Novità in vista per i lavoratori interessati all’uscita anticipata dal lavoro, altrimenti costretti ad incassare il ritorno alla legge Fornero in modo secco già dal primo gennaio 2024: il governo, scrive oggi La Repubblica, avrebbe intenzione di “sostituire l’attuale Quota 103, l’uscita anticipata a 62 anni con 41 di contributi valida solo per il 2023, con “Opzione 41”. Ovvero Quota 41 – l’uscita con 41 anni di contributi, a prescindere dall’età – ma con il ricalcolo tutto contributivo dell’assegno, come oggi avviene per Opzione Donna. Un’ipotesi di questo tipo sarebbe più leggera per i conti dello Stato, ma comporterebbe per il pensionato un taglio dell’assegno fino a quasi un quinto, dalle prime simulazioni”.