatto 36 mesi di supplenze, come l’Unione europea chiede da 22 anni, così come pure spiegato dal Comitato dei diritti sociali europei che, accogliendo il ricorso Anief n. 146/2017 sull’illegittimità della reiterazione dei contratti a termine, ha aperto la strada proprio ai concorsi riservati per titoli e servizi”.
Si stanno pian piano delineando le linee programmatiche del Governo Draghi, anche sulla Pubblica amministrazione: “Oltre alla Pa, "la giustizia, le infrastrutture, la scuola...faranno i loro e ci sarà un decretone per il futuro del Paese", ha detto oggi il ministro Renato Brunetta. L’azione che intende intraprendere è "solo una premessa di una strategia più ampia. Abbiamo scritto il Pnrr partendo da quello del governo precedente, abbiamo lavorato su quello", ha detto il ministro Renato Brunetta confermando le posizioni dell’esecutivo Draghi in linea con quelle tracciate dal governo Conte bis con la bozza del Piano nazionale di ripresa e resilienza approvata dal CdM a gennaio e trasmessa al Parlamento.
Brunetta in audizione ha indicato "l'inizio di un nuovo alfabeto per la Pubblica amministrazione: Accesso, Buona amministrazione, Capitale umano, Digitalizzazione". Sul reclutamento, il ministro ha quindi confermato che è ferma intenzione del nuovo esecutivo di “cambiare rapidamente, altrimenti il sistema non solo è bloccato, è morto. Abbiamo tutte le occasioni per cambiare".
LA LINEA ANIEF
Sul nuovo reclutamento, Anief ha le idee chiare: nella scuola oggi non si riesce nemmeno più a realizzare il turn over. I concorsi straordinari non possono quindi più essere selettivi, ma finalizzati a graduare gli idonei, anche sulla base di titoli e servizi. Poi vanno attuati corsi abilitanti periodici, senza più numero chiuso, oltre alla riapertura annuale delle GaE, le assunzioni da graduatorie d’Istituto e l’addio all’organico di fatto.
“Il modello da seguire esiste da oltre due decenni – dice Marcello Pacifico, leader dell’Anief - : è la direttiva 1999/70/CE del Consiglio dell’UE che mira a stabilizzare chi ha svolto oltre 36 mesi su posto libero: il Comitato dei diritti sociali europei ha confermato tutto e detto sì al ricorso Anief n. 146/2017. Ora tocca al Governo italiano seguire questa strada”.
IL DOCUMENTO SULLE LINEE PROGRAMMATICHE PER LA P.A. PRESENTATO IL 9 MARZO 2021.
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