Il Decreto Fiscale arriva alla Camera ed è costituito da un testo molto simile al DL n. 146 pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 22 ottobre: il suo approdo a Montecitorio si deve all’approvazione delle ultime ore prodotta dall’Aula del Senato, con 175 voti favorevoli e 13 contrari. Per quanto riguarda la Scuola ed i suoi lavoratori, nessuna delle modifiche proposte ha avuto accoglimento, fatto salvo il rilevante esonero della dirigenza scolastica da qualsiasi responsabilità civile, amministrativa e penale qualora abbiano richiesto tempestivamente gli interventi strutturali e di manutenzione (emendamento 13.1.24 testo 2).
Gli altri emendamenti al decreto, in particolare quelli Anief, già presenti nel documento congiunto Cisal-Confedir, vertevano su diversi argomenti: tutela dei lavoratori fragili fino al termine dell’emergenza e adozione dei congedi parentali fino allo stesso termine; sblocco della mobilità del personale scolastico; revisione del rapporto alunni-docenti, dal quale scaturiscono le classi pollaio e comunque tutte quelle superiori ai 15 alunni; conferma dell’organico COVID dello scorso anno; sdoppiamento delle classi; revisione del dimensionamento scolastico, pure incompatibile con le norme sulle vigenti misure sulla sicurezza a scuola e ancora meno con la pandemia. Con le sue proposte emendative, il sindacato aveva rivendicato anche la riduzione del numero minimo di alunni per determinare l’autonomia scolastica, tamponi antigenici periodici per il personale che lavora a scuola, come pure l’indennità rischio biologico, oltre che modifiche al ruolo delle organizzazioni sindacali. A questo punto, l’Aula di Palazzo Madama ha poco più di due settimane per “licenziare” il testo definitivo: va fatto entro il 20 dicembre prossimo.
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