Rinnovare il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione con l’entrata di nuovi lavoratori della scuola che garantiscano l’approvazione di norme eque e giuste: lo sostiene Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, dopo avere ricordato che solo negli ultimi due anni l’Anief ha presentato oltre 300 emendamenti e 200 richieste di audizione su norme, disegni di legge, decreti. In un’intervista all’agenzia Italpress, il sindacalista autonomo ha detto che si vuole “mettere al servizio del Paese l’esperienza che il sindacato ha maturato in questi anni”.
“Il nuovo governo che si insedierà dovrà risolvere la questione del precariato scolastico”: lo ha detto Marcello Pacifico, presidente del sindacato rappresentativo Anief, commentando gli effetti della decisione del Comitato europeo per i diritti sociali di Strasburgo di accogliere il ricorso n. 146/2017 che dà ragione ai precari sulla reiterazione dei contratti a termine sottoscritti nei loro confronti, senza tenere conto dei tre anni di supplenze massimi consentiti in tutti i Paesi membri. Dopo avere presenziato la conferenza stampa sul tema, in un’intervista ad Orizzonte Scuola, il leader dell’Anief ha spiegato che il parere del Comitato europeo, che è l'organo responsabile del controllo di conformità degli Stati aderenti alla Carta, “viene trasferito al Consiglio dei ministri della comunità europea che a sua volta deve notificare allo stato la violazione e chiede di rientrare nella norma. Questa procedura è ancora lontana, ma noi chiediamo di non aspettare. Nel frattempo noi in tutti i giudizi pendenti che riguardano le graduatorie ad esaurimento presenteremo questo reclamo come documento”. In ballo c’è il destino di circa 200mila supplenti, di cui in gran parte di lungo corso.
Qualche giorno fa si è tenuto il I Congresso costitutivo del Dipartimento ANIEF Enti Pubblici di Ricerca. L’assemblea congressuale ha visto la partecipazione on line di delegate e delegati delle diverse Regioni e in rappresentanza dei diversi EPR del nostro Paese
“Un supplente costa allo Stato di più di un insegnante di ruolo: quando il precario fa ricorso e chiede un risarcimento, l’esito della rivalsa va a danno dell’erario. Parliamo di cifre importanti: circa 30mila euro annui”: a sostenerlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. Il chiarimento è giunto nel corso della conferenza stampa del sindacato autonomo, svolta oggi per esaminare gli effetti della recente posizione presa dal Comitato europeo dei diritti sociali sul ricorso n. 146/2017, presentato nel 2017 dall’Anief, che ha condannato la politica perpetrata dai governi italiani sulla reiterazione dei contratti a termine sottoscritti nei confronti degli insegnanti precari.
“Oltre 200mila precari non hanno mai avuto alcun beneficio dalle sentenze loro favorevoli conseguenti alla condanna della legislazione italiana da parte delle Corte di giustizia europea con la sentenza Mascolo del 26 novembre del 2014: né la Corte di Cassazione né la Corte costituzionale italiana sono riuscite a trovare un rimedio valido”. Lo ha detto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, durante la conferenza stampa svolta oggi per esaminare gli effetti della recente posizione presa dal Comitato europeo dei diritti sociali sul ricorso n. 146/2017, presentato nel 2017 dall’Anief, che ha condannato la politica perpetrata dai governi italiani sulla reiterazione dei contratti a termine sottoscritti nei confronti degli insegnanti precari.