È imminente la votazione della Commissione Bilancio sul pacchetto di emendamenti alla manovra di bilancio 2022: per domani mattina è già fissata una doppia seduta dei senatori della Commissione, che si esprimeranno proprio sulla pertinenza delle richieste di modifica alla manovra 2022, in vista della votazione finale dell’aula di Palazzo Madama prevista tra un paio di giorni. Nel frattempo, rimane in piedi l’ipotesi del maxiemendamento del Governo senza passare dalle richieste emendative dei parlamentari e in generale delle forze politiche. Il giudizio della Commissione Bilancio si eserciterà, comunque, di sicuro sulle proposte dai ministri. A questo proposito, nelle ultime ore sono stati proposti due emendamenti da parte del Governo: il 199.0.2000 e 2.2000 a cui sono stati proposti dei subemendamenti.
All’interno dei questi, Anief reputa importante dare risalto a due richieste, che hanno come primo firmatario il senatore Antonio Iannone, di Fratelli d’Italia. La prima istanza riguarda la conferma alla stabilizzazione del personale assunto con riserva nei ruoli dello Stato: qualora abbia anche superato l’anno di prova, tale personale non può essere licenziato dall’amministrazione. Il secondo emendamento riguarda il vincolo triennale al trasferimento imposto, con la Legge n. 106 del 23 luglio 2021, non solo ai neo-assunti ma anche per coloro che “abbiano ottenuto la titolarità in una qualunque sede della provincia chiesta: la richiesta del senatore è quella di limitare il vincolo a coloro che hanno ottenuto la mobilità solo “nella sede di preferenza analitica espressa per la provincia richiesta”.
IL TESTO DEGLI EMENDAMENTI PRESENTATI DAL GOVERNO:
- 2.2000/27 (già emendamento 107.0.16):
Iannone, Barbaro, Calandrini, De Carlo
Dopo l'articolo, inserire il seguente:
«107-bis.
(Conferma dei ruoli)
- Per il personale docente assunto a tempo indeterminato con riserva, in esecuzione di provvedimenti cautelari giurisdizionali, il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca procede alla conferma dei ruoli, nel caso di superamento dell'anno di prova di cui ai collimi 116 e seguenti della legge 13 luglio 2015, n. 107, con decorrenza giuridica dal 1º settembre dell'anno svolto. Conseguentemente, è disposto l'annullamento dei provvedimenti di licenziamento già notificati dall'amministrazione. Sono fatti salvi i servizi prestati a tempo determinato e indeterminato nelle istituzioni scolastiche dal predetto personale di cui al presente comma».
- E il 2.2000/28
Iannone, Calandrini, De Carlo
All'emendamento 2.2000, dopo l'articolo 107, inserire il seguente articolo:
«Art. 107-bis.
(Modifica dell'art.58 del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito con modificazioni dalla legge 23 luglio 2021, n. 106)
All'articolo 58, del decreto legge del 25 maggio 2021, n. 73, convertito con modificazioni dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, è apportata la seguente modifica:
al comma 2, lettera f), sostituire le parole: ''in una qualunque sede della provincia richiesta'' con le seguenti: ''nella sede di preferenza analitica espressa per la provincia richiesta''».
GLI EMENDAMENTI IN ARRIVO
Secondo quanto riportato dalla stampa specializzata, tra gli emendamenti prodotti dal Governo vi sarebbero i “100 milioni per la proroga dei contratti del personale Ata”, al fine di “consentire la proroga degli incarichi temporanei del personale Ata della scuola legati all’emergenza Covid”. La misura, riportata anche nella relazione tecnica, consente, come chiesto prima di tutti dal sindacato Anief con apposito emendamento alla manovra, di “coprire nel periodo da gennaio a giugno 2022 circa 7.800 contratti a tempo determinato, se si considera il costo medio mensile lordo di circa 2.115,65 euro per ogni contratto”. Solo che saranno “salvati” solo 8mila Ata Covid, mentre 14mila verranno comunque licenziati il prossimo 31 dicembre.
Tra i soldi aggiuntivi in arrivo con la versione finale della Legge di Bilancio vi sarebbero anche “60 milioni per la valorizzazione del personale docente”, con contestuale “cancellazione della destinazione d’uso diretta a premiare “la dedizione” degli insegnanti, l’impegno nella promozione della comunità scolastica. Lo stanziamento di 60 milioni di euro consentirà di ampliare la platea di coloro che potranno accedere all’accessorio per la valorizzazione professionale”.
Infine, “vengono assegnati ulteriori 20 milioni di euro per il 2022 alle scuole dell’infanzia paritarie sulla base di criteri individuati da un apposito decreto del ministero dell’Istruzione da adottarsi entro 30 giorni dalla entrata in vigore della legge”. Questo stanziamento, continua la stampa specializzata, risulta “coerente con quanto detto dal ministro Bianchi alla presentazione del rapporto sulle scuole cattoliche: “Dobbiamo lavorare, tutti insieme, affinché tutte le bambine e tutti i bambini abbiano le stesse opportunità di istruzione. Non fermiamoci, mai, e guardiamo avanti con fiducia, consapevoli che il nostro lavoro è alla base della nostra democrazia”.
Anief dalla Legge di Bilancio 2022 si aspettava ben altro: “Le nostre richieste sono state prodotte con 31 emendamenti. Come l’introduzione di quelle indennità di rischio biologico, di incarico, di sede, assegnate invece ad altri comparti, che in tempo di Covid risultano ancora più indispensabili. Invece, si insiste con la vaccinazione obbligatoria verso una categoria già vaccinata al 97%, una decisione che non condividiamo e contro la quale abbiamo presentato ricorso, anche confortati dalle sospensioni adottate dai giudici in Slovenia e negli Stati Uniti. Bisognava invece agire sul numero di alunni per classe, che andava dimezzato, e sul ritorno all’assetto scolastico pre riforma Gelmini, con 4.000 scuole autonome, 250mila docenti e Ata in più”.
PER APPROFONDIMENTI:
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