Oggi pomeriggio Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, è intervenuto all’interno della trasmissione di approfondimento di Orizzonte Scuola Tv “Precari in piazza: no alla supplentite, sì alla stabilizzazione” per parlare di precariato e della manifestazione odierna organizzata dalle associazioni dei supplenti, a cui i sindacati che sono scesi in piazza il 9 giugno hanno aderito.
Infatti i precari sono scesi in piazza a Roma con un doppio appuntamento: c’è stata una prima manifestazione di mattina a Piazza Montecitorio e nel pomeriggio, a partire dalle 14.30, a Viale Trastevere. Alla diretta di Orizzonte Scuola TV hanno partecipato Marcello Pacifico (Anief) e Pino Turi (Uil Scuola). Rivedi l’intervento del presidente Anief, Marcello Pacifico.
Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, ha sottolineato come “il Governo abbia firmato un Patto per la Scuola con le Confederazioni e come adesso è il Governo che deve rispondere, andando a misurarsi con le forze parlamentare per onorare quel Patto. Al tavolo col ministro Bianchi abbiamo portato proposte comuni e soluzioni comuni al precariato, questo Governo che ha sottoscritto il Patto deve affrontare il problema”.
Per quanto riguarda il reclutamento, il leader dell’Anief ha affermato che è necessario, per risolvere il problema, reclutare tutti gli insegnanti della prima fasci Gps e anche dalla seconda fascia; per i precari inseriti in seconda, lo Stato potrebbe autorizzare dei corsi e far conseguire la specializzazione o l’abilitazione”.
A proposito della manifestazione dei precari, Pacifico ha detto che il sindacato “è al loro fianco, siamo presenti in piazza per tenera alta l’attenzione sui problemi, il Patto non è stato onorato, dovevamo fare un Tavolo per rivedere proprio i vincoli”.
Anief ha ribadito come non sia più giusto perpetrare l’errore, l’Europa impone di stabilizzare i precari dopo 36 mesi di contratti a termine. “Quest’anno tra l’altro – ha aggiunto il sindacalista autonomo - avremo il minimo delle immissioni in ruolo, come sindacato continueremo a denunciare lo Stato Italiano. Facciamo un appello al ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi: presenti un emendamento che cambi il testo come Governo, vediamo se i parlamentari lo votano. Noi torniamo a dire anche che è necessario semplificare le procedure concorsuali, per tutte le discipline non solo Stem, e ripristinare il doppio canale di reclutamento a regime”.
PER APPROFONDIMENTI:
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