Dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione arriva un parere negativo sulla parte dell’ordinanza ministeriale che regola l’aggiornamento delle GPS docenti 2024/2026 con cui l’amministrazione scolastica intende stipulare i contratti a tempo determinato anche agli aspiranti in possesso di un titolo di accesso conseguito all’estero non ancora riconosciuto, sempre rispettando le precedenze. Tra i punti segnati in rosso dal CSPI risulta quello degli abilitati/specializzati all’estero in attesa di riconoscimento del titolo “al fine di evitare le innumerevoli occasioni di contenzioso e le conseguenti ricadute sulla continuità didattica”. A questo punto, scrive Orizzonte Scuola, la parola passa al Ministero dell’Istruzione e del Merito: accoglierà i suggerimenti del CSPI, specialmente questo punto dedicato agli abilitati/specializzati all’estero in attesa di riconoscimento? Ad ogni modo, appare probabile la pubblicazione dell’ordinanza ministeriale veramente nelle prossime ore, al massimo ad inizio prossima settimana, con le procedure di aggiornamento delle graduatorie provinciali per le supplenze che partirebbero a stretto giro, forse già la prossima settimana.
Anief non concorda con il CSPI, che ha bocciato il nuovo regolamento sulle supplenze: permettere a 10 mila specializzati estero di insegnare come supplenti, in attesa del riconoscimento del titolo mentre sono esclusi dai ruoli e in 100 mila insegnano senza specializzazione, sarebbe un’operazione di buon senso. Invece di denunciare il blocco delle assunzioni regionali degli insegnanti di sostegno (con il decreto legge Pnrr), la chiamata diretta su placet dei genitori (con il Ddl Semplificazione), il mancato adeguamento tra offerta formativa e reali esigenze nel Tfa IX Ciclo, e l'incredibile utilizzo del 50% dei posti in deroga negli organici, si pongono dei rilievi su personale che comunque ha acquisito un’abilitazione o una specializzazione su sostegno presso una istituzione autorizzata, seppure fuori dall’Italia, a costo di alti sacrifici professionali, umani ed economici.
“Stiamo assistendo – continua il presidente Anief Marcello Pacifico - all'ennesimo grave errore dopo anni di assenso per delle riforme invece criticate a ragione dal personale scolastico. Si ha quasi l’impressione che l'attuale CSPI, rimasto in vita quasi un decennio, sposi le linee dettata da alcune organizzazioni sindacali, piuttosto che rappresentare un alto organico tecnico-democratico, quale è, e proporre soluzioni giuste e coerenti. Anche per questo – conclude il leader del giovane sindacato - c'è bisogno di cambiamento alle prossime elezioni del 7 maggio”.
IL PARERE DEL CSPI
Il parere negativo del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione rispetto all’ordinanza ministeriale sull’aggiornamento delle GPS docenti 2024/2026 riguarda più aspetti.
In apertura, il CSPI, richiama quanto contenuto nello scorso parere, il n. 121: “Il CSPI, per quanto riguarda il riconoscimento dei titoli esteri, auspica che le nuove procedure intraprese dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, congiuntamente al Ministero dell’Università e della Ricerca, consentano il tempestivo riconoscimento dei suddetti titoli, al fine di garantire il buon funzionamento sia nella fase della costituzione delle graduatorie sia in quella di conferimento delle supplenze”. L’auspicio formulato, si legge sul documento, andava nella direzione di un’accelerazione delle tempistiche necessarie al riconoscimento, in quanto la precedente formulazione non prevedeva, per gli aspiranti inseriti con riserva, il diritto all’individuazione in qualità di avente titolo alla stipula di contratto.
Il CSPI, al fine di evitare le innumerevoli occasioni di contenzioso e le conseguenti ricadute sulla continuità didattica relativa alle attività di insegnamento previste a supporto degli alunni con disabilità, chiede il ripristino del precedente testo su cui non era stato posto alcun rilievo. Il CSPI, pertanto, propone di sostituire l’ultimo periodo da “L’inserimento” a “titolo.” con il seguente: “L’inserimento con riserva non dà diritto all’individuazione in qualità di avente titolo alla stipula di contratto; in attesa dello scioglimento della riserva, l’aspirante è inserito in graduatoria nella fascia eventualmente spettante sulla base dei titoli posseduti pleno iure”.
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