Anche il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione non manca di esprimere i suoi rilievi sulla bozza di ordinanza che il ministero dell’Istruzione si accinge a produrre sull’aggiornamento delle Graduatorie provinciali per le supplenze e di quelle d’Istituto valide per il biennio 2022/2024: solo nelle Gps sono presenti 400mila candidati e ancora di più nelle graduatorie d’istituto. Il Cspi, pur esprimendo parere favorevole, si sofferma su diversi limiti presenti nel testo che, secondo la stampa specializzata, potrebbe essere pubblicato già la prossima settimana, con le domande degli oltre 400mila candidati che potrebbero essere presentate “a partire dal 2 maggio”: anche il Cspi, in particolare, come Anief ritiene che sull’aggiornamento delle graduatorie sia necessario allungare la tempistica per la presentazione delle domande, come pure debba essere fornita maggiore chiarezza sull'attribuzione degli incarichi, oltre che cancellare le sanzioni per chi rifiuta gli incarichi.
L’ufficio legale Anief ribadisce l'illegittimità del testo sinora prodotto dall’amministrazione su Gps e graduatorie d’istituto: sarebbe illegittimo anche non sciogliere la riserva per la specializzazione su sostegno conseguita entro il 31 luglio con il TFA VI ciclo (inserimento in I fascia) o laurea in Scienze della formazione primaria e il titolo conseguito all'estero non riconosciuto al 20 luglio dal Ministero dell'Istruzione. Come è errato non consentire l'inserimento con riserva e lo scioglimento della stessa per il diploma ITP o la laurea conseguita entro il 20 luglio (inserimento in seconda fascia). Se la bozza di testo verrà confermata, pertanto, saranno avviati i ricorsi Anief sulle Gps 2022.
I DUBBI DEL CSPI SULLE GPS 2022/24
Nella premessa il Consiglio focalizza alcuni aspetti. Prima di tutto, “considera estremamente importante l’utilizzo di regole certe e chiare che assicurino tempestività e trasparenza per il reclutamento di personale a tempo determinato per la copertura delle cattedre vacanti e disponibili, oltre che delle supplenze temporanee: l’efficacia delle procedure deve infatti assicurare sia il diritto allo studio agli studenti sin dai primi giorni di lezione sia la continuità didattica per tutto l’anno scolastico”.
Inoltre, il Cspi “ribadisce – nella considerazione che l’iter di pubblicazione del nuovo “Regolamento GPS” non si è ancora concluso – alcune criticità che rendono difficoltose e complesse le procedure di conferimento delle supplenze, richiamando in parte quanto già evidenziato in occasione dell’espressione del precedente parere in materia (n. 77 del 25.2.2022)”.
Viene sottolineata inoltre “la necessità – riguardo il riconoscimento dei titoli esteri, oggetto di numerose controversie anche in sede giudiziale – che il Ministero dell’Istruzione, congiuntamente al Ministero dell’Università e della Ricerca, provveda tempestivamente al perfezionamento dello specifico iter burocratico, individuando, per le competenze di ciascuno, procedure sinergiche ed efficaci al fine di garantire il buon funzionamento sia nella fase della costituzione delle graduatorie sia del conferimento delle supplenze”.
Altro aspetto importante è che il Cspi “auspica che i sistemi informativi deputati sia alla gestione delle GPS sia all’informatizzazione del conferimento delle supplenze siano predisposti con funzioni adeguate a prevedere la correzione di eventuali valutazioni errate” ed evidenzia che “è necessario contemperare le esigenze dell’Amministrazione con il diritto al lavoro, che non può essere messo in discussione da procedure informatiche al momento poco flessibili, segnalando al contempo la necessità di predisporre una nuova configurazione del sistema per l’automazione delle procedure, improntate a principi di equità, trasparenza ed efficienza”. Non manca di sottolineare “alcune criticità relative all’individuazione del personale supplente sia nella scuola primaria per l’insegnamento di educazione motoria sia nei licei musicali, soprattutto per la classe di concorso A-55”.
Alcune osservazioni di rilevanza del Consiglio. A proposito della sanzione per chi abbandona il servizio: il Ministero propone che “l’abbandono del servizio comporta la perdita della possibilità di conseguire supplenze sulla base delle graduatorie di istituto per tutte le graduatorie classi di concorso/tipologie di posto di ogni grado di istruzione, per l’intero periodo di vigenza delle graduatorie medesime”.
Il Cspi propone “di sostituire la sanzione «per l’intero periodo di vigenza delle graduatorie medesime» con «per l’intero anno scolastico» e di introdurre la possibilità di lasciare il posto per un giustificato motivo. Inoltre sarebbe utile prevedere un diverso sistema di sanzioni per le supplenze brevi fino a 10 giorni, proprio per la maggiore flessibilità richiesta”. Infine, il Consiglio superiore della pubblica istruzione, “in considerazione dell’elevato numero di aspiranti che si prevede saranno coinvolti nella procedura (nel 2020 sono stati circa 700 mila), suggerisce di valutare l’opportunità di estendere il termine previsto per la presentazione delle istanze, come avvenuto fino al 2020 per le graduatorie d’istituto o le GAE”. Il Ministero, infatti, prevede che i “termini di presentazione delle istanze sono comunicati con successivo avviso della competente struttura ministeriale, fermo restando il termine di 20 giorni per la presentazione delle istanze”.
PER APPROFONDIMENTI:
Supplenti, le ferie non godute vanno pagate: lo dice il Tribunale di Como
Pagare ai supplenti i giorni di ferie non utilizzati, il giudice ordinario di Parma non transige
Concorsi docenti, cambiano tempi e prove ma non i candidati: per Anief non ha senso
La riforma del reclutamento dei docenti tradisce giovani e precari