La Legge di Bilancio è a un passo dall’approvazione: oggi è in arrivo il maxi-emendamento su cui il Governo porrà la questione di fiducia all’aula di Palazzo Madama dove il sì al testo arriverà tra stanotte e domattina. “Sul piano dei contenuti rimangono fuori alcuni provvedimenti indispensabili per la scuola, che non sono stati affrontati nella manovra. Fra questi il problema del precariato e del reclutamento, per i quali servono impegni chiari da parte del ministro dell’Istruzione, perché con il nuovo anno è giunto il momento di stabilizzare tanti supplenti”. A dirlo è stato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel corso di un’intervista all’agenzia Teleborsa.
L’INTERVISTA
Anche quest’anno “la manovra non si è curata del precariato scolastico”, ha detto il sindacalista autonomo, ma "noi dobbiamo assolutamente iniziare a parlare di come reclutare gli insegnanti, soprattutto dobbiamo riuscire a risolvere il problema non solo della formazione iniziale, ma anche del reclutamento dei precari". Pacifico ha ricordato che in Italia nelle nostre scuole "abbiamo almeno 200 mila precari e serve una soluzione definitiva per affrontare il tema delle supplenze. È un punto per il quale Anief lotta da sempre, anche per garantire una parità di trattamento tra personale precario e personale di ruolo". Il presidente del sindacato rappresentativo ha quindi chiesto al "ministro dell’Istruzione di onorare gli impegni” presi lo scorso maggio con il “Patto per la Scuola e a convocare al più presto tutte le organizzazioni sindacali per discutere su come attuare la riforma".
COSA SI APPROVA PER LA SCUOLA
Per gli Ata Covid da confermare fino a giugno sembra che ci si fermi ai 100 milioni aggiuntivi e quindi oltre 14mila perderanno il posto tra poco più di una settimana. Arrivano solo 4 euro a dipendente per la valorizzazione, che fanno 16 in totale. Ci sono poi fondi per le retribuzioni dei dirigenti scolastici, arriva l’educazione motoria alla primaria ma solo nelle classi terminali. Ci sono 120 milioni per estendere anche per i prossimi due anni scolastici l’assegnazione di presidi e Dsga a scuole con almeno 500 studenti, 300 per quelle ubicati in piccole isole e comuni montane. Via libera per l’indennità solo di chi insegna in sede “disagiata”. Passa la stabilizzazione degli ex Lsu e il supporto psicologico a scuola. Ci sono soldi aggiuntivi per le paritarie e la lotta al cyberbullismo.
COSA AVEVA CHIESTO ANIEF PER LA SCUOLA
Il sindacato Anief dalla manovra si aspettava ben altri provvedimenti: ha presentato 31 emendamenti che vanno dall’introduzione di Quota 96, 98 e 100 per il personale interessato alla pensione, anche con equiparazione del personale scolastico alle forze armate per trattamento pensionistico; dall’estensione del carattere gravoso a tutti gli ordini di scuola alla revisione degli organici di sostegno; dalla gratuità dei tamponi all’assunzione ricercatori; dall’assegnazione dell’indennità di rischio biologico, di incarico, di sede all’inserimento dell’organico Covid nell’organico di diritto e la conferma fino a giugno di tutti gli Ata Covid; dalle assunzioni alla conferma nei ruoli; dall’assegnazione di risorse per la valorizzazione dei lavoratori della scuola all’estensione card docenti a personale a tempo determinato amministrativo ed educativo; dalla cancellazione dei blocchi alla mobilità del personale scolastico all’educazione motoria primaria in tutte le classi, fino alla fine del dimensionamento scolastico e ad una revisione razionale degli organici. “Siamo delusi. La nostra battaglia prosegue” ha detto Marcello Pacifico, leader del giovane sindacato.
PER APPROFONDIMENTI:
Stipendi da fame, ai docenti delle superiori 250mila euro in meno negli ultimi anni di carriera