Gli Uffici Scolastici stanno pubblicando gli elenchi delle Gps. La valutazione è stata a cura degli Uffici Scolastici con l’ausilio delle scuole polo. Le graduatorie saranno valide per il biennio 2020/21 e 2021/22. Si procede dunque nonostante i punteggi non siano stati rettificati. Il sindacato Anief, per tutelare i docenti, ha attivato una serie di ricorsi per far ottenere il giusto punteggio. Per saperne di più, clicca qui. Inoltre Anief sta promuovendo dei webinar “Convocazioni GPS: cosa c'è da sapere?”; per registrarti e seguire, clicca qui e accedi ai link dedicati
Grande adesione per i webinar promossi dal sindacato: oggi pomeriggio “Convocazioni GPS: cosa c'è da sapere?” alle 15.30. Quanti non fossero riusciti a registrarsi, possono aderire all’ulteriore incontro dalle 17 alle 18.30, sullo stesso tema, tenuto sempre dalla professoressa Chiara Cozzetto, segretario generale Anief. Inoltre è stata inserita una nuova data lunedì 14 settembre, dalle 15.30 alle 17
Quasi il 50 per cento del personale della scuola, circa mezzo milione tra docenti e non docenti, ha svolto il test sierologico per il Covid 19 e di questi il 2,6% - cioè circa 13 mila persone - è risultato positivo e non prenderà servizio fino a quando il tampone non darà esito negativo. Sono i dati dell'ufficio del Commissario per l'emergenza Domenico Arcuri che aveva avviato nelle settimane scorse la campagna con la distribuzione di 2 milioni di test agli istituti scolastici. Il dato, diffuso dal Tg1 e ripreso dai maggiori mass media, tra cui La Repubblica, non tiene conto dei 200 mila tra docenti e non docenti del Lazio in quanto la Regione sta operando in maniera autonoma.
“Come sindacato – spiega il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico – abbiamo sempre considerato importante aderire alla possibilità di svolgere il test sierologico prima dell’inizio dell’anno scolastico ed in caso di positività di procedere successivamente con il tampone, che fornisce risposte rapide e veritiere. Nello stesso tempo, però, riteniamo che la stessa facoltà doveva essere concessa anche agli studenti, soprattutto gli iscritti agli istituti superiori, poiché potenzialmente portatori asintomatici in misura e numero maggiore rispetto al personale scolastico. Inoltre, permangono problemi legati all’effettivo svolgimento del test sierologico: tra negazioni di una buona parte dei medici di famiglia e lunghe attese presso le Asl, quello che emerge è un quadro che non sembra premiare le esigenze di priorità espresse dallo stesso ministero dell’Istruzione e dalle istituzioni sanitarie competenti. Pertanto, considerando il tempo sempre più ridotto in vista dell’inizio delle lezioni, ribadiamo la necessità di collocare il personale scolastico, anche quello precario che sottoscrive contratto di supplenze, tra i casi urgenti, così da avere la priorità di svolgimento degli esami sierologici”.
Si attendono osservazioni generali da parte delle forze sociali a Palazzo Vidoni in vista di un nuovo intervento sulla materia ancora connotata dal forte stato emergenziale dovuto al Covid-19 e in prossimità della possibile firma dell'atto di indirizzo per il rinnovo dei contratti. Pacifico (Cisal): Bene ma bisogna pensare anche a un accordo quadro quanto prima in vista dell'utilizzo di tale sistema quale forma ordinaria della PA già annunciato dal ministro Fabiana Dadone. In questo momento, il problema più grave riguarda i lavoratori agili, il diritto alla disconnessione, la valorizzazione delle professionalità, la formazione e la dotazione strumentale. Per la scuola, bisogna modificare il divieto di smart working presente nel decreto agostano
Si è tenuto il primo incontro interlocutorio per la definizione degli atti di indirizzo sul “lavoro agile” presso il ministero della pubblica amministrazione. Marcello Pacifico, segretario confederale Cisal, è intervenuto al tavolo tecnico: “Occorre fare un distinguo tra il lavoro agile già normato in parte dal Jobs act e il telelavoro che si sta di fatto utilizzando per gli effetti della pandemia; la modalità adesso utilizzata non ha sufficienti parametri per la definizione degli straordinari, della valorizzazione del lavoro accessorio, del diritto alla disconnessione”
ANIEF pronta a contestare eventuali discriminazioni nei confronti dei lavoratori precari. Se la colpa sta nell'assenza di una norma contrattuale nel CCNI sul personale inidoneo del 2008 siglato dagli altri sindacati, l'amministrazione riapra il tavolo con un'integrazione specifica che il giovane sindacato è pronto a sottoscrivere oppure intervenga il Governo con una norma specifica.
Si è svolto giovedì 10 settembre, in videoconferenza, l’incontro tra Ministero dell’istruzione e organizzazioni sindacali rappresentative della Scuola sulle indicazioni relative alle misure da adottare per i lavoratori fragili. Per ANIEF hanno partecipato Stefano Cavallini e Marco Giordano in qualità di membri della segreteria generale del giovane sindacato.
L’incontro ha presentato ai sindacati la nota, predisposta dal Ministero dell’istruzione, che segue la pubblicazione della circolare interministeriale n. 13 del 4 settembre, con cui Ministero della salute e Ministero del lavoro e delle politiche sociali hanno fornito chiarimenti sulle modalità attraverso cui ogni datore di lavoro (nelle scuole, i dirigenti scolastici) deve garantire l’attivazione della sorveglianza sanitaria in favore delle categorie di lavoratori più a rischio contagio da Covid-19.
Marcello Pacifico (ANIEF): Abbiamo riscontrato gravi criticità soprattutto per il trattamento del personale precario. Serve un immediato intervento dell'amministrazione per riaprire il tavolo contrattuale ed evitare che i costi della pandemia siano pagati dai lavoratori più deboli, quelli con un contratto a tempo determinato.