Stretta del governo sugli statali che lasciano il lavoro dal 2024: “Tagli fino a 11mila euro l’anno”
Stretta del governo sugli statali che lasciano il lavoro dal 2024: “Tagli fino a 11mila euro l’anno”
Da gennaio 2024 cambieranno le regole sulla rivalutazione pensioni grazie a nuovo sistema di calcolo a sei fasce, rivisto con la Legge di Bilancio, in via di definizione, rispetto a quello già attuato nel 2023. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha commentato affermando che “a questo punto, però, chiediamo di non indugiare più: il lavoro a scuola va considerato usurante e la formazione universitaria, come altri tipi di contributi accumulati negli anni, devono essere riscattati gratuitamente.
Stamani Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, ha rilasciato un’intervista all’interno di una diretta radiofonica trasmessa dall’agenzia Italia stampa. Il leader del giovane sindacato rappresentativo ha parlato di corsi di abilitazione e nuovi concorsi; infatti, “saranno tanti i posti a disposizione per abilitarsi e ci saranno anche due nuovi concorsi, uno a novembre e uno a febbraio, per reclutare più di 54mila docenti.
“La categoria degli insegnanti continua ad essere lodata da tutti, politici compresi, ma di fatto abbandonata al suo destino – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - : precariato protratto per anni se non decenni, stipendi più bassi degli operai specializzati e privi delle indennità assegnate normalmente in altri comparti di lavoro, ricostruzioni di carriera penalizzate dalla minore considerazione del pre-ruolo, evoluzione professionale vicina allo zero, scatti automatici limitati e troppo lontani uno dall’altro, ambienti lavorativi spesso fatiscenti, sono solo alcune delle motivazioni che fanno dell’insegnamento una professione difficile. Se a questo aggiungiamo l’alta percentuale di burnout, la mancanza di collocazione tra i lavori usuranti e le mancate deroghe per il pre-pensionamento, ci rendiamo conto che lo Stato non fa proprio nulla per evitare che un insegnante che vive con delle difficoltà personali possa trovare giovamento dal proprio lavoro”, conclude il presidente Anief.
Dalla bozza del disegno di legge che contiene la manovra di bilancio 2023/2024 spuntano dettagli ulteriori sui requisiti per lasciare il lavoro in anticipo rispetto ai parametri assurdi imposti dalla Legge Fornero, la n. 92 del giugno 2012: dal 2024 Quota 103 diventa Quota 104, con l’uscita anticipata che passa da almeno 62 a 63 anni, sempre avendo 41 anni di contributi, con l’introduzione pure di meccanismi che disincentivano sempre più economicamente a lasciare il servizio. Inoltre, Ape Sociale e Opzione Donna confluiscono in un unico fondo per la flessibilità in uscita: questo permetterà di lasciare il lavoro a 63 anni di età e 36 di contributi però solo a caregiver, disoccupati e a chi rientra nei lavori gravosi, ai disabili e alle donne.