A sentire il ministro dell’Istruzione, oggi ascoltato in audizione al Senato, non vi sarebbero molte possibilità di cambiare il Decreto Legge n. 36 con cui il Governo vuole introdurre nuove modalità di reclutamento e formazione permanente dei docenti che a detta del ministro “non si sottrae alla contrattazione collettiva”: per Anief, però, è una risposta che non sembra tenere conto dello sciopero generale proclamato da tutti i sindacati rappresentativi per lunedì prossimo 30 maggio, né delle svariate richieste di modifica al DL 36 presentabili entro la giornata di oggi. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che “il sindacato ha chiesto con gli emendamenti suggeriti di semplificare il reclutamento e il doppio canale”, visto che 200mila precari che oggi tengono in piedi la scuola vengono totalmente ignorati.
“Abbiamo presentato delle proposte di modifica al nuovo sistema di formazione annuale degli insegnanti – incalza il sindacalista – che rendono certa l'assunzione in ruolo dei più giovani e dei precari. Chiediamo poi di introdurre una deroga alla contrattazione nella gestione del salario accessorio, per non procedere con tagli e risparmi per la formazione incentivata degli insegnanti che deve comunque avvenire in orario di servizio”.
“Le proposte del sindacato – continua il suo presidente – non vanno contro le indicazioni europee ma a favore di quella raccomandazione del Comitato dei ministri del Consiglio Ue a seguito della denuncia da noi presentata al Comitato europeo dei diritti sociali e da esso accolta, al fine di risolvere la procedura di infrazione pendente dal 2014 sull’abuso di precariato scolastico nel nostro Paese. A questo punto – conclude Pacifico - il ministro Patrizio Bianchi faccia le sue valutazioni e il Parlamento le sue scelte”.
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