Nel corso di una interrogazione parlamentare – presentata dall’on. Eleonora Bechis - la titolare del Dicastero di Viale Trastevere è tornata a far intendere che il motivo dei 40mila posti vacanti è da associare sia alla mancanza di docenti specializzati, e per questo si aspetterebbero i 9.949 docenti che si stanno specializzando, sia alla scelta di tanti insegnanti entrati in ruolo su sostegno di spostarsi su disciplina appena la legge glielo consente, quindi dopo cinque anni.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Fare questo mestiere è faticosissimo e se un insegnante abilitato in una o più discipline decide di tornare a fare il docente curricolare non possiamo biasimarlo. La didattica speciale comporta energie particolari: pensare che si tratti di una furberia è un modo semplicistico di giudicare questi insegnanti, ma soprattutto la dice lunga sulla competenza in materia da parte del Ministero dell’Istruzione sul sostegno e i suoi problemi cronici. Anche i numeri del Miur non tornano; siccome la matematica non è un’opinione è facile capire come stanno le cose: partendo da un dato certo, ovvero che le cattedre assegnate lo scorso anno sono state circa 140mila e che i docenti in organico di diritto si aggirano attorno alle 100mila unità, il calcolo è presto fatto ed i posti liberi non sono di certo solo 10mila. A dire il vero, dovrebbero essere anche di più di 40mila, visto l’alto numero di alunni che continua a non avere il proprio docente specializzato oppure a vedersi assegnate dagli Uffici scolastici meno ore settimanali rispetto a quelle sancite delle commissioni mediche statali di appartenenza. E per questo motivo noi continuiamo ad appellarci ai giudici.
Tutti coloro che intendono vederci chiaro sulla mancata nomina dei docenti di sostegno o delle ore non assegnate come indicato dalle commissioni mediche dello Stato possono ancora scrivere all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Il ricorso per ottenere la stabilizzazione dell'organico di sostegno con la trasformazione dei posti in deroga in posti in organico di diritto fa da corollario all'azione di sensibilizzazione che l'Anief promuove da anni gratuitamente con l'iniziativa “Sostegno, non un'ora di meno!”